È l’ottantaquattrenne architetto danese Jørn Utzon il vincitore del Pritzker Architecture Prize 2003. Un nome che, nonostante la lunga serie di edifici e progetti realizzati nell’arco di una brillante carriera, è da sempre soprattutto legato alla sua opera più nota, la Sydney Opera House. Disegnata nel 1957 e completata nel 1973, si è subito trasformata nel simbolo della capitale australiana e in una delle icone del XX secolo.

Altre sue realizzazioni includono Kingo Housing Estate (1956-58), Fredensborg Housing Estate (1959-62), Bagsvaerd Church (1973-76) e lo Skagen Nature Center (2001), tutti in Danimarca; il Dunkers Cultural Center (2002) di Halsingborg (Svezia) e la Kuwait National Assembly (1972-82).

Il premio annuale – del valore di 100mila dollari – è il più prestigioso e ambito riconoscimento per l’architettura. Già assegnato, tra gli altri, a Philip Johnson (primo a essere premiato nel 1979), Glenn Murcutt (lo scorso anno), Richard Meier, Rem Koolhaas, Renzo Piano e Frank Gehry. Della giuria di quest’anno hanno fatto parte Lord Rothschild, Frank Gehry, Ada Louise Huxtable, Carlos Jimenez, Jorge Silvetti, Giovanni Agnelli (ex presidente Fiat, scomparso pochi mesi fa), e Bill Lacy (executive director).

Utzon, che vive in Spagna sull’isola di Maiorca, riceverà il premio il 20 maggio, nel corso di una cerimonia ufficiale alla Royal Academy of Fine Arts of San Fernando di Madrid.

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