Casa Venegono

In un bosco vicino a Varese, Barozzi + Riva progettano una casa bifamigliare i cui volumi si proiettano tra le fronde degli alberi, con cui condividono il rivestimento e che entrano negli interni bianchi illuminati da grandi aperture.

Costruire in un bosco di conifere e latifoglie preservando l’ambiente naturale; costruire su un piano inclinato senza violare l’orografia del terreno; costruire due case separate ma con accessi comuni.

Da questi tre principi nasce l’intervento di Stefano Riva, Marco e Massimo Bigozzi per due ville private in un bosco nei pressi di Varese.

Il lotto è collocato in collina in un tessuto residenziale di eclettiche costruzioni con parchi e giardini. L’area è caratterizzata dalla forte presenza della natura e dall’orografia del terreno che scende in pendenza da est verso ovest. Il programma prende forma a partire da questi condizionamenti.

L’ambiente ha forte espressività spaziale oltre che naturale, grazie alle alberature di alto fusto che variano l’intensità della luce. La costruzione considera questi aspetti come punti di contatto e dialogo con il luogo.

A monte, nella zona dell’ingresso, è stato realizzato un basamento dal quale si sviluppano le due case, proiettandosi in direzione del bosco. Le due abitazioni sono speculari: al piano terra vi sono le parti comuni (sala e cucina) nei restanti piani le zone notte.

La “casa sospesa” a nord si costruisce attorno a un patio sospeso, che unisce lo spazio esterno e i due ambienti abitabili (sociale e intimo); la “casa pilar”, con un volume sospeso tra le fronde degli alberi, produce uno spazio sottostante dal quale si sviluppa una rampa che mette in contatto il terreno con il cielo, lo spazio sociale con lo spazio intimo.