Grégoire Basdevant: Qual è l'obiettivo del laboratorio?
Sou Fujimoto: L'intento del laboratorio sta nel migliorare la qualità del rapporto tra uomo e natura, cercando di scoprire qualcosa di nuovo e comprendere la natura e i vari tipi di strutture che vi si possono inserire. L'intero Domaine de Boisbuchet è stato costruito attraverso una stratificazione di interventi, architettonici oppure sul paesaggio stesso, che si sono succeduti negli anni. Ho avviato il laboratorio raccogliendo i commenti degli studenti a caldo: chiedendo loro come si sarebbero impadroniti dello spazio. Poi, li ho lasciati lavorare sulla reinterpretazione di alcuni elementi architettonici fondamentali, da inserire in un ambiente naturale.
L'idea è stata inserire queste strutture bianche nel bosco.
Ho scelto il bianco per sottolineare il nostro intervento sulla natura. Ho scelto i telai perché sono il primo passo dell'architettura. Telai e finestre collaborano alla definizione dello spazio e creano un intervento. Ci deve essere un buon accordo tra questa bidimensionalità, queste linee geometriche e la natura circostante. Abbiano creato nel bosco un misteriosissimo cubo. È bellissimo. Non so se è un oggetto, uno spazio, un telaio o una finestra tridimensionale. È differente da quello che si vede di solito, crea una forma di contrasto. Sembra un pezzo di realtà virtuale. Mi interessa molto l'ambiguità tra interno ed esterno. In Giappone c'è una parola, che si può tradurre con "spazio tra le cose".
Hai definito la tua idea ricorrendo all'inglese. D'altra parte, molte parole giapponesi sono più vicine a un campo semantico che non a un significato preciso e limitato. A quanto pare, l'inglese ti serve da strumento per operare i tagli dentro questi concetti più evasivi.
Il giapponese lo uso per creare, per esprimere l'ambiguità di una situazione. Come hai sottolineato, molte parole giapponesi sono più che altro la definizione di un campo. E talvolta questi campi sono molti difficili da esprimere. Sovrapponendo più campi si riesce a creare una certa particolare di atmosfera. In certe occasioni va anche bene avere certi tipi di stratificazioni, stratificare campi differenti, creare un significato che nell'insieme sia più ambiguo che specifico. Ci sono molte parole per esprimere quello che sta tra una cosa e l'altra, ma talvolta mi piace rendere il concetto più chiaro. In questo caso, uso un testo inglese più semplice. In inglese è decisamente facile creare un contrasto di questo genere: combinare natura e spazio. Nell'inglese trovo una certa libertà. Per anni ho usato il concetto di 'futuro primitivo'. Probabilmente in inglese non è corretto, ma voglio collegare 'primitivo' e 'futuro' per creare un certo genere di atmosfera.
