Giulio Paolini, Antonio Marras e i modernisti del design da Rossella Colombari

La mostra “Linee di Concetto” mette in relazione una delle opere più rappresentative di Giulio Paolini con rari pezzi di modernariato. Nello spazio in via Maroncelli a Milano, anche l’allestimento di fili e ceramiche di Antonio Marras. 

Galleria Rossella Colombari mette in scena “Linee di Concetto”, una concepita come un continuum tra opere di design e d’arte. Dell’esposizione fa parte De Pictura (La Trinità), uno dei lavori più rappresentativi di Giulio Paolini, presentato in collaborazione con Laura Garbarin.

Il quadro, commissionato nel 1977 per una mostra a Santa Maria Novella a Firenze – “Da Brunelleschi a noi” –, esce per la prima volta da una collezione privata torinese. Nell’opera la tela diventa l’oggetto stesso della pittura e le linee fuoriescono, lasciando che viva nello spazio che ha intorno. Appartenente al movimento dell’Arte Povera, Giulio Paolini si concentra sullo spazio e sugli strumenti della rappresentazione, sulla relazione tra opera, autore e spettatore.

Galleria Rossella Colombari
Galleria Rossella Colombari, “Linee di concetto”. Foto Federico Torra. Courtesy of Galleria Rossella Colombari

L’allestimento mette in relazione arte e modernariato attraverso la scelta di materiali comuni, di composizioni e incastri, creando un dialogo armonico con l’opera di Paolini e con i concetti a cui è legata l’Arte Povera. Il quadro è connesso ai mobili tramite giochi di materia e cromie: il legno si ritrova negli arredi, il marrone, il rosa antico e il nero riecheggiano nelle pareti. 

“Io vengo da una famiglia di antiquari”, racconta Rossella Colombari, “sommare le arti e farle dialogare è sempre stato il leitmotiv della nostra galleria. Abbiamo sempre fatto cultura eclettica”. 

Rossella Colombari ha selezionato mobili come la scrivania in compensato prodotta da Moveis Artisticos Z e firmata da Josè Zanine Caldas, le panche di Carlo Hauner, il tavolo allungabile modello Maria Mi 901 per Karl Mathsson, dello svedese Bruno Mathsson, le luci di Angelo Lelii, Luigi Caccia Dominioni, Vico Magistretti e il lampadario di Ottorino Aloisio progettato per il Cinema Massimo a Torino. 

Galleria Rossella Colombari
Galleria Rossella Colombari, “Linee di concetto”. Foto Federico Torra. Courtesy of Galleria Rossella Colombari

Su una parete dello spazio, Antonio Marras ha dato origine a una grande installazione site specific che tratta temi centrali del suo lavoro: l’ossimoro e l’aporia. Fili neri imprigionano le ceramiche (dal titolo Ricoveri), rimandando alla tradizione sarda del telaio e alla realizzazione artigianale della ceramica. 

“Non ho nessuna conoscenza tecnica della materia, seguo l’istinto”, spiega Antonio Marras a proposito della lavorazione di questo materiale. “Quello che mi interessa è il raggiungimento dell’oggetto”. 

L’allestimento gioca con i pieni e i vuoti, con linee proiettate, che si moltiplicano e diventano segno. “Ho sempre attinto da tutto quello che era buttato via, messo da parte. Mi piace riprendere quelle cose che per gli altri hanno esaurito un ruolo e dare loro un nuovo senso”, conclude Marras. 

Mostra:
Linee di concetto
A cura di :
Rossella Colombari
In collaborazione con:
Laura Garbarino
Luogo:
Galleria Rossella Colombari
Dove :
Via Pietro Maroncelli 10, Milano
Date di apertura:
15 novembre – 15 dicembre 2021

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