Ora Shoal, la nuova installazione multimediale di Troika a Toronto, ispirata ai fenomeni naturali, è stata creata per gli uffici Corus nell'edificio sul litorale cittadino di Queens Quay East. Totalmente isolata da Toronto, l'area era industriale, ma è stata trasformata in viale a parco nel quadro del piano regolatore di West 8 e DTAH. "La linea della costa è il campo di battaglia tra l'ambiente artificiale e la natura", afferma Eva Rucki. Il gruppo ha "cercato di realizzare una reintegrazione della natura" lungo il passaggio di 50 metri che nella sede di Corus porta al lago. Da un lato all'altro del corridoio 467 oggetti a forma di pesce, avvolti in un'iridescente pellicola acrilica dicroica e appesi al soffitto, ruotano ritmicamente intorno al loro asse, con i movimenti e l'interdipendenza tipici dei banchi di pesci. Senza l'aggiunta di alcuna illuminazione i pesci acquistano colori differenti secondo la differente angolatura, mossi da motori a passo.
L'installazione, di 5 metri per 360 centimetri, crea un effetto liquido, trasformando l'esperienza dello spazio del corridoio e aprendo l'architettura circostante verso il lago Ontario. "La nostra opera è profondamente orientata al contesto e multidisciplinare", prosegue Eva Rucki. "I pesci sono come piccoli prodotti." A differenza delle consuete installazioni d'arte, l'opera di Troika dedica grande attenzione ai particolari, alla manualità e alla costruzione, compresa l'elettronica realizzata appositamente con un software generativo progettato da Karsten Schmidt (alias Toxi), cofondatore di PostSpectacular, progettista informatico londinese che unisce in sé doti di programmatore, di designer e di artigiano. "Usiamo un sacco di tecnologia per simulare e sostituire la natura", sostiene Eva Rucki. "Shoal si ispira anche ai movimenti degli uccelli e all'atto della germinazione in natura." Ogni installazione creata da Troika ha una sua identità distinta: "Non è la strada più conveniente dal punto di vista commerciale", conclude Eva Rucki, "ma è l'occasione di osservare qualcosa di diverso." Lucy Bullivant




Per una nuova ecologia dell’abitare
L’eredità di Ada Bursi si trasforma in un progetto d’esame del biennio specialistico in Interior Design allo IED di Torino, in un racconto sull’abitare contemporaneo, tra ecologia, flessibilità spaziale e sensibilità sociale.