Una torre degli anni ’70 diventa esempio di riuso sostenibile in Australia

A Sydney lo studio 3XN ridisegna un edificio per uffici, mantenendo gran parte della struttura originaria e riducendo notevolmente l’impronta ambientale dell’architettura. Il progetto è stato premiato con l’International Highrise Award 2022.

Vincitrice del prestigioso premio International Highrise Award 2022, la Quay Quarter Tower si affaccia sul porto di Sydney e sull’iconica Sydney Opera House. Al suo interno nasconde in realtà un edificio per uffici degli anni Settanta.

Situata nel quartiere centrale degli affari della metropoli australiana, la torre è stata originariamente costruita nel 1976, ma negli ultimi anni iniziava a perdere inquilini a favore di edifici più recenti. Nel 2014 è stato quindi lanciato un concorso internazionale per riprogettare l’edificio, a condizione che l’architettura esistente non sarebbe stata demolito e qualsiasi nuovo progetto avrebbe dovuto mantenere il più possibile la struttura originale.

Il progetto vincitore dello studio danese 3XN, ha conservato la maggior parte della struttura e del nucleo in calcestruzzo dell’edificio originale – salvando il 65% dei solai, delle travi e delle colonne in calcestruzzo, nonché il 95% del nucleo in calcestruzzo che ospita i pozzi degli ascensori e le scale di emergenza – rimodellando però drasticamente i piani rettangolari in una serie di trapezi rotanti per un totale di 49 piani.

All’interno, invece, gli spazi sono costruiti attorno ad atrii di grandi dimensioni su vari livelli, che creano poli di attività e sottolineano il senso di comunità dell’edificio, aprendo linee di visuale e comunicazione tra piani e funzioni, e che contribuiscono a portare la luce naturale in ogni piano di 21.000 metri quadrati.

3XN, Quay Quarter Tower, Sidney, Australia, 2022. Foto Adam Mork

Matericamente un trattamento di facciata a mattoni sporgenti funge da schermatura solare passiva, riparando l’edificio dal 30% del guadagno solare ed eliminando la necessità di tende che ostacolino la vista.

Oltre all’interessante approccio progettuale, queste scelte di riutilizzo hanno aiutato a ridurre notevolmente l’impronta ambientale del cantiere nella costruzione di un edificio che prevede emissioni di carbonio significativamente inferiori a quelle dell'edificio originale, nonostante la sua maggiore capacità.

“Per quanto riguarda il riuso adattivo, credo che dieci o anche cinque anni fa si sarebbe pensato che c’è sempre un compromesso con la redditività commerciale”, afferma Fred Holt, partner di 3XN responsabile del progetto. “Quello che abbiamo dimostrato con la Quay Quarter Tower è che non è necessario scendere a compromessi per essere sostenibili dal punto di vista ambientale con l'upcycling, e di fatto si risparmia”.

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