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Artek Pavilion at auction

Nella Grande Mela Sotheby's propone un incanto di importanti opere di design del XX secolo.

Tra pochi giorni, in occasione della imminente vendita, verranno offerti 150 lotti tra vasi, sedie, tavoli e un padiglione perfabbricato realizzati dall'inizio del secolo fino a oggi.

Ci sono i presupposti perché l'asta newyorkese curata da James Zemaitis ottenga buoni risultati: innanzi tutto per la diversificazione delle stime che variano da 5 mila a 1,2 milioni di dollari, ma anche perché gli oggetti di design del '900 sono sempre più apprezzati da amatori che non badano a spese pur di assicurarseli. Alcune stime: se per "Chair that disappears in the rain 2007 (2002)", la sedia in vetro e legno zelkava di Tokujin Yoshioka del 2007, la base d'asta è di 30-50 mila dollari e per "XXXL", monumentale vaso in resina colorata di Gaetano Pesce di 25-30 mila dollari, il prezzo previsto per la sedia "Drop" di Arne Jacobsen realizzata nel 1958 è di 50-70 mila dollari.

Il clou dell'offerta è però rappresentato dall'Artek Pavilion progettato dall'architetto giapponese Shigeru Ban e esposto alla Triennale di Milano durante lo scorso Salone del Mobile. Il padiglione prefabbricato, pensato come spazio espositivo mobile, è stato commissionato dall'azienda svedese Artek in collaborazione con UPM e sarà in vendita a New York con una stima che oscilla tra 800 mila e 1,2 milioni di dollari. Questo padiglione, che è stato raccontato su domus 905/07 (Resurrezione materica), è una struttura prefabbricata progettata per il riuso e la mobilità. E' stato realizzato utilizzando un solo materiale: un composto a base di materiale plastico simile al legno, UPM ProFi, brevettato da UPM, costituito principalmente da material riciclati. La materia prima per questo composto riciclato è il materiale ottenuto dagli scarti di lavorazione di un prodotto per etichette auto-adesive in carta e plastica.

L'architettura del padiglione è stata concepita come un'unica unità strutturale ripetuta diverse volte che va a formare uno spazio espositivo allungato. Gli elementi prefabbricati sono stati realizzati in Finlandia. Un singolo modulo, costituito da tetto, muro e elementi costruttivi, è lungo circa due metri e si sussegue per una ventina di volte. L'intero padiglione è lungo quaranta metri e largo cinque, può essere facilmente smontato e rimontato e risulta aperto in corrispondenza delle due estremità così da sfruttare la luce naturale e da facilitare la transizione dagli spazi interni a quelli esterni. L'Artek Pavilion, dopo Milano, è stato esposto all'esterno dell'Helsinki Design Museum nell'estate 2007 e in un'esposizione satellite nell'ambito di Design Miami nel dicembre 2007. Giulia Guzzini

Catalogue: Important 20th Century Design
Artek Pavilion a Miami, dicembre 2007. Foto Michael Stavaridis
Artek Pavilion a Miami, dicembre 2007. Foto Michael Stavaridis
Artek Pavilion a Milano, aprile 2007. Foto Sabine Schweigert
Artek Pavilion a Milano, aprile 2007. Foto Sabine Schweigert

Il restyling della storica sede di Fiandre

Il progetto dello studio Iosa Ghini Associati è l’applicazione per eccellenza dei prodotti e della filosofia dell’azienda. Il risultato è uno spazio di lavoro da vivere.

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