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Un porto di terra per la grande Xi'an

Una città dal passato storico importante è interessata oggi da un progetto di espansione “fantaurbana” e si avvia a diventare entro i prossimi anni l'ennesima megalopoli cinese.

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Era la prima grande città cinese lungo la Via della Seta, che i mercanti provenienti da occidente incontravano lungo gli 8.000 km che portavano da Roma alla Cina. È stata la prima capitale dell'Impero, unificato nel 221 AC da Qin Shi Huang, che in pochi anni impose alcune semplici ma radicali riforme (una scrittura, una moneta ed un sistema di misurazione comune, l'unificazione dello scartamento dei carri). Lo stesso imperatore che decise di mettere a guardia del proprio sepolcro una intera armata di soldati di terracotta, completa di armi e cavalli, scoperta per caso negli anni '70 da un contadino, perché volontariamente seppellita e nascosta.
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In apertura: torri residenziali a Xi'an. Sopra: l'armata di terracotta a guardia del sepolcro di Qin Shi Huang
Xi'an è una città dal passato importante, che si ritrova non solo nei suoi numerosi monumenti, come la Pagoda della Grande Oca Selvatica, o nelle mura cittadine costruite nel XIV secolo, tra le più estese e meglio conservate del paese, ma anche nelle numerose realizzazioni recenti, che dagli anni '90 hanno preso la forma di antichi edifici sacri per ospitare centri commerciali, distretti del divertimento, alberghi; un passato che sembra molto popolare anche nelle interminabili serie televisive dedicate agli intrighi delle dinastie imperiali, o nei grandi teloni pubblicitari che foderano i siti in costruzione, dove sotto un cielo blu scintillante si alternano immagini di paesaggi e architetture del passato a città futuribili, fatte di grattacieli in vetro e acciaio.
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Gli spazi aperti del sito archeologico dell'armata di terracotta
Ma il cielo di Xi'an, quello vero, è tutt'altro che azzurro. Una foschia perenne dovuta all'inquinamento avvolge la città, che appare come un cantiere diffuso, con uno skyline composto da varie tonalità di grigio, in cui si sovrappongono alle sagome delle vecchie pagode quelle di più o meno recenti torri per uffici – nessuna firmata da archistar per ora – e soprattutto moltissime torri residenziali di 30 piani, spesso aggregate in gruppi, fatte tutte con lo stesso modulo prefabbricato. Al caos di molte zone, distintivo di una realtà in grande movimento e in via di assestamento, si contrappone l'ordine di grandi aree progettate e pianificate come parchi storici, o distretti del divertimento, in cui la cura estrema degli elementi dello spazio pubblico è accompagnata da una straordinaria sapienza nel disegno e manutenzione dei giardini, caratteristico della cultura cinese.
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L'asse monumentale della Pagoda della Grande Oca Selvatica, verso il centro della città
D'altronde, ciò che colpisce camminando nella città, è l'intensità di uso degli spazi pubblici, luoghi dove si pratica il tai chi in gruppo – come nelle Chinatown d’occidente –, ma anche danze collettive, si fanno volare gli aquiloni, girare le trottole con la frusta, ci si tiene in esercizio con gli strumenti da palestra disseminati qua e là in alcuni parchi... Una moltitudine attiva, in genere pacifica, anzi festosa, che sembra proseguire, con naturalezza, le pratiche coreografiche all'aperto del regime maoista.
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Uno dei molti sistemi di sovrappasso pedonale della città
Ma anche in questo caso al passato anche antico, e a forme di socialità sedimentate nel tempo, si sono sommate con impressionante pervasività quelle più recenti della telefonia di nuova generazione: gli ultimi e costosi modelli di smartphone sono infatti nelle mani di buona parte dei giovani che si incontrano nelle strade e le piazze di questa città, sempre connessi, o in ascolto di chissà quale selezione musicale.
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Torri residenziali a Xi'an
Un'altra cosa che colpisce di questa città è la quantità di ragazzi che affollano le sue strade, segno di una popolazione estremamante giovane a differenza della nostra. Ragazzi che il sabato pomeriggio si riversano nelle strade come quelle intorno alla Torre della Campana, nel centro della città, e a due passi dal quartiere musulmano, e affollanno enormi mall con le boutique delle grandi marche, più spesso incredibili sequenze labirintiche di micro negozi che vendono indumenti a buon prezzo e paccottiglia di ogni genere. Una sorta di fiume in piena, da attraversare lasciandosi trascinare dalla corrente, e mai contro di essa, un enorme bacino di consumatori che alimenterà mercati che sembrano illimitati, tanto che il progetto urbanistico più importante per la regione dello Shaanxi, inserito nell'11 Piano Quinquennale della Repubblica Popolare Cinese, è il Xi'an International Trade and Logistics Center, un'intera nuova città dedicata al commercio su un'area di 44,6 kmq (poco meno della metà di Parigi, per intenderci).
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L'espansione verso sud della città
Siamo a 15 km a nordest dal centro cittadino, e in prossimità del sito dove si svolse nel 2011 la Xi’an International Horticultural Expo, di cui rimane l'edificio progettato da Plasma Studio, che verrà inglobato nella nuova espansione. Nei rendering promozionali appare sconfinata, organizzata intorno ad un cardo e un decumano di grattacieli per uffici e circondata da una sequenza sterminata di quelle torri residenziali da 30 piani prodotte in serie, comprendente tra l'altro una zona di stoccaggio e movimentazione di container, una free trade zone, e anche una inaspettata urban-rural development area.
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Il plastico del Xi'an International Trade and Logistics Center

Di questa espansione sono ad oggi stati realizzati solo alcuni edifici, come un immenso centro per il commercio del tessile, ancora in attesa di essere inaugurato, e una sala congressi dove una versione ingigantita e attualizzata del plastico della Roma imperiale custodito al Museo della Civiltà Romana all'Eur, si illumina sincronizzata con la narrazione che scorre su un mega schermo sullo sfondo. Sembra fantascienza – o potremmo meglio dire fantaurbanistica – per noi europei che ragioniamo sul downsizing. Il traffico spaventoso che rende non solo l'aria irrespirabile, ma anche ogni spostamento dai tempi imprevedibili, solleva delle questioni cruciali su quanto lo sviluppo di questo porto di terra sarà sostenibile e funzionale, anche con l'apporto delle 13 nuove linee della metropolitana, che si aggiungeranno alle due esistenti entro il 2030.

Perché questo è solo l'inizio, per ora Xi'an, con i suoi 9 milioni di abitanti, è appena una città di secondo livello, ma domani, fra pochi anni, un'altra delle molte megalopoli cinesi.

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Il centro per il commercio all'ingrosso del tessile

Una casa si chiude alla strada per aprirsi al paesaggio

Il progetto unifamiliare firmato da Elena Gianesini dialoga con il paesaggio vicentino, combinando tranquillità e stile contemporaneo, grazie a geometrie essenziali e alla copertura metallica Mazzonetto.

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