Musée Yves Saint Laurent a Marrakech

Il nuovo Musée Yves Saint Laurent Marrakech aprirà le porte al pubblico a fine ottobre con oltre 4.000 mq di spazi museali tra cui grandi sale espositive, aree per la conservazione, auditorium e una biblioteca.

Studio KO, Yves Saint Laurent museum Marrakech, Morocco, 2017

Olivier Marty e Karl Fournier dello Studio KO hanno progettato il nuovo Musée Yves Saint Laurent a Marrakech (mYSLm), che aprirà le porte al pubblico a fine di ottobre 2017. Situato in Rue Yves Saint Laurent, il museo è dedicato al lavoro del grande couturier, e conserverà una parte della collezione della Fondazione Pierre Bergé-Yves Saint Laurent, che comprende 5.000 capi d’abbigliamento e 15.000 accessori di alta moda, nonché decine di migliaia di disegni.

La facciata dell’edificio si presenta come un’intersezione di cubi con un rivestimento di mattoni che creano un pattern che ricorda la trama di un tessuto. Così come in una giacca d’alta moda, l’interno è radicalmente diverso: vellutato, morbido e luminoso. Situato vicino al Jardin Majorelle, acquistato da Yves Saint Laurent e Pierre Bergé nel 1980, il nuovo edificio copre 4.000 mq, con uno spazio espositivo permanente di 400 mq progettato da Christophe Martin, che mette in mostra il lavoro di Yves Saint Laurent. Più che un semplice museo, il mYSLm include uno spazio espositivo temporaneo, una biblioteca di ricerca con oltre 6.000 volumi, un auditorium con 150 posti, una caffetteria con terrazza e una libreria i cui interni sono stati disegnati da Yves Taralon.

Musée Yves Saint Laurent Marrakech, auditorium, 2017. Courtesy Fondation Jardin Majorelle, foto © Nicolas Mathéus

In apertura e qui sopra: Studio KO, Musée Yves Saint Laurent Marrakech, 2017. Courtesy Fondation Jardin Majorelle, foto © Nicolas Mathéus

Le aree verdi del mYSLm sono state progettate dal paesaggista Madison Cox su una superficie di 180 mq che riflettono l’ampia varietà di piante coltivate nel paese. Reperite localmente da vivaisti specializzati della regione intorno a Marrakech, includono varietà naturali marocchine e quelle introdotte secoli fa e orami ben adattate alle particolari condizioni climatiche di questa città nel deserto. La bignonia rosa (Podranea riscasoliana) ricade all’interno del patio piastrellato di verde e blu che porta all’interno del museo, creando un’atmosfera fresca in contrasto con il clima caldo di Marrakech.

Un'intersezione di cubi rivestiti di mattoni che richiamano le ricche trame dei tessuti

Una grande piscina riflettente a forma rettangolare definita da zelligi (piastrelle di vetro marocchine) posizionata al di fuori del bar Le Studio Café offre un ambiente rilassante e calmo per i visitatori. È circondato da grandi piante lussureggianti tra cui papiro, strelitzia, monstera e filodendro che creano un’atmosfera tropicale alla Henri Rousseau. Nativi del Messico ma presenti in tutto il Marocco da secoli, i fichi di Barbary o fichi d’India (Opuntia) sono stati piantati all’uscita del museo, dove i visitatori possono godere delle loro forme uniche e diversificate, in termini di colore e forma.

Yves Saint Laurent, Place Djemaa El Fna, foto © Reginald Gray

Yves Saint Laurent, Place Djemaa El Fna, photo © Reginald Gray

Tipologia:
museo
Architetti:
Studio KO – Olivier Marty, Karl Fournier
Scenografia:
Christophe Martin
Paesaggio:
Madison Cox
Design d'interni Le Studio Café:
Yves Taralon
Impresa principale:
Bymaro
Area:
4.000 mq (400 mq sala espositiva; 700 mq area per la conservazione; 120 mq sala espositiva mostre temporanee; 110 mq bar; 180 mq giardino)
Completamento:
2017

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