Nella periferia disordinata di Città del Capo il centro civico disegnato da Mokena Makeka si distingue per gli alti standard qualitativi.
Alla periferia di Città del Capo,
Sudafrica, nel contesto disordinato
della municipalità di Khayelitsha, dove
insediamenti informali si espandono in
modo incontrollato, Mokena Makeka
ha disegnato un centro civico che
si distingue per gli alti standard
qualitativi, nella convinzione che
l'architettura sia un diritto umano, e
uno strumento per aiutare a migliorare
la vita delle persone. È un progetto
pilota, all'interno del programma
dei Thusong Civic Centre, che in
tutto il Paese offrono supporto e
informazioni alla comunità. Questa è
anche l'occasione giusta per Makeka
Designs Laboratory per sfatare un
luogo comune: quello che ai quartieri
periferici più poveri e degradati
siano riservati investimenti minimi e
scarsa qualità. In mancanza di una
mappatura del territorio, Makeka –
che ha l'obiettivo di ridisegnare il
paesaggio post-apartheid e che è
nato in Sudafrica, ma è cresciuto tra
New York e l'enclave sudafricana di
Lesotho dove il padre era ambasciatore
delle Nazioni Unite – ha osservato la
forma del tessuto urbano (desolata e
frammentaria) dall'alto di un aereo,
proponendo nel disegno dell'edificio
alcuni dei modelli già esistenti. Il
risultato è un'architettura semplice
e sostenibile, che cerca di dare un
senso di permanenza a una regione
dove tutto sembra essere transitorio e
fragile e cerca di rispondere agli stimoli
ambientali e comportamentali, oltre ad
assolvere ai bisogni sociali e formativi
dei residenti, con campi sportivi, uffici,
spazi espositivi e un parco pubblico
urbano. Elena Sommariva