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Air trees

Nel sobborgo di Vallecas, alle porte di Madrid, un Ecoboulevard, disegnato dallo studio [ecosistema urbano], offre un esempio alternativo ai modelli tradizionali di intervento nella città. A cura di Rita Capezzuto. Fotografia di Emilio P. Doiztua.

Lo studio madrileno [ecosistema urbano], fondato nel 2000 da quattro giovani architetti, ha fatto del progetto di sviluppo sostenibile il suo vessillo, e cerca di declinarlo, con tenacia, rigore ed entusiasmo, in una ciclicità di termini socialmente corretti: rivitalizzare, riconfigurare, rigenerare, riciclare, riprogrammare, riconsiderare, rinaturalizzare... Un concorso, indetto dalla municipalità di Madrid per un intervento pubblico nel sobborgo di Vallecas, aveva contenuti felicemente consoni proprio a questa configurazione di pensiero.
Del concorso, [ecosistema urbano] è risultato vincitore, avendo risposto con una soluzione dinamica e futuribile alle due finalità poste dal bando, riferito al viale principale di Vallecas: generare attività sociale e adattare dal punto di vista bioclimatico uno spazio aperto. Mirando a ottenere al centro del viale una fascia verde a vegetazione compatta nella prospettiva dei prossimi quindici-venti anni, i progettisti hanno fatto ricorso a un intervento d'urgenza. Hanno collocato lungo il boulevard, in mezzo a una piantumazione giovane, tre simil-gasometri, che fungeranno da punti di attrazione per la vita sociale del nuovo insediamento urbano, finora privo di luoghi pubblici d'incontro.

Alla base dei tre cosiddetti "air trees", del diametro di circa 20 metri, un leggero invaso potrà accogliere le normali attività di un parco urbano. I fronti degli enormi cilindri sono differenziati: nel caso dell'air tree già realizzato come elemento-pilota, la facciata esterna è costituita da "colonne d'aria", mentre l'interno è rivestito di vegetazione. Un altro cilindro si ricoprirà di vegetazione sia dentro che fuori. Il terzo avrà una parete di verde verso la città e, all'interno, una superficie che farà da schermo per proiezioni di video: come un teatro, avrà alla base dei posti a sedere e sarà coperto da un telone con un albero serigrafato.

Il primo "albero d'aria" è nato dall'accostamento in circolo di sedici emicicli, rivestiti di un tessuto termico e sostenuti da una struttura leggera, di facile montaggio, che è identica per le tre grandi 'dinamo'. Dal punto di vista energetico, queste impalcature teatrali sono autosufficienti, affidandosi a un sistema di captazione solare fotovoltaica. Per il condizionamento climatico di questi spazi aperti, in una zona che soffre in estate di temperature elevatissime, è stato ideato un impianto di evaporazione e traspirazione.

L'acqua, pompata in depositi situati alla sommità dei cilindri, verrà ridistribuita nelle fasce basse, dove verrà vaporizzata: questo consentirà di abbassare la temperatura di otto-dieci gradi nelle piazzette circolari, rendendovi la permanenza dei cittadini molto gradevole. (R.C.)

Lo studio [ecosistema urbano] è stato fondato nel 2000 a Madrid da Belinda Tato, José Luís Vallejo, Diego Garcí-Setién e Constantino Hurtado. Attualmente sta lavorando al progetto Europan 8 (Maribor, primo premio), alla sede del Museo Nazionale Meteorologico nel parco Buen Retiro di Madrid, a un edificio per uffici alle Canarie e compartecipa al progetto di 22.000 abitazioni nei pressi di Madrid, promosso da una società privata.
Il primo air tree realizzato come elemento-pilota
Il primo air tree realizzato come elemento-pilota
Localizzazione dell’intervento nel sobborgo di Vallecas
Localizzazione dell’intervento nel sobborgo di Vallecas
sSquenza delle fasi di montaggio della struttura leggera che fa da scheletro ai tre cilindri
sSquenza delle fasi di montaggio della struttura leggera che fa da scheletro ai tre cilindri
Prospettiva d’insieme del viale
Prospettiva d’insieme del viale
Veduta notturna dell’air tree già completato
Veduta notturna dell’air tree già completato
Dettaglio dell’air tree già completato
Dettaglio dell’air tree già completato

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