L’artista libanese Nadim Karam guarda alla politica del dialogo

Nadim Karam, artista di Beirut, alla Biennale Arte 2019 di Venezia mette in evidenza i paradossi del dialogo con un’installazione cinetica rotante.

Avanti e indietro, sette figure scultoree dorate, a forma di megafoni allungati, si muovono su una piattaforma rotante. La giostra gira al suo ritmo, facendo sì che ciascuna scultura abbia il suo momento di protagonismo nella conduzione di una discussione che continua a girare su se stessa, senza mai raggiungere una conclusione. Collocata fino al 24 novembre nei giardini della Marinaressa di Venezia nel quadro di “Personal Structure” – mostra collettiva e in più sedi ospitata dall’European Cultural Centre nell’ambito della Biennale Arte 2019 – questa installazione cinetica dell’artista libanese Nadim Karam esprime il paradosso della comunicazione inefficace in un mondo iperconnesso, con le sue figure che appaiono impegnate in un intenso dialogo a quattr’occhi. Intitolata “Politics of Dialogue: The Merry-Go-Round” (“Politica del dialogo: la giostra”), sottolinea i problemi e le carenze affrontati in ripetute crisi della comunicazione tra le istituzioni della geopolitica.

Nadim Karam, Politics of Dialogue: The Merry-Go-Round Vista dell’installazione alle Biennale d’Arte di Venezia 2019 nei Giardini della Marinaressa

Nadim Karam, Politics of Dialogue: The Merry-Go-Round Vista dell’installazione alle Biennale d’Arte di Venezia 2019 nei Giardini della Marinaressa

Nadim Karam, Politics of Dialogue: The Merry-Go-Round Vista dell’installazione alle Biennale d’Arte di Venezia 2019 nei Giardini della Marinaressa

Foto Elie Nohra

Nadim Karam, Politics of Dialogue: The Merry-Go-Round Vista dell’installazione alle Biennale d’Arte di Venezia 2019 nei Giardini della Marinaressa

Nadim Karam, Politics of Dialogue: The Merry-Go-Round Vista dell’installazione alle Biennale d’Arte di Venezia 2019 nei Giardini della Marinaressa

Nadim Karam, Politics of Dialogue: The Merry-Go-Round Vista dell’installazione alle Biennale d’Arte di Venezia 2019 nei Giardini della Marinaressa

Nadim Karam, Politics of Dialogue: The Merry-Go-Round Vista dell’installazione alle Biennale d’Arte di Venezia 2019 nei Giardini della Marinaressa

Nadim Karam, Politics of Dialogue: The Merry-Go-Round Vista dell’installazione alle Biennale d’Arte di Venezia 2019 nei Giardini della Marinaressa

Nadim Karam, Politics of Dialogue: The Merry-Go-Round Vista dell’installazione alle Biennale d’Arte di Venezia 2019 nei Giardini della Marinaressa

Nadim Karam, Politics of Dialogue: The Merry-Go-Round Vista dell’installazione alle Biennale d’Arte di Venezia 2019 nei Giardini della Marinaressa

Dichiara l’artista: “Il dialogo comporta la creazione di un terreno paritario; ma spesso si svolge separato dal territorio e dalla popolazione di cui si occupa, diventando quindi futile e obsoleto. Politics of Dialogue parla della comunicazione confinata in una bolla. Più il dialogo dura, più rende sordi. È un dialogo chiuso in trappola, che gira su se stesso e si presenta a chi osserva su un vassoio scintillante”. Karam, le cui precedenti opere pubbliche hanno analogamente illuminato le complessità sociali tramite l’uso dell’assurdo e del giocoso, afferma che la cosa potrebbe essere vista come la discussione sulla Brexit, o addirittura sulla stessa Unione Europea. “Quando i paesi si incontrano non necessariamente si separano con un risultato […] le democrazie si stanno perdendo nel dialogo.”

  • Politics of Dialogue: The Merry-Go-Round
  • Nadim Karam
  • Marinaressa Gardens
  • until 24 November 2019
  • Riva dei Sette Martiri, 30122 Venice