Gli interventi si estendono su una superficie di oltre 14 ettari, e riguardano un percorso di circa quattro km che interessa i quartieri a nord-est della città: Scampia, Piscinola, Miano e Secondigliano.
L'importanza del progetto, oltre all'intrinseco valore trasportistico, risiede soprattutto nella sua unitarietà lungo tutta la linea e nel valore di integrazione con le opere squisitamente ferroviarie. Per le sue dimensioni e per la sua unitarietà, si configura perciò come un progetto di trasformazione ed anche riqualificazione urbana di una vasta parte della città.
La trasformazione è implicita nell'obiettivo dell'unitarietà in quanto l'intervento provvede a eliminare la barriera costituita dai binari della vecchia ferrovia Alifana, sul cui sedime corre, in sotterranea, la nuova linea metro. Questa barriera ha mutilato quel tratto la città – di cui i fronti ciechi degli edifici sono il simbolo concreto – operando una ricucitura del disegno urbano; L'obiettivo della riqualificazione, poi, è raggiunto anche attraverso interventi a scala diversa. Il progetto provvede a arredare, illuminare, pavimentare, piantumare ed attrezzare aree ora in completo abbandono e degrado, che vengono restituite alla città ed al decoro urbano nell'ambito di una grande trasformazione di valore quale è la nascita di una nuova linea della metro. Un progetto unitario di respiro urbano che unisce le esigenze della mobilità a quelle del decoro, della funzionalità e del disegno della città.
La nuova opera infrastrutturale è stata intesa come motore per accelerare le trasformazioni urbane. Un obiettivo che si rivolge a un'area, quella della periferia nord-est di Napoli, non solo particolarmente degradata ma anche, come tristemente noto, letteralmente assediata da problematiche di ordine sociale. Ciò che dà più valore però al progetto della tratta Piscinola/Capodichino è il tentativo di qualificare parti di città periferiche non completamente consolidate, nelle quali è proprio l'assenza del progetto dello spazio pubblico a rendere i luoghi privi di qualsiasi tipo di identità e funzione, intese come qualità della vita associata.
Metropolitana Regionale, MetroCampania NordEst
Linea Capodichino – Aversa, Tratta Piscinola/Scampia – Capodichino, e Linea 1 Metropolitana di Napoli
Progetto architettonico: arch. Antonio Nanu
Strutture: STIPE s.p.a.
Impianti: Tecnosistem s.p.a., ANSALDO TRASPORTI Sistemi Ferroviari s.p.a.
Tempistica: 2003 Progetto Preliminare
2004/2005 Progetto Definitivo
2005 Progetto Esecutivo Fase I
2005 Realizzazione Fase I
2006/2008 Progetto Definitivo Fase II
2008/2009 Progetto Esecutivo Fase II
2009 in fase di realizzazione Fase II












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