All(zone) progetta un magazzino optical alle porte di Bangkok

Lo studio thailandese rielabora gli spazi e i linguaggi dell’architettura della logistica, per adattarli alle esigenze di una sede di rappresentanza.

All(zone) è una delle realtà più interessanti dell’architettura contemporanea nel Sud-est asiatico. I fondatori dello studio, con sede a Bangkok, si raccontano come “un gruppo di professionisti felici”, che “si lasciano sempre sedurre da soluzioni di progetto contemporaneo-vernacolari”. Contemporanea e vernacolare, pervasa da una certa felicità o per lo meno da una calma serenità, è anche la loro ultima realizzazione.

Il nuovo magazzino Duriflex, recentemente completato in un’area industriale della capitale thailandese, è uno spazio di stoccaggio ma soprattutto di esposizione e vendita al pubblico. Qui, all(zone) attinge abbondantemente al “vernacolo” dell’architettura della logistica, e lo sottopone alle modifiche minime necessarie per adattarlo a quella che è a tutti gli effetti una sede di rappresentanza contemporanea.

All(zone), Magazzino Duriflex, Samut Sakorn, Thailandia, 2020
All(zone), Magazzino Duriflex, Samut Sakorn, Thailandia, 2020

In pianta, la griglia regolare dei pilastri è contraddetta da un singolo elemento estraneo, una diagonale che in prospetto si trasforma in uno schermo di grigliato metallico. Nello spazio virtualmente equipotenziale del magazzino, questo elemento serve a delimitare gli ambiti distinti dell’ingresso e del deposito vero e proprio, oltre ad accompagnare la rampa che conduce al primo livello.

Una lettura in sezione, poi, rivela le specificità delle due volte a botte, tutt’altro che ordinarie: sono asimmetriche, la maggiore è decisamente monumentale nelle sue dimensioni, ed entrambe sono sottilissime, composte da un unico foglio di lamiera metallica, ripiegata in diverse direzioni per aumentarne la rigidità. È proprio questo materiale, che si estende anche sui prospetti, a definire il linguaggio architettonico del magazzino Duriflex: dall’esterno come dall’interno, l’involucro dell’edificio è percepito come una superficie monomaterica, vibrante, pressoché optical.

Una trave portante aggetta dalla facciata principale, e un tronco sacro, venerato dai lavoratori Duriflex, sembra esserne il supporto. Ma è solo un’illusione: l’architettura contemporanea sostiene il totem, solidamente imbragato, e lo coinvolge in un dialogo semiserio tra simbolismi antichi ed astrazioni contemporanee.

All(zone), Magazzino Duriflex, Samut Sakorn, Thailandia, 2020
All(zone), Magazzino Duriflex, Samut Sakorn, Thailandia, 2020
Progetto:
magazzino Duriflex
Programma:
deposito
Luogo:
Samut Sakorn, Thailandia
Architetti:
all(zone)
Team di progetto:
Rachaporn Choochuey, Ruchanan Patarapanich, Aniroot Unjai
Engineering:
Next Innovation
Committente:
Duriflex
Superficie:
2.412 mq
Budget:
800.000 $
Completamento:
2020

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