Frammenti di realtà

La caduta, un passaggio impraticabile e una strada senza uscita con una mela: l’installazione di Zapruder filmmakersgroup da Rita Urso gioca con l’inevitabile parzialità della realtà.

Zapruder filmmakersgroup, <i>Cartolina E<i>

Fault, l’installazione stereoscopica su due piani e un apparato di visione multi-stations che Zapruder filmmakersgroup ha portato negli spazi della galleria Ritaurso, mette in relazione la caduta, un passaggio impraticabile e una strada senza uscita con una mela, eterno simbolo della colpa.

Nell’installazione, strettamente legata all’articolazione su due piani dello spazio espositivo, la duplicità prospettica del cinema incanta e scompone la visione moltiplicando i punti di vista in una narrazione che diventa rimando, attesa. Le immagini sono fruibili compiutamente avvalendosi di occhiali anaglifici e sono trattate tecnicamente in modo da acquisire il carattere di bassorilievi.

Zapruder filmmakersgroup, <i>Fault</i>. Vista dell'installazione alla Galleria Ritaurso, Milano, 2015 — Zapruder filmmakersgroup, *Fault*. Vista dell'installazione alla Galleria Ritaurso, Milano, 2015

Zapruder filmmakersgroup attraverso un meccanismo sofisticato cconduce il visitatore all'interno di un ambiente ipnotico e straniante che amplifica ed estende i confini della visione. Allo stesso tempo il lavoro mostra come la realtà sia sempre parziale, impedendoci di vedere l’immagine per intero ma facendo sì che questa venga ricostruita nella mente del visitatore, con tutte le differenze che sono inevitabilmente legate alla percezione e all’interpretazione, spiegano David Zamagni, Nadia Ranocchi e Monaldo Moretti, fondatori del gruppo che dal 2005 esplora le possibilità dell’anaglifia e della stereoscopia attraverso una serie di cortometraggi e installazioni che recuperano le tecniche del cinema 3D, progettando e costruendo sia i dispositivi di ripresa stereoscopica sia quelli di visione.