I progetti di Helmut Jahn su Domus

Per omaggiare l'architetto tedesco, scomparso l’8 maggio, abbiamo recuperato dall'archivio di Domus alcuni dei suoi lavori più significativi.

“Autore di successo di alcune delle più interessanti e discusse opere di questi ultimi anni, il giovane Jahn si è dimostrato prolifico produttore di immagini, soprattutto nell’ambito di quella particolarissima tipologia della città americana che è il grattacielo. Continuando la tradizione storica di quella che può essere giustamente considerata la culla dell’edificio alto – Chicago – Jahn ha nel breve giro di pochi anni prodotto una impressionante mole di proposte architettoniche, molte delle quali, realizzate, sono state oggetto di diverse valutazioni critiche e di contrastanti pareri.”

In questo modo, Fulvio Irace introduce nel dicembre 1985 – su Domus 667 – tre progetti di Helmut Jahn, architetto scomparso l’8 maggio 2021 nella sua città adottiva, quella con cui si legò maggiormente legato a livello professionale.

Il One South Wacker Office Building di Chicago: un edificio dove l'influenza della grande stagione dell'architettura déco americana appare evidente nelle sagomature ascensionali dei vari piani e nel trattamento della superficie. Foto Hursley/Lack/Hurley. Pubblicato su Domus 636, febbraio 1983

Nato nel 1940 a Norimberga, in Germania, Jahn si trasferisce giovanissimo negli Stati Uniti, per proseguire i suoi studi in architettura iniziati alla Technische Universität di Monaco di Baviera. Nel 1967 inizia a lavorare nello studio Murphy Associates, dove fa presto carriera, fino a diventare il direttore. L’evoluzione del suo percorso la possiamo studiare sulle pagine di Domus. Il suo nome compare per la prima volta nel 1976, come progettista di una “Arena a Kansas City”. Nell’aprile 1981, il nome dello studio C.F. Murphy Associates cambia in Murphy/Jahn. Negli anni successivi sono svariati i progetti a cui i direttori di Domus hanno voluto commentare e dare visibilità.

Tra le opere di maggiore successo ci sono senza dubbio il James R Thompson Center di Chicago (in copertina), lo United Airlines Terminal One dell’aeroporto di Chicago (O’Hare International Airport), il Sony Centre di Potsdamer Platz a Berlino, e l’aeroporto Suvarnabhumi di Bangkok.

Ripubblichiamo su domusweb.it una selezione di alcune immagini e disegni per omaggiare quell’architetto che “è riuscito a soddisfare il bisogno di ‘immagine’ del pubblico e la necessità del ‘monumento’ delle città, sfornando a getto continuo gradevoli prodotti d’arte urbana, in cui l’accurato calcolo del rivestimento edilizio si accompagna a una certa ricerca d’effetti a sorpresa.”

Gli ultimi articoli d'archivio

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram