La scultura, alta più di otto metri, è la prima risposta pubblica di Myerscough ai tempi attuali, e mira a stabilire un’intenzione, a ricostruire un “nuovo adesso” post-Covid e non un “nuovo normale” che, dice l’artista, è una parola che non ama. Dipinta da Morag nel suo studio londinese in tre settimane, l’opera è un assemblaggio di forme geometriche caotiche, che salgono da terra e si innalzano fino a un’affermazione al neon, che la rende visibile anche di notte. A NEW NOW vuole stimolare l’immaginazione dei passanti verso la fiducia nel presente e nel futuro con un gioioso ottimismo. Nata e cresciuta a Londra, la Myerscough è affascinata da come il colore, il disegno e le parole possano cambiare gli ambienti urbani e la percezione dello spazio e del senso del luogo. Il suo energico linguaggio visivo è immediatamente riconoscibile, e risuona direttamente in tutti coloro che lo incontrano – indipendentemente dal luogo e dal background culturale. Mentre i musei e le gallerie si adattano alle restrizioni della pandemia, opere d’arte pubbliche come A NEW NOW si sforzano di portare un senso di appartenenza, abbracciando l’opportunità di ricostruire un nuovo futuro più ottimista e un’identità condivisa, facendo eco al mantra fondamentale dell’artista di rendere felici le persone. L'installazione si trova in una piccola piazza vicino al Centre Pompidou e alla chiesa di Saint-Merry dove sarà visibile fino a fine dicembre 2020.
La coloratissima scultura di Morag Myerscough a Parigi
“A NEW NOW” è l’installazione urbana dell’artista londinese situata vicino al Centro Pompidou, nel cuore di Parigi: un invito a pensare a un “nuovo adesso” e non a un “nuovo normale”.
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- La redazione di Domus
- 16 novembre 2020
Dettaglio della parte alta
ph. Art Milan Mazaud
ph. Thomas Lang
Vista dall'alto ph. Thomas Lang
I passanti, con mascherina
ph. Thomas Lang
Vista con jogger
ph. Thomas Lang
Dettaglio della base
ph. Art Milan Mazaud
Dettaglio dal lato della chiesa
ph. Art Milan Mazaud
Vista notturna
ph. Atlantis Photography
Lo studio dell’artista
ph. Gareth Gardner