A Monaco di Baviera – nell’area di Obersendling, un tempo occupata dal cementificio Katzenberger e dagli stabilimenti Siemens – prende forma Sugar Valley, un nuovo quartiere in dialogo con memoria industriale, sostenibilità e mixité urbana. Sviluppato da Salvis Consulting Ag e disegnato da un team di studi internazionali – con Cobe, J. Mayer H., Kcap, Sla e Mgk – il progetto prevede undici edifici su circa 160.000 metri quadrati, articolati intorno a spazi pubblici pedonali e ciclabili.
Il primo lotto, ora in costruzione, comprende tre architetture emblematiche: The Crown, The Forge e The Soul. Firmati da Cobe, i primi due edifici formano un insieme unitario sul quartiere. The Crown, torre di 80 metri, si distingue per la facciata in alluminio anodizzato scandita da terrazze verdi e da una “corona” lignea illuminata che la rende riconoscibile nello skyline cittadino. The Forge, rivestito in acciaio corten, reinterpreta invece la tradizione produttiva del sito e ospita funzioni legate all’innovazione e alla ricerca. Il suo tetto diventa un parco di oltre 2.000 metri quadrati, attrezzato con spazi sportivi e comunitari.
A completare la prima fase, The Soul, progettato da J. Mayer H., è una grande hall pubblica che riunisce ristorazione, gallerie ed eventi. Concepita come fulcro culturale del quartiere, integra installazioni artistiche e prosegue l’esperienza del progetto temporaneo Sugar Mountain, già ospitato nell’area. L’intento è quello di animare il nuovo distretto lungo tutto l’arco della giornata.
Il disegno urbano si fonda sul concetto della “città di 15 minuti”: tutte le funzioni quotidiane – lavoro, residenza, servizi, commercio e tempo libero – sono raggiungibili a piedi in pochi minuti. La mobilità si basa su una rete integrata di trasporto pubblico, ciclabilità e condivisione dei veicoli, mentre gli spazi pubblici si organizzano intorno alla “Wunderkammer”, piazza centrale priva di traffico automobilistico, luogo di incontro e vita collettiva.
Sugar Valley si propone come uno dei primi quartieri a emissioni zero in Germania: un piano di sostenibilità in 100 punti regola materiali, strategie di smontaggio e biodiversità, supportato da un sistema energetico brevettato che sfrutta esclusivamente risorse naturali. Coperture verdi, facciate vegetali e la piantumazione di 165 alberi contribuiscono a migliorare il microclima urbano.
