
“Il progetto è stato premiato – secondo le parole della giuria del Premio Ugo Rivolta 2015 – per il suo valore dimostrativo di innovazione e domesticità applicato al sistema costruttivo prefabbricato in calcestruzzo armato, perseguite attraverso il controllo della qualità degli spazi di distribuzione, del giardino/patio collettivo e dei dettagli architettonici.
Si riconosce, inoltre, il valore insediativo nel contesto in relazione alla topografia, al rapporto con l’infrastruttura ferroviaria e ai percorsi di ingresso connessi a differenti livelli. Si apprezza altresì l’attenzione posta ai temi della sostenibilità ambientale ed energetica. La soluzione evidenzia l’inaspettata adeguatezza e potenzialità di questa metodologia costruttiva, per rispondere ai nuovi bisogni dell’abitare temporaneo”.

I 57 alloggi temporanei sono distribuiti su due livelli lungo due blocchi paralleli alla strada. Il secondo piano è stato concepito in modo da assecondare la topografia del luogo, senza l’utilizzo di ascensori e con una riduzione del 50% delle superfici adibite a scale e corridoi. Il patio centrale si apre all’organizzazione di eventi e incontri, così come tutto il concept è stato elaborato per permettere una connessione e interazione immediata tra gli studenti.
Gli alloggi sono costituiti da un modulo prefabbricato in calcestruzzo privo di pareti divisorie interne e dotato degli elementi fissi essenziali, con finiture a secco. Ogni prefabbricato ingloba nella struttura portante gli elementi di isolamento e gli impianti. I moduli sono affiancati in successione.

“Il ricorso all’industrializzazione edilizia e alla tecnologia a secco – dichiarano i vincitori – ha giocato un ruolo chiave nell’incremento della sostenibilità dell’edificio per diverse ragioni: la riduzione degli scarti di produzione, l’utilizzo di materiali locali, l’uso di calcestruzzo riciclabile e l’applicazione di altri materiali riciclati o riciclabili. Sempre in tema di sostenibilità, il progetto ha previsto un sistema di riutilizzo delle acque meteoriche (dal tetto-giardino) e reflue”.
La facilità di movimentazione degli alloggi ha permesso l’installazione di tutto il complesso residenziale in 9 giorni.

Residenza studentesca a Sant Cugat del Vallè, Barcellona, Spagna
Tipologia: residenza studentesca
Architetti: dataAE e Harquitectes
Collaboratori: Toni Jiménez Anglès, Montse Fornés Guàrdia, Anna Tamayo
Team: Societat Orgànica, DSM arquitectes, ÀBAC enginyers
Promotore: UTE d’Aro Compact-Habit Campus de Sant Cugat
Area: 3.101 mq

Per una nuova ecologia dell’abitare
L’eredità di Ada Bursi si trasforma in un progetto d’esame del biennio specialistico in Interior Design allo IED di Torino, in un racconto sull’abitare contemporaneo, tra ecologia, flessibilità spaziale e sensibilità sociale.