Lo schema anatomico del cuore e il suo meccanismo all’interno del corpo umano sono stati utilizzati per il disegno del progetto. Il cuore – il muscolo centrale del sistema, che pompa sangue per nutrire il resto degli organi e delle cellule – è rappresentato dall’atrio centrale: uno spazio a tripla altezza di colore rosso sul quale si affacciano le aree di attesa e i sistemi di circolazione.

Diversi cortili offrono spazi illuminati naturalmente e di ampio respiro, in contrasto con gli ambienti piccoli che caratterizzano di solito questo tipo di edifici. I pazienti si spostano da e verso questo spazio centrale (la fonte di luce e vita), come fanno i globuli rossi, vengono ricevuti nelle cliniche e nei reparti e reimmessi di nuovo nel sistema circolatorio, una volta ri-ossigenati. La medicina cardiovascolare e l’estetica dei suoi strumenti sono stati utilizzati per creare un’architettura che propone un diverso tipo di edificio sanitario, con un atteggiamento sperimentale, che tenga conto delle esigenze specifiche degli utenti (pazienti e lavoratori) nel tentativo di rendere il loro soggiorno in ospedale migliore possibile.

Gli ambulatori, raggruppati in tre livelli nella parte sud dell’edificio, sono disposti come piccole celle autonome specializzate (gestite da un medico e dalla sua squadra), e hanno tre spazi: due sale di esame e un ufficio di consultazione, con la propria zona di attesa. Ogni “cella” è organizzata tra i cortili, in modo che ogni ambiente abbia luce naturale, ventilazione e privacy. I pazienti e i lavoratori accedono agli ambulatori da percorsi diversi, in modo da migliorare la circolazione.

Aree di riabilitazione specializzate (piscina, palestra, pista da corsa, ecc.), servizi di ricerca e di amministrazione del centro sono strategicamente posizionati a nord, permettendo loro di aprirsi verso l’esterno lungo la baia di Kuwait City. All’interno di questo gruppo, i principali spazi di attività fisica sono a doppia altezza.