Solo House

Gli architetti cileni Mauricio Pezo e Sofia von Ellrichshausen erigono nelle campagne della Frangia d'Aragona, in Spagna, una casa di vacanza monolitica e, allo stesso tempo, trasparente.

Questo articolo è stato pubblicato su Domus 971, luglio-agosto 2013
È difficile raggiungere la Solo House. Il paesaggio è un pezzo di paradiso verde nel mezzo del nulla, nella zona di Teruel, in Spagna.
Improvvisamente, si vede una lunga scala di cemento grezzo e ci si sente obbligati a salirla, provando sensazioni contrapposte. La casa è talmente bella da far pensare che vi sia qualcosa che non va. Le Solo Houses sono un progetto di 12 abitazioni attentamente studiate, da usare come seconde case e commissionate dando a ogni architetto carta bianca.

Se però ripensiamo alla storia recente dell’architettura, abbiamo imparato che questi esperimenti di ville prêtes-à-consommer sono soliti fallire, com’è successo con Ordos 100 in Cina o Living Architecture in Gran Bretagna.

Questa struttura monolitica di cemento, collocata in una posizione dominante, è stata concepita nel paesaggio secondo uno schema simile a quello della Guna House, progettata dagli stessi architetti e attualmente in costruzione in Cile. Nel lavoro di Mauricio Pezo e Sofia von Ellrichshausen, uno dei temi ricorrenti è la materialità e, nella Solo House, il calcestruzzo grezzo e il legno locale sono gli elementi base.

Pezo von Ellrichausen, Casa Solo, Spagna
Pezo von Ellrichausen, Casa Solo, Spagna

L’austerità del progetto, nel quale ogni singolo spazio risponde a una logica simmetrica, è rafforzata dalla durezza del cemento e dalla semplicità degli arredi. È una casa progettata per dimenticarsi di tutto, per rendere manifesta la presenza dell’orizzonte in tutto il suo perimetro.

Può modificare se stessa grazie a una sequenza di camere organizzate informalmente con spigoli aperti: gli angoli possono diventare balconi, terrazze o stanze, secondo il desiderio personale. Viene qui in mente la frase di Foucault: “Viviamo nell’epoca del simultaneo, nell’epoca della giustapposizione, nell’epoca del vicino e del lontano, del fianco a fianco e del disperso”.

Pezo von Ellrichausen, Casa Solo, Spagna
Pezo von Ellrichausen, Casa Solo, Spagna
L’edificio è una manifestazione del simultaneo e della giustapposizione fin dal primo momento, quando chi la abita si sente costretto a scegliere tra due porte che conducono nello stesso spazio: un ambiente buio con un’unica finestra, una lastra di vetro incassata nel muro di una piscina che fa intravvedere verso l’alto, attraverso l’acqua, la corte centrale—ossia la “stanza principale” della casa. Quest’ultima è descritta dagli architetti come uno spazio privo di tetto, forato nelle quattro direzioni, con al centro uno specchio d’acqua. L’idea di progettare una vasca centrale come fosse una stanza possiede la stessa poesia della platonica allegoria della caverna, in cui si descrive una situazione nella quale le persone prendono per vero ciò che, in realtà, è un’illusione.
Pezo von Ellrichausen, Casa Solo, Spagna
Pezo von Ellrichausen, Casa Solo, Spagna
La contraddizione è dunque il leitmotiv, nella misura in cui realtà e illusione sono sempre fianco a fianco e giocano con i sensi. I confini tra interno ed esterno sono resi indistinti da una superficie trasparente, che sembra perpetuamente aperta anche quando è chiusa. Durante l’estate, quando le camere s’affacciano sul paesaggio delimitate solo da tende, viene da pensare a The House with Curtains di Raimund Abraham: in entrambe, il rito della dimora viene esplorato attraverso le condizioni psicologiche riprese intuitivamente dall’idea di casa archetipica. La Solo House trasforma, attraverso i suoi spazi, le condizioni di vita di chi vi abita. Poiché le stanze sono troppo strette per modificare la posizione dei mobili, si è costretti ad accettare l’organizzazione data. Non vi è alcun bisogno di riempire gli spazi vuoti in questo luogo. Il proprietario è proprietà della casa.
Pezo von Ellrichausen, Casa Solo, Spagna
Pezo von Ellrichausen, Casa Solo, Spagna
La questione che questo intervento ci pone riguarda l’attuale concetto di ‘lusso’. In Spagna, l’abitudine di avere una seconda casa è legata alla crescita economica avvenuta prima della crisi. Poiché questi edifici, per la maggior parte, sono usati tre mesi all’anno e restano vuoti per gli altri, chi li utilizza si aspetta di godere di ogni comodità durante questo breve periodo. Ma che cosa significa oggi “ogni comodità”? Possiamo concepire la Solo House come una dimora austeramente comoda ed elegante, richiamandoci alla definizione foucaultiana di simultaneo.
Pezo von Ellrichausen, Casa Solo, Spagna
Pezo von Ellrichausen, Casa Solo, Spagna
La casa, comunque, è situata nella regione della Matarraña, all’interno della zona montuosa del Sistema iberico, in cui ampie aree hanno subito un pesante spopolamento fin dall’inizio del xx secolo, con il conseguente abbandono di interi paesi, specialmente nella provincia di Teruel. In questa zona, una delle maggiori sfide è quella di realizzare residenze autosufficienti, che non dipendano dalle infrastrutture dei villaggi vicini, facendo uso di impianti fotovoltaici, riscaldamento a pavimento a pannelli radianti e sistemi per il trattamento dei rifiuti e la raccolta dell’acqua. È impossibile visitare l’edificio senza chiedersi se questa tipologia progettuale sia ancora necessaria. La casa è un capolavoro architettonico, un meraviglioso esercizio con un risultato armonioso. È per questa ragione che dobbiamo pensare se valga la pena di costruire questo genere di abitazioni, che saranno abitate solo per pochi mesi all’anno. Ethel Baraona Pohl, architetto e critico.
Pezo von Ellrichausen, Casa Solo, Spagna
Pezo von Ellrichausen, Casa Solo, Spagna

Solo House
Architetti:
Mauricio Pezo, Sofia Von Ellrichshausen
Team di progetto: Diogo Porto, Bernhard Maurer, Valeria Farfan, Eleonora Bassi, Ana Freeze
Consulente strutturale: José Perez
Impresa costruttrice: Ferras Prats
Altri servizi di costruzione: Ineco, Pablo Rived
Cliente: Christian Bourdais, Solo Houses
Superficie, area edificata: 3,000 mq/ 313 mq
Materiali finiture esterne: cemento, vetro
Materiali finiture interne: legno dipinto, tessuto, ceramica
Fase di progetto: 2009-2010
Fase di costruzione: 2010-2013

Ultimi articoli di Architettura

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram