Parte del già avviato masterplan Feyenoord City, che dal 2016 coinvolge gli studi OMA e Lola Landscape nel ridisegno di un intero quartiere, è stato presentato al Quality Team di Rotterdam con il progetto aggiornato e dettagliato del nuovo stadio per la società calcistica Feyenoord.

La costruzione, capace di ospitare 63.000 spettatori, sarà il catalizzatore di un’ambiziosa riqualifica di Rotterdam-Zuid, la porzione meridionale della città. Il masterplan, quindi, è mirato a migliorare i collegamenti del quartiere con il resto del nucleo urbano, attraverso un programma che include la costruzione di nuovi edifici residenziali, un centro commerciale, hotel, cinema, ristoranti e uffici.

Percorso d’accesso, spalti, struttura, nuclei di risalita: architettonicamente lo stadio è il risultato della nuda ricomposizione di questi elementi funzionali, dichiarati fortemente nei suoi prospetti esterni. L’edificio poggia su una piattaforma che lo lega al contesto. L’attacco a terra studiato, secondo le intenzioni dei progettisti, nega la tipologia dello stadio come grande ‘isola’ autonoma e introversa alla città, e crea una nuova versione di struttura calcistica, più facilmente accessibile e multifunzionale, che in questo caso rafforza ulteriormente l’assetto del masterplan, in collegamento con l’argine continuo del fiume, che comprende il tidal park (un parco marino sulla riva del fiume Nieuwe Maas) e la circonvallazione.

La struttura principale, in secondo luogo, è interamente metallica – in termini tecnici si parla di diagriglia, una sequenza di travi che si intersecano diagonalmente – a forma di ciotola, la cui curvatura esterna fa quasi l’occhiolino alle cupole geodetiche di Buckminster Fuller. Infine, i nuclei di risalita sono disegnati come rigidi parallelepipedi: dodici snelli edifici in calcestruzzo, con diversi tipi di scale e di ascensori all'interno, e distribuiti uniformemente lungo il perimetro dello stadio.

L’inizio dei lavori di costruzione è previsto per il 2022, con il completamento dell’edificio nel 2025. Il progetto è guidato dal Managing Partner di OMA, l’architetto David Gianotten, con l’associato Kees van Casteren e gli architetti del progetto Shinji Takagi e Sandra Bsat.