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MIAW

Il bilancio di una settimana di Milano International Architecture Workshop (MIAW), dal 27 Settembre al 2 Ottobre 2010 al Politecnico di Milano.

1 settimana, 16 organizzatori, 10 ospiti internazionali, 140 studenti, 8 team, 10 lectures, 8 installazioni, decine di prototipi e disegni, 1 mostra (visibile fino al 14 ottobre nello Spazio Mostre della Facoltà di Architettura e Società del Politecnico di Milano, Campus Leonardo).
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Gli organizzatori, un affiatato gruppo di docenti strutturati a contratto, tutti con un consistente background internazionale, hanno pensato di riproporre al Politecnico quella che all'estero è una modalità didattica ben consolidata, ma che nell'Università italiana è un'esperienza più unica che rara. Ci spiega Gennaro Postiglione, 'leader' del gruppo promotore, come abbiano cercato di far sì che quello del workshop diventasse un momento fondamentale, e obbligatorio, dell'offerta formativa della Facoltà di Architettura; si sono dovuti accontentare, per il momento, di poter offrire quest'opportunità solamente a 140 entusiasti studenti, selezionati tra quanti, numerosissimi, avevano presentato domanda.

Gli ospiti, tutti internazionali, sono stati selezionati seguendo le ragioni delle affinità elettive e della stima personale reciproca, col solo obbligo di offrire profili professionali del tutto differenti; si va così dalle installazioni auto-costruite in legno di Sami Rintala e Alexander Romer, all'architettura parametrica di John Nastasi, passando per esperimenti di temporary landscape fino ad arrivare a proposte di riqualificazioni urbane a scale differenti, o a scenari utopici di sviluppo metropolitano. Il tutto nel contesto della città di Milano.
IMG_5264 Guidati da personalità tanto differenti gli studenti hanno riflettuto sul tema della ri-appropriazione, nella sua più ampia accezione: da ri-appropriazione di spazi a scale differenti, alla ri-appropriazione di pratiche anche economiche e sociali, ma soprattutto alla ri-appropriazione della consapevolezza di quanto possa essere importante per uno studente, ma anche per un docente, l'esperienza formativa del workshop così spesso negata.


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Architetto e artista, fondatore di Rintala Eggertsson Architects, il suo lavoro è basato su sequenze narrative e concettuali; il risultato è un'interpretazione stratificata delle risorse fisiche, mentali e poetiche del sito.
Nel corso del workshop ha, insieme agli studenti, pensato e realizzato un piccolo oggetto architettonico per la pratica dello scambio e del baratto di beni, come libri e vestiti, cercando di accompagnare all'idea di un'architettura sostenibile e poetica quella di un business plan slegato dalle logiche del consumo e del profitto capitalisti ma basato sul ri-uso e lo scambio.
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WS02_John Nastasi con Stefano Converso
Fondatore e direttore del multidisciplinare Product-Architecture Lab presso lo Stevens Institute of Technology a Hoboken. Visiting professor presso il GSD dove insegna digital design and fabrication. Nel corso del workshop ha iniziato gli studenti agli strumenti dell'architettura parametrica per sviluppare delle proposte di riappropriazione architettonica della facciata di un edificio preesistente.
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WS03_Alexander Romer
Ha dato il via al progetto del ConstructLab grazie al suo background culturale di carpentiere, artigiano e architetto. Partecipa inoltre ai progetti del collettivo EXYZT di cui è membro. L'abbiamo da poco incontrato al Milano Film Festival ,di cui ha curato l'allestimento con EXYZT.
Per il MIAW ha guidato gli studenti nella progettazione e costruzione di dispositivi spaziali per la scoperta e la ri-appropriazione degli spazi del Campus Leonardo, il tutto utilizzando materiali recuperati dall'allestimento del Film Festival e donati da Esterni.
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WS04_Silja Tillner
Ha studiato Architettura alla Technische Universitat di Vienna e Urban Design all'UCLA di Los Angeles. Dal 1995 ha avviato un suo studio a Vienna insieme ad Alfred Willinger. Suo il progetto Urbion a Vienna per la riqualificazione e lo sviluppo dell'area della Gurtel.
Nel corso del MIAW ha sviluppato con gli studenti strategie per la riqualificazione dell'area dell'ex Innocenti sita nell'sud-est milanese.
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WS05_Enric Massip-Bosh
Professore Associato dell'Universitat Politecnica de Catalunya. Guest Professor a Barcellona, Madrid, Amsterdam, Venezia, Bucharest e Tokyo. Nel 1990 ha fondato l'EMBA_Estudio Massip-Bosh Arquitectes.
Insieme a lui gli studenti hanno sviluppato strategie di riqualificazione e sviluppo per Corso Buenos Aires a Milano.
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WS06_Arantza Cortazar e Alvaro Fidalgo
Dopo aver studiato all'ETSA di Madrid e al TU di Delft, Ozaeta (1982) e Martin (1980) hanno fondato nel 2007 a Madrid TallerDe2. Hanno attualmente in corso progetti di pianificazione urbana tra in Spagna e in Germania.
Grazie a modelli creativi per la rappresentazione dei dati e prototipi progettuali, non ancora architettonici per la soluzione di problemi spaziali, hanno fornito agli studenti metodi innovativi d'approccio al progetto.
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WS07_Anouk Vogel
Nata a Ginevra nel 1977, ha studiato Landscape Architecture alla Metropolitan University di Manhester. Ha lavorato per West 8, Bureau B+B e Petra Blaisse e nel 2007 ha fondato il suo studio di Landscape Architecture and Design ad Amsterdam.
Con gli studenti ha sviluppato landscapes temporanei per la riappropriazione del cantiere della Darsena a Milano.
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WS08_Adam Kurdahl
Ha lavorato con OMA Rotterdam ed è ora socio di Space Group Architects, studio norvegese impegnato in pianificazioni urbane su vasta scala, urbanistica e progetti in ambito pubblico.
Nel corso del workshop ha fatto sviluppare agli studenti differenti scenari per lo sviluppo della città di Milano partendo dal presupposto della volontà dell'amministrazione di duplicarne la popolazione nei prossimi anni solo aumentando l'indice di densità edilizia all'interno di contesti già urbanizzati.
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Quella del MIAW non è un'esperienza conclusa, quanto il prototipo di un format ripetibile che, negli intenti dei promotori, l'anno prossimo passerà di mano e sarà gestito da altri docenti con, si augurano loro, la partecipazione degli studenti anche nella fase organizzativa e l'allargamento della partecipazione a tutti gli iscritti.

In un periodo di grande agitazione nelle Università e nella Ricerca per le riforme in atto la vitalità e l'entusiasmo, da parte di tutti i partecipanti, docenti, ospiti, studenti e spettatori, di cui siamo stati testimoni per tutta la settimana di lavori del MIAW dimostrano quale risorsa eccezionale possa essere l'Università italiana se solo le venissero data l'opportunità e le risorse necessarie. Paolo Ceresatto

Il legno, risorsa chiave per l’Alto Adige

In questa regione del Nord Italia, il legno è una risorsa centrale che unisce tradizione, economia e tutela ambientale. Con una filiera corta e sostenibile da 1,3 miliardi di euro, coinvolge migliaia di aziende locali.

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