Com’è nata MillerKnoll e chi sono, raccontato dal suo presidente

Due storiche aziende, Herman Miller e Knoll, integrano heritage e competenze, accelerando la trasformazione degli ambienti domestici e d’ufficio. Ce ne parla Kartik Shethia, presidente International Contract di MillerKnoll.

Quando due realtà con una grande eredità storica si uniscono a emergere sono opportunità di condivisione e sinergie tra persone, competenze, valori. È il caso di Herman Miller e Knoll, che nel 2021 hanno annunciato una nuova società aggregata, MillerKnoll, che tratta i segmenti commerciali e residenziali annoverando alcuni tra i più importanti brand della design industry con una presenza in oltre 100 paesi in tutto il mondo, una rete globale di rivenditori, showroom e una presenza online multicanale tramite e-commerce.

C’è un elemento che unisce i principali player del mercato dell’arredo d’ufficio, ed è la dedizione per la progettualità. “È un aspetto che nel caso di MillerKnoll lega le due realtà, in particolare l’heritage, e la storia, la cultura e i valori di queste due aziende”, spiega Kartik Shethia, presidente International di MillerKnoll. “A testimoniarlo è anche la storica amicizia che legava Florence Knoll e Charles Eames: entrambe le aziende hanno dimostrato un impegno sincero nei confronti del design a partire dai loro esordi”.

MillerKnoll nasce dunque da una comunione di intenti, una visione condivisa dei due brand. “Un altro territorio comune riguarda la sostenibilità e la longevità dei prodotti. E poi c’è da considerare che questo settore stava attraversando una fase economica di ristagno”, prosegue Shethia. “Questo ci ha portato a cogliere l’opportunità di unire due grandi protagonisti della storia del design: a distanza di due anni siamo riusciti a ottimizzare i processi ed eliminare possibili sovrapposizioni. Non neghiamo che inizialmente la fusione è stata colta con alcuni momenti di scetticismo, d’altronde si tratta della più importante mai avvenuta nell’ambito della design industry: oggi posso dire che il bilancio è molto positivo, stiamo già beneficiando della sinergia tra le due aziende”.

Fanno parte di MillerKnoll, chiaramente accanto a Herman Miller e Knoll, aziende del calibro di Muuto, HAY, NaughtOne, Maharam, Colebrook Bosson Saunders, DatesWeiser, Design Within Reach, Edelman Leather, Geiger, Holly Hunt. Il portfolio della società si basa su brand che possano essere complementari e rispondere alle diverse esigenze dei mercati.  “Siamo interessati ad aziende che siano in linea con la nostra filosofia e con i nostri principi di business. Per esempio, la tappezzeria, insieme ai tessuti di rivestimento, è un settore potenzialmente complementare, ma non si sposa bene il nostro core business. Mentre brand come HAY o Muuto rientrano esattamente nel profilo che stiamo cercando, ognuna di esse ha il suo mercato di riferimento. È importantissimo diversificare la nostra proposta, dal prodotto di fascia alta come Herman Miller fino ad arrivare a soluzione accessibile come nel caso di HAY”.

Sul lungo termine, MillerKnoll punta a produrre sinergie mettendo a sistema le aziende a portfolio e misurandosi con le principali sfide della contemporaneità. “Rispetto al passato, oggi il mondo del design è molto consapevole riguardo alle tematiche legate all’impatto ambientale, si è passati a un supply chain sostenibile per una produzione sostenibile,” prosegue Shethia. “In termini di visione, una cosa importante da tenere a mente è che le soluzioni sostenibili oggi non saranno necessariamente quelle di domani, la vera sfida è continuare a perseguire questo percorso di crescita ed evoluzione”.

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