Biennale 2024, tutte le mostre da non perdere a Venezia

Da Palazzo Grassi a Fondazione Prada, passando per l'isola di San Giorgio e Ocean Space, ecco una selezione con tutti gli appuntamenti imperdibili in laguna al di là di Arsenale e Giardini.

1. Christoph Büchel, Monte di Pietà, Fondazione Prada Venezia, dal 20 aprile al 24 novembre 2024 Dopo la sua ultima memorabile partecipazione alla Biennale d’Arte del 2019 con la toccante e drammatica opera Barca Nostra, Christoph Büchel torna a Venezia, alla Fondazione Prada, con il progetto “Monte di Pietà”. Partendo dalla storia dello storico palazzo di Ca’ Corner della Regina, che fino al 1969 è stata la sede del Monte di Pietà di Venezia, l’artista ha approfondito lo studio del concetto di debito come base della società e strumento di potere. Da qui, la complessa installazione, che include opere antiche e contemporanee, e una selezione di documenti storici, è un’occasione di discussione riguardo ad alcuni dei temi centrali della storia contemporanea.

Foto Marco Cappelletti

2. Re-stor(y)ing Oceania. Latai Taumoepeau, Elisapeta Hinemoa Heta, Ocean Space, dal 23 aprile al 13 ottobre 2024 La chiesa di San Lorenzo nel Sestriere di Castello è la sede di Ocean Space, un centro globale fondato da TBA21–Academy, che organizza mostre, ricerche e programmi pubblici volti alla promozione dell'alfabetizzazione critica sull’Oceano. L’esposizione di quest’anno, dal titolo “Re-stor(y)ing Oceania”, vede protagoniste due artiste indigene del Pacifico, Latai Taumoepeau ed Elisapeta Hinemoa Heta, e sarà curata dall'artista di Bougainville Taloi Havini. Havini lavora a stretto contatto con un comitato curatoriale grazie al quale promuove progetti incentrati sulle prospettive indigene delle regioni di Oceania, Australia e Asia-Pacifico e le loro diaspore.

Folau Mass Movemen  @Latai Taumoepeau

3. Julie Mehretu. Ensemble, Palazzo Grassi, dal 17 marzo 2024 al 6 gennaio 2025 Contemporaneamente alla grande mostra di Pierre Huyghe a Punta della Dogana, le tele di Julie Mehretu arrivano a Venezia per una straordinaria personale, curata da Caroline Bourgeois in collaborazione con l’artista. Nei due piani di Palazzo Grassi si possono guardare da vicino oltre sessanta dipinti e incisioni della pittrice etiope americana, realizzati negli ultimi venticinque anni. Le opere di Mehretu saranno affiancate da lavori di altri artisti, suoi amici oppure personalità che l’hanno influenzata.

Julie Mehretu, Among the Multitude XIII, 2021-2022 Collezione privata. Foto Tom Powel Imaging Courtesy dell'artista e di Marian Goodman Gallery, New York

4. La programmazione della Fondazione Giorgio Cini sull’Isola di San Giorgio Maggiore La programmazione della Fondazione Giorgio Cini sull’Isola di San Giorgio Maggiore per il 2024 è ricca di appuntamenti da non perdere. La Biblioteca Nuova Manica Lunga ospita un progetto con lavori dall’archivio del designer e architetto Alessandro Mendini, mentre a Le Stanze della Fotografia (in collaborazione con Marsilio Arte) sono presentate due grandi mostre dedicate a Helmut Newton e a Patrick Mimran. Nella Galleria di Palazzo Cini trovano posto le tele di Martha Jungwirth, e poi l’attesa monografica dell’artista americano Alex Katz. Infine, circa quaranta opere chiave del lavoro di Chu Teh-Chun sono presentate nel singolare spazio della Piscina Gandini in una scenografia tridimensionale da esplorare.

Foto Hella Pohl

5. Nebula, Fondazione In Between Art Film, Complesso dell’Ospedaletto, dal 17 aprile al 24 novembre 2024 “Nebula “è la mostra organizzata dalla Fondazione In Between Art Film, curata da Alessandro Rabottini e Leonardo Bigazzi, presso il Complesso dell’Ospedaletto con l’allestimento firmato da Ippolito Pestellini Laparelli e lo studio milanese 2050+. Sono otto le nuove video installazioni appositamente commissionate per l’occasione ad artisti italiani e internazionali, tra i quali Giorgio Andreotta Calò, Saodat Ismailova, Cinthia Marcelle e Tiago Mata Machado, e Diego Marcon. L’idea del progetto si ispira al fenomeno della nebbia come condizione che riduce la capacità visiva, rendendo necessario ricorrere a strumenti sensoriali diversi per orientarsi.

The long Parade, 2021 @Ari Benjamin Meyers

6. A Journey to the Infinite: Yoo Youngkuk, Fondazione Querini Stampalia, dal 20 aprile al 24 novembre 2024 Yoo Youngkuk è stato un pioniere della pittura astratta geometrica che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'arte in Corea. Nello storico palazzo della Fondazione Querini Stampalia, una selezione di dipinti degli anni Sessanta e Settanta ripercorre il rapporto dell’artista con la natura, nella mostra “A Journey to the Infinite” curata da Kim Inhye. Questa esposizione è la più importante mai dedicata al maestro coreano al di fuori del suo paese, e si propone raccontare l’arte di Youngkuk anche attraverso documenti d’archivio, fotografie, cartoline e video.

7. Jim Dine - Dog on the Forge, Palazzo Rocca Contarini Corfù, dal 20 aprile al 21 luglio 2024 Jim Dine, pittore, scultore e poeta americano, è ospite di Palazzo Rocca Contarini Corfù con un'ambiziosa mostra curata da Gerhard Steidl. Intitolata “Jim Dine – Dog on the Forge”, l’esposizione presenta cinquanta opere realizzate da Dine negli ultimi anni, disegni, sculture in bronzo e legno, e una grande installazione all’aperto. Opere site-specific in dialogo con lavori dagli anni Ottanta ad oggi. Al centro del lavoro curatoriale, l’ispirazione che l’artista ha tratto dai viaggi tra gli Stati Uniti e l'Europa, oltre che dalla sua dedizione al concetto di ibridazione visiva, culturale e linguistica.

Jim Dine, Flowers, 2022, Patined bronze, 215 x 130 cm

8. ArneQuinze x SwizzBeatz, Are We The Aliens_, Chiesa San Francesco della Vigna Mentre una parte della collezione d’arte di proprietà del produttore americano Swizz Beatz (e di sua moglie Alicia Keys) è esposta al Brooklyn Museum, in una mostra che celebra l’idea del supporto reciproco tra artisti, a Venezia il progetto “Are We The Aliens_” vede la collaborazione tra l’artista belga Arne Quinze e il musicista statunitense. Nella chiesa costruita su disegno del Sansovino e completata dal Palladio, le sculture fitomorfe di Quinze sono accompagnate da un’installazione sonora di Swizz Beatz, in un elogio della bellezza della natura, che invita a riflettere sul potenziale trasformativo della riconnessione dell'umanità con il mondo naturale. 

Work in Progress, Berengo Studio, 2024

9. Yu Hong: Another One Bites the Dust, Chiesetta della Misericordia, dal 20 aprile al 24 novembre 2024 Nel cuore di Cannaregio la sconsacrata Chiesetta della Misericordia ospita il progetto dell’Asian Art Initiative del Guggenheim Museum di New York, “Yu Hong: Another One Bites the Dust”. Nuovi dipinti figurativi e narrativi pensati in armonia con il contesto architettonico e culturale della location dall’artista cinese Yu Hong, raccontano l'arco dell'esperienza umana - la nascita, la vita e la morte – con un terrore esistenziale di sottofondo che percorre l’intera serie. Attraverso le sue composizioni dipinte in modo raffinato ma cupo, Yu Hong propone una critica ai massicci cambiamenti sociali dovuti alla globalizzazione in Cina e nel mondo.

Yu Hong Make a Wish, 2023 Acrilico su tela; 340 x 140 cm Ó Yu Hong, Courtesy Lisson Gallery

10. The Spirits of Maritime Crossing, Palazzo Smith Mangilli Valmarana, dal 20 aprile al 24 novembre 2024 "The Spirits of Maritime Crossing "segna il debutto alla regia del professor Apinan Poshyananda, direttore artistico della Biennale d'Arte di Bangkok. In un’odissea spirituale da Venezia alla capitale thailandese, protagonista dell’opera è Marina Abramović che, attraverso l’incontro di figure simboliche e la visita di luoghi sacri, diventa l'incarnazione di un'apparizione alla deriva in perenne ricerca di un equilibrio della mente.

The-Spirits of Maritime Crossing-2023, still from video.. Image courtesy Bangkok Art Biennale

11. Lion of God, Walton Ford, Ateneo Veneto, 17 Aprile 2024 al 22 Settembre 2024 Le imponenti opere ad acquerello e le stampe di Walton Ford partendo dal linguaggio visivo e narrativo della pittura di storia naturale tradizionale, esplorano gli aspetti più sorprendenti e spesso violenti dell'interazione tra la cultura umana e il regno naturale. La ricerca dell’artista americano comprende illustrazioni scientifiche, storie popolari e miti, per dar vita a racconti sugli animali che risuonano nell'immaginario collettivo umano. Curata da Udo Kittelmann, la mostra prende vita nello storico palazzo seicentesco dell’Ateneo Veneto, nel sestriere di San Marco.

Walton Ford Portrait. Foto Charlie Rubin

12. Berlinde De Bruyckere, City of Refuge III, Abbazia di San Giorgio Maggiore, dal 20 aprile al 24 novembre 2024 L’architettura palladiana dell’abbazia benedettina di San Giorgio Maggiore, situata sull’omonima isola, ospita l’artista belga Berlinde De Bruyckere e le sue sculture, appositamente concepite per la mostra City of Refuge III. La mostra, che prende il nome da una canzone di Nick Cave, ruota attorno a tre nuovi gruppi scultorei principali che interagiscono con la funzione e il simbolismo dell’ambiente sacro. Il tema dell’arte come santuario e luogo di rifugio è indagato in questa serie di installazioni di cui l’esposizione di Venezia rappresenta la terza tappa, dopo le prime due ambientate in Francia e Germania. 

Berlinde De Bruyckere, instalalzione per la sagrestia  dell'Abbazia di San Giorgio Maggiore, 2024 © Berlinde De Bruyckere. Foto © Mirjam Devriendt

13. Lee Bae, La Maison de la Lune Brûlée, Wilmotte Foundation, dal 20 aprile al 24 novembre 2024 L’artista sudcoreano Lee Bae porta a Venezia un’esperienza suggestiva in cui la connessione tra uomo e natura è al centro, raccontata attraverso l’esplorazione di un rito centenario radicato nella cultura della Corea del Sud, chiamato “Moonhouse Burning”. L’artista rende partecipi i visitatori di questa celebrazione, attraverso proiezioni, installazioni e opere che trasformano lo spazio espositivo in una rappresentazione di speranza collettiva, invitando a riscoprire il legame dell’umanità con la natura e con le tradizioni folcloristiche, sempre meno considerate nella contemporaneità.

Courtesy l’artista e Johyun Gallery. Foto Sangtae Kim

14. Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere, Collezione Peggy Guggenheim, dal 13 aprile al 16 settembre 2024 Cocteau scrittore, poeta, critico, ed eccentrico artista: la mostra Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere, alla Collezione Peggy Guggenheim fino al 16 settembre, lo celebra per l’eclettismo delle sue creazioni, che hanno trovato un posto d’onore nella storia dell’arte contemporanea. La sua brillante versatilità e creatività lo hanno reso una delle figure chiave della scena parigina dello scorso secolo e la prima grande retrospettiva a lui dedicata in Italia, curata da Kenneth E. Silver, mira a ripercorrere i momenti più importanti della sua travagliata carriera.

Jean Cocteau, Lettera illustrata, Ritratto di Peggy Guggenheim, 1956 c. , Collezione privata. © Adagp/Comité Cocteau, Paris, by SIAE 2024

15. Planète Lalanne, Palazzo Rota Ivancich, dal 17 aprile al 3 novembre 2024 Una selezione di centocinquanta lavori del duo creativo - nell’arte e nella vita - composto da Claude e François-Xavier Lalanne: nella splendida cornice di Palazzo Rota Ivancich, la mostra Planète Lalanne, curata da Jérôme Neutres, è la prima retrospettiva italiana che racconta il genio creativo dei due artisti. Un vero e proprio invito per i visitatori a immergersi nell’universo Lalanne, mettendo in luce lo slancio poetico da parte loro nel superare gli schemi miopi delle arti decorative rispetto alle belle arti.

© Courtesy of Ben Brown Fine Arts, Londo

16. Willem de Kooning e l’Italia, Gallerie dell’Accademia, dal 16 aprile al 15 settembre 2024 La mostra Willem de Kooning e l'Italia alle Gallerie dell’Accademia di Venezia è un'esplorazione dell'influenza che le esperienze in Italia di Willem de Kooning, nel 1959 e nel 1969, hanno avuto sul suo lavoro. La mostra presenta una selezione accurata di opere che coprono un arco temporale significativo, dalla fine degli anni Cinquanta agli anni Ottanta, per offrire al pubblico una visione approfondita della relazione tra l’arte e la cultura italiane e il celebre pittore e scultore statunitense. 

Willem de Kooning Pirate (Untitled II), 1981, Museum of Modern Art, New York © 2023 The Willem de Kooning Foundation, SIAE

17. Third Paradise Quick Response, Sanlorenzo e Michelangelo Pistoletto, cantieri di Sanlorenzo, dal 18 aprile La collaborazione tra Sanlorenzo – leader mondiale della nautica di lusso – e Michelangelo Pistoletto e la sua Fondazione dà vita al progetto Third Paradise Quick Response, curato da Cristiano Seganfreddo, che sarà svelato in concomitanza con l’inaugurazione della Sessantesima Biennale d’Arte di Venezia. L'installazione, realizzata nei cantieri di Sanlorenzo, è composta da tre cerchi continui che rappresentano l'unione degli opposti e la sintesi di un equilibrio dinamico tra elementi in conflitto, con il proposito di accompagnare l'umanità nelle sfide epocali del mondo contemporaneo. Questo evento anticipa il lancio di Sanlorenzo Arts Venice nel 2025, un polo culturale e artistico, il cui restauro è curato da Piero Lissoni, destinato a emergere come punto di riferimento nel panorama culturale di Venezia nei prossimi anni.

Courtesy Sanlorenzo

18. Janus, Palazzo Diedo Berggruen Arts & Culture, dal 20 aprile al 24 novembre 2024 Il 20 aprile apre finalmente le porte al pubblico Palazzo Diedo, nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea di Berggruen Arts& Culture, che negli ultimi anni ha portato avanti il restauro dell’antico palazzo veneziano. Per l’occasione le sale espositive accoglieranno la mostra Janus, con undici interventi originali site-specific di artisti di fama internazionale come Urs Fischer, Piero Golia, CarstenHöller, Ibrahim Mahama, Mariko Mori, Sterling Ruby, Jim Shaw, Hiroshi Sugimoto, AyaTakano, Lee Ufan e LiuWei. Insieme alla mostra, ci saranno anche due progetti speciali curati da The Kitchen New York, che porta la personale dell’artista Rhea Dillon, e dalla Polaroid Foundation.

Courtesy Janus

19. Pierre Huyge, Punta della Dogana, Venezia, dal 17 marzo al 24 novembre 2024 La più grande mostra personale di Pierre Huyge mai realizzata è tutta da scoprire a Venezia, dal 17 marzo al 24 novembre 2024, nelle sale di Punta della Dogana. Curata da Anne Stenne, l’esposizione presenta un grande numero di opere, in cui vengono esplorate le condizioni e possibilità di coesistenza e ibridazione tra entità diverse. I visitatori sono chiamati a immergersi nella visione dell'artista francese, che guarda al contesto della mostra come parte di un rituale in cui possono nascere nuove possibilità di relazione tra gli elementi che lo compongono.

Pierre Huyghe Variants, 2021 - in corso. Courtesy l'artista, Kistefos Museum, Hauser and Wirth, London. Foto Ola Rindal © Pierre Huyghe, by SIAE 2023

La Sessantesima Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, “Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere” curata da Adriano Pedrosa, apre i battenti il 20 aprile e si potrà visitare fino al 24 Novembre 2024. Oltre trecento gli artisti coinvolti, e novanta le partecipazioni internazionali, per raccontare attraverso molteplici prospettive il tema della mostra, anticipato dal titolo, che Pedrosa ha spiegato con queste parole “Innanzitutto, [Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere] vuole intendere che ovunque si vada e ovunque ci si trovi si incontreranno sempre degli stranieri: sono/siamo dappertutto. In secondo luogo, che a prescindere dalla propria ubicazione, nel profondo si è sempre veramente stranieri». Al di fuori dal perimetro di Arsenale e Giardini, come ogni anno, sono moltissime le installazioni e i progetti in location eccezionali in giro per la città lagunare, che amplificano le possibili letture del tema della mostra principale, e che valgono sicuramente una visita.

Sometimes It Was Beautiful, Christian Nyampeta, 2018

Dal lavoro di Christoph Büchel nella sede veneziana della Fondazione Prada, a Pierre Huyghe a Punta della Dogana e Willem de Kooning alle Gallerie dell’Accademia, passando per una serie di iniziative che coinvolgono artisti dai cinque continenti, in un viaggio nel tempo e nella geografia contemporanea che inizia con i mondi di Marco Polo a Palazzo Ducale.
Abbiamo selezionato per voi le mostre da non perdere nel labirinto delle calli veneziane, non vi resta che scegliere un paio di scarpe molto comode da indossare per dare il via al vostro itinerario.

Immagine d'apertura: Ritratto di Latai Taumoepeau. Foto: Teresa Tan. Re-Stor(y)ing Oceania è commissionata da TBA21−Academy e Artspace Sydney e prodotta in collaborazione con le OGR di Torino, hub di innovazione e arte

1. Christoph Büchel, Monte di Pietà, Fondazione Prada Venezia, dal 20 aprile al 24 novembre 2024 Foto Marco Cappelletti

Dopo la sua ultima memorabile partecipazione alla Biennale d’Arte del 2019 con la toccante e drammatica opera Barca Nostra, Christoph Büchel torna a Venezia, alla Fondazione Prada, con il progetto “Monte di Pietà”. Partendo dalla storia dello storico palazzo di Ca’ Corner della Regina, che fino al 1969 è stata la sede del Monte di Pietà di Venezia, l’artista ha approfondito lo studio del concetto di debito come base della società e strumento di potere. Da qui, la complessa installazione, che include opere antiche e contemporanee, e una selezione di documenti storici, è un’occasione di discussione riguardo ad alcuni dei temi centrali della storia contemporanea.

2. Re-stor(y)ing Oceania. Latai Taumoepeau, Elisapeta Hinemoa Heta, Ocean Space, dal 23 aprile al 13 ottobre 2024 Folau Mass Movemen  @Latai Taumoepeau

La chiesa di San Lorenzo nel Sestriere di Castello è la sede di Ocean Space, un centro globale fondato da TBA21–Academy, che organizza mostre, ricerche e programmi pubblici volti alla promozione dell'alfabetizzazione critica sull’Oceano. L’esposizione di quest’anno, dal titolo “Re-stor(y)ing Oceania”, vede protagoniste due artiste indigene del Pacifico, Latai Taumoepeau ed Elisapeta Hinemoa Heta, e sarà curata dall'artista di Bougainville Taloi Havini. Havini lavora a stretto contatto con un comitato curatoriale grazie al quale promuove progetti incentrati sulle prospettive indigene delle regioni di Oceania, Australia e Asia-Pacifico e le loro diaspore.

3. Julie Mehretu. Ensemble, Palazzo Grassi, dal 17 marzo 2024 al 6 gennaio 2025 Julie Mehretu, Among the Multitude XIII, 2021-2022 Collezione privata. Foto Tom Powel Imaging Courtesy dell'artista e di Marian Goodman Gallery, New York

Contemporaneamente alla grande mostra di Pierre Huyghe a Punta della Dogana, le tele di Julie Mehretu arrivano a Venezia per una straordinaria personale, curata da Caroline Bourgeois in collaborazione con l’artista. Nei due piani di Palazzo Grassi si possono guardare da vicino oltre sessanta dipinti e incisioni della pittrice etiope americana, realizzati negli ultimi venticinque anni. Le opere di Mehretu saranno affiancate da lavori di altri artisti, suoi amici oppure personalità che l’hanno influenzata.

4. La programmazione della Fondazione Giorgio Cini sull’Isola di San Giorgio Maggiore Foto Hella Pohl

La programmazione della Fondazione Giorgio Cini sull’Isola di San Giorgio Maggiore per il 2024 è ricca di appuntamenti da non perdere. La Biblioteca Nuova Manica Lunga ospita un progetto con lavori dall’archivio del designer e architetto Alessandro Mendini, mentre a Le Stanze della Fotografia (in collaborazione con Marsilio Arte) sono presentate due grandi mostre dedicate a Helmut Newton e a Patrick Mimran. Nella Galleria di Palazzo Cini trovano posto le tele di Martha Jungwirth, e poi l’attesa monografica dell’artista americano Alex Katz. Infine, circa quaranta opere chiave del lavoro di Chu Teh-Chun sono presentate nel singolare spazio della Piscina Gandini in una scenografia tridimensionale da esplorare.

5. Nebula, Fondazione In Between Art Film, Complesso dell’Ospedaletto, dal 17 aprile al 24 novembre 2024 The long Parade, 2021 @Ari Benjamin Meyers

“Nebula “è la mostra organizzata dalla Fondazione In Between Art Film, curata da Alessandro Rabottini e Leonardo Bigazzi, presso il Complesso dell’Ospedaletto con l’allestimento firmato da Ippolito Pestellini Laparelli e lo studio milanese 2050+. Sono otto le nuove video installazioni appositamente commissionate per l’occasione ad artisti italiani e internazionali, tra i quali Giorgio Andreotta Calò, Saodat Ismailova, Cinthia Marcelle e Tiago Mata Machado, e Diego Marcon. L’idea del progetto si ispira al fenomeno della nebbia come condizione che riduce la capacità visiva, rendendo necessario ricorrere a strumenti sensoriali diversi per orientarsi.

6. A Journey to the Infinite: Yoo Youngkuk, Fondazione Querini Stampalia, dal 20 aprile al 24 novembre 2024

Yoo Youngkuk è stato un pioniere della pittura astratta geometrica che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'arte in Corea. Nello storico palazzo della Fondazione Querini Stampalia, una selezione di dipinti degli anni Sessanta e Settanta ripercorre il rapporto dell’artista con la natura, nella mostra “A Journey to the Infinite” curata da Kim Inhye. Questa esposizione è la più importante mai dedicata al maestro coreano al di fuori del suo paese, e si propone raccontare l’arte di Youngkuk anche attraverso documenti d’archivio, fotografie, cartoline e video.

7. Jim Dine - Dog on the Forge, Palazzo Rocca Contarini Corfù, dal 20 aprile al 21 luglio 2024 Jim Dine, Flowers, 2022, Patined bronze, 215 x 130 cm

Jim Dine, pittore, scultore e poeta americano, è ospite di Palazzo Rocca Contarini Corfù con un'ambiziosa mostra curata da Gerhard Steidl. Intitolata “Jim Dine – Dog on the Forge”, l’esposizione presenta cinquanta opere realizzate da Dine negli ultimi anni, disegni, sculture in bronzo e legno, e una grande installazione all’aperto. Opere site-specific in dialogo con lavori dagli anni Ottanta ad oggi. Al centro del lavoro curatoriale, l’ispirazione che l’artista ha tratto dai viaggi tra gli Stati Uniti e l'Europa, oltre che dalla sua dedizione al concetto di ibridazione visiva, culturale e linguistica.

8. ArneQuinze x SwizzBeatz, Are We The Aliens_, Chiesa San Francesco della Vigna Work in Progress, Berengo Studio, 2024

Mentre una parte della collezione d’arte di proprietà del produttore americano Swizz Beatz (e di sua moglie Alicia Keys) è esposta al Brooklyn Museum, in una mostra che celebra l’idea del supporto reciproco tra artisti, a Venezia il progetto “Are We The Aliens_” vede la collaborazione tra l’artista belga Arne Quinze e il musicista statunitense. Nella chiesa costruita su disegno del Sansovino e completata dal Palladio, le sculture fitomorfe di Quinze sono accompagnate da un’installazione sonora di Swizz Beatz, in un elogio della bellezza della natura, che invita a riflettere sul potenziale trasformativo della riconnessione dell'umanità con il mondo naturale. 

9. Yu Hong: Another One Bites the Dust, Chiesetta della Misericordia, dal 20 aprile al 24 novembre 2024 Yu Hong Make a Wish, 2023 Acrilico su tela; 340 x 140 cm Ó Yu Hong, Courtesy Lisson Gallery

Nel cuore di Cannaregio la sconsacrata Chiesetta della Misericordia ospita il progetto dell’Asian Art Initiative del Guggenheim Museum di New York, “Yu Hong: Another One Bites the Dust”. Nuovi dipinti figurativi e narrativi pensati in armonia con il contesto architettonico e culturale della location dall’artista cinese Yu Hong, raccontano l'arco dell'esperienza umana - la nascita, la vita e la morte – con un terrore esistenziale di sottofondo che percorre l’intera serie. Attraverso le sue composizioni dipinte in modo raffinato ma cupo, Yu Hong propone una critica ai massicci cambiamenti sociali dovuti alla globalizzazione in Cina e nel mondo.

10. The Spirits of Maritime Crossing, Palazzo Smith Mangilli Valmarana, dal 20 aprile al 24 novembre 2024 The-Spirits of Maritime Crossing-2023, still from video.. Image courtesy Bangkok Art Biennale

"The Spirits of Maritime Crossing "segna il debutto alla regia del professor Apinan Poshyananda, direttore artistico della Biennale d'Arte di Bangkok. In un’odissea spirituale da Venezia alla capitale thailandese, protagonista dell’opera è Marina Abramović che, attraverso l’incontro di figure simboliche e la visita di luoghi sacri, diventa l'incarnazione di un'apparizione alla deriva in perenne ricerca di un equilibrio della mente.

11. Lion of God, Walton Ford, Ateneo Veneto, 17 Aprile 2024 al 22 Settembre 2024 Walton Ford Portrait. Foto Charlie Rubin

Le imponenti opere ad acquerello e le stampe di Walton Ford partendo dal linguaggio visivo e narrativo della pittura di storia naturale tradizionale, esplorano gli aspetti più sorprendenti e spesso violenti dell'interazione tra la cultura umana e il regno naturale. La ricerca dell’artista americano comprende illustrazioni scientifiche, storie popolari e miti, per dar vita a racconti sugli animali che risuonano nell'immaginario collettivo umano. Curata da Udo Kittelmann, la mostra prende vita nello storico palazzo seicentesco dell’Ateneo Veneto, nel sestriere di San Marco.

12. Berlinde De Bruyckere, City of Refuge III, Abbazia di San Giorgio Maggiore, dal 20 aprile al 24 novembre 2024 Berlinde De Bruyckere, instalalzione per la sagrestia  dell'Abbazia di San Giorgio Maggiore, 2024 © Berlinde De Bruyckere. Foto © Mirjam Devriendt

L’architettura palladiana dell’abbazia benedettina di San Giorgio Maggiore, situata sull’omonima isola, ospita l’artista belga Berlinde De Bruyckere e le sue sculture, appositamente concepite per la mostra City of Refuge III. La mostra, che prende il nome da una canzone di Nick Cave, ruota attorno a tre nuovi gruppi scultorei principali che interagiscono con la funzione e il simbolismo dell’ambiente sacro. Il tema dell’arte come santuario e luogo di rifugio è indagato in questa serie di installazioni di cui l’esposizione di Venezia rappresenta la terza tappa, dopo le prime due ambientate in Francia e Germania. 

13. Lee Bae, La Maison de la Lune Brûlée, Wilmotte Foundation, dal 20 aprile al 24 novembre 2024 Courtesy l’artista e Johyun Gallery. Foto Sangtae Kim

L’artista sudcoreano Lee Bae porta a Venezia un’esperienza suggestiva in cui la connessione tra uomo e natura è al centro, raccontata attraverso l’esplorazione di un rito centenario radicato nella cultura della Corea del Sud, chiamato “Moonhouse Burning”. L’artista rende partecipi i visitatori di questa celebrazione, attraverso proiezioni, installazioni e opere che trasformano lo spazio espositivo in una rappresentazione di speranza collettiva, invitando a riscoprire il legame dell’umanità con la natura e con le tradizioni folcloristiche, sempre meno considerate nella contemporaneità.

14. Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere, Collezione Peggy Guggenheim, dal 13 aprile al 16 settembre 2024 Jean Cocteau, Lettera illustrata, Ritratto di Peggy Guggenheim, 1956 c. , Collezione privata. © Adagp/Comité Cocteau, Paris, by SIAE 2024

Cocteau scrittore, poeta, critico, ed eccentrico artista: la mostra Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere, alla Collezione Peggy Guggenheim fino al 16 settembre, lo celebra per l’eclettismo delle sue creazioni, che hanno trovato un posto d’onore nella storia dell’arte contemporanea. La sua brillante versatilità e creatività lo hanno reso una delle figure chiave della scena parigina dello scorso secolo e la prima grande retrospettiva a lui dedicata in Italia, curata da Kenneth E. Silver, mira a ripercorrere i momenti più importanti della sua travagliata carriera.

15. Planète Lalanne, Palazzo Rota Ivancich, dal 17 aprile al 3 novembre 2024 © Courtesy of Ben Brown Fine Arts, Londo

Una selezione di centocinquanta lavori del duo creativo - nell’arte e nella vita - composto da Claude e François-Xavier Lalanne: nella splendida cornice di Palazzo Rota Ivancich, la mostra Planète Lalanne, curata da Jérôme Neutres, è la prima retrospettiva italiana che racconta il genio creativo dei due artisti. Un vero e proprio invito per i visitatori a immergersi nell’universo Lalanne, mettendo in luce lo slancio poetico da parte loro nel superare gli schemi miopi delle arti decorative rispetto alle belle arti.

16. Willem de Kooning e l’Italia, Gallerie dell’Accademia, dal 16 aprile al 15 settembre 2024 Willem de Kooning Pirate (Untitled II), 1981, Museum of Modern Art, New York © 2023 The Willem de Kooning Foundation, SIAE

La mostra Willem de Kooning e l'Italia alle Gallerie dell’Accademia di Venezia è un'esplorazione dell'influenza che le esperienze in Italia di Willem de Kooning, nel 1959 e nel 1969, hanno avuto sul suo lavoro. La mostra presenta una selezione accurata di opere che coprono un arco temporale significativo, dalla fine degli anni Cinquanta agli anni Ottanta, per offrire al pubblico una visione approfondita della relazione tra l’arte e la cultura italiane e il celebre pittore e scultore statunitense. 

17. Third Paradise Quick Response, Sanlorenzo e Michelangelo Pistoletto, cantieri di Sanlorenzo, dal 18 aprile Courtesy Sanlorenzo

La collaborazione tra Sanlorenzo – leader mondiale della nautica di lusso – e Michelangelo Pistoletto e la sua Fondazione dà vita al progetto Third Paradise Quick Response, curato da Cristiano Seganfreddo, che sarà svelato in concomitanza con l’inaugurazione della Sessantesima Biennale d’Arte di Venezia. L'installazione, realizzata nei cantieri di Sanlorenzo, è composta da tre cerchi continui che rappresentano l'unione degli opposti e la sintesi di un equilibrio dinamico tra elementi in conflitto, con il proposito di accompagnare l'umanità nelle sfide epocali del mondo contemporaneo. Questo evento anticipa il lancio di Sanlorenzo Arts Venice nel 2025, un polo culturale e artistico, il cui restauro è curato da Piero Lissoni, destinato a emergere come punto di riferimento nel panorama culturale di Venezia nei prossimi anni.

18. Janus, Palazzo Diedo Berggruen Arts & Culture, dal 20 aprile al 24 novembre 2024 Courtesy Janus

Il 20 aprile apre finalmente le porte al pubblico Palazzo Diedo, nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea di Berggruen Arts& Culture, che negli ultimi anni ha portato avanti il restauro dell’antico palazzo veneziano. Per l’occasione le sale espositive accoglieranno la mostra Janus, con undici interventi originali site-specific di artisti di fama internazionale come Urs Fischer, Piero Golia, CarstenHöller, Ibrahim Mahama, Mariko Mori, Sterling Ruby, Jim Shaw, Hiroshi Sugimoto, AyaTakano, Lee Ufan e LiuWei. Insieme alla mostra, ci saranno anche due progetti speciali curati da The Kitchen New York, che porta la personale dell’artista Rhea Dillon, e dalla Polaroid Foundation.

19. Pierre Huyge, Punta della Dogana, Venezia, dal 17 marzo al 24 novembre 2024 Pierre Huyghe Variants, 2021 - in corso. Courtesy l'artista, Kistefos Museum, Hauser and Wirth, London. Foto Ola Rindal © Pierre Huyghe, by SIAE 2023

La più grande mostra personale di Pierre Huyge mai realizzata è tutta da scoprire a Venezia, dal 17 marzo al 24 novembre 2024, nelle sale di Punta della Dogana. Curata da Anne Stenne, l’esposizione presenta un grande numero di opere, in cui vengono esplorate le condizioni e possibilità di coesistenza e ibridazione tra entità diverse. I visitatori sono chiamati a immergersi nella visione dell'artista francese, che guarda al contesto della mostra come parte di un rituale in cui possono nascere nuove possibilità di relazione tra gli elementi che lo compongono.