In un terreno boschivo a Vaucresson – situato in un dipartimento francese originariamente caratterizzato dalla Foresta di Yveline e ora quasi totalmente deforestato – lo studio italo-tedesco SKP Architecture ha progettato una villa privata attenta ai consumi energetici.

La pianta si sviluppa orizzontalmente, scandendo la villa in due volumi lineari e sovrapposti leggermente sfalsati tra di loro. Il primo, al piano terra, accoglie la sala da pranzo e la cucina oltre che la camera degli ospiti, piscina e sala sport. Il soggiorno, situato al centro della casa, corrisponde allo spazio di articolazione tra le diverse parti. Il secondo volume, al primo piano, si appoggia a sbalzo sulla base e accoglie la zona notte.

Il committente, inoltre, aveva la specifica richiesta di un’abitazione passiva. Internamente le aree di condivisione sono quindi esposte a sud-ovest, dove – grazie a grandi aperture vetrate e allo sbalzo del primo piano – l’appartamento beneficia della massima esposizione in inverno e di un limitato impatto solare in estate. Al contrario i prospetti orientati a nord-est, dove si affacciano i locali tecnici, sono compatti e massivi per evitare dispersioni di calore. Questa intercapedine funzionale funge da zona cuscinetto, dove l’involucro cementizio rallenta le dispersioni e protegge dagli shock termici.

Seguendo le scelte materiche esterne, gli interni seguono un disegno caratterizzato da geometrie e materiali grezzi, che permettono di valorizzare le linee semplici degli spazi. Tutti i componenti metallici come i pilastri, i rubinetti, il caminetto e i lampadari sono in acciaio, trattati all’ematite per avere un ossidazione naturale tipo canna di fucile. Infine, il cemento a faccia-vista naturale grigio riveste la circolazione principale al piano terra e l‘involucro interno della piscina.