La Pocket House di Tikari Works a Londra è un esempio riuscito di progettazione di un alloggio (quasi) minimo. Sul sito precedentemente occupato da una rimessa, meno di 100 mq d’impronta a terra sono sufficienti per realizzare una residenza unifamiliare dagli spazi ben distribuiti e dalle estetiche non scontate.
In questo come in altri casi, Nicola e Ty Tikari centralizzano i tre ruoli del committente, del progettista e dell’impresa, coerentemente con il loro obiettivo di riavvicinare la professione dell’architetto alla pratica costruttiva vera e propria.
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La zona notte, che una parete scorrevole può eventualmente suddividere in due camere, si trova al piano interrato: la privacy è massima, mentre l’illuminazione resta ottimale, perché entrambe le stanze affacciano su di un piccolo patio ipogeo. Al piano terra, la sala da pranzo con cucina a vista è il luogo dell’accoglienza e della convivialità, direttamente connesso al piccolo dehors privato. Infine, il soggiorno al primo piano è uno spazio al tempo stesso raccolto e panoramico sulla città.
Pur nella limitatezza del budget a disposizione, Nicola e Ty Tikari “rifiutano il classico bianco dei muri d’intonaco” e propongono una selezione più varia di finiture: all’interno, oltre ai pavimenti in resina cementizia e alle pareti in mattoni a vista, spiccano le ampie superfici in legno chiaro; all’esterno, la facciata sulla strada è interamente rivestita di un grigliato dello stesso materiale, inserto dal linguaggio contemporaneo nel paesaggio uniforme del quartiere vittoriano.
- Progetto:
- Pocket House
- Programma :
- casa unifamiliare
- Luogo:
- Londra, Regno Unito
- Architetti:
- Tikari Works
- Progettazione strutturale:
- Built Engineers
- Progettazione impiantistica:
- SGA
- Superficie:
- 100 mq
- Completamento:
- 2018