Terratinta Group: lo stile nordico incontra il made in Italy

Quattro brand per quattro posizionamenti all'interno dell'industry della ceramica. Storia del giovane gruppo che con i suoi prodotti dal modenese arriva a oltre 50 paesi in tutto il mondo.

Terratinta Group è una delle realtà più giovani nate nel distretto di Modena e Reggio Emilia. Nel 2010 il gruppo muove i suoi primi passi dando vita a Terratinta Ceramiche, marchio dedicato al design nord europeo. Gli orizzonti si espandono nel 2014, rilevando un brand storico della ceramica italiana fin dal 1983, Ceramica Magica, e poi, di nuovo, nel 2018, inaugurando Sartoria, brand dedicato al piccolo formato e al colore. Fino ad arrivare al 2019, quando la famiglia dà il benvenuto a Micro., giovane marchio dedicato alle superfici architettoniche realizzate in una selezione di 13 colori declinati su superfici varie.

“Il mio desiderio era creare qualcosa di diverso che lasciasse un segno nel mondo della ceramica, in cui ho vissuto fin dagli inizi della mia carriera, che conoscevo bene e che volevo cambiare, cogliendo l’opportunità che derivava dalla conoscenza profonda del mercato del Nord Europa”, racconta il CEO Luca Migliorini. “Il nostro punto di forza è proprio questo: esserci creati dal principio una nicchia fino ad allora poco percorsa, avere creato un brand dalle caratteristiche ben definite, un design pulito e lineare come quello nordico rafforzato dai valori fondanti del distretto ceramico: conoscenza, competenza, innovazione”. Il saper fare tipico del distretto, tra lavorazioni artigianali e tecnologie produttive che ogni anno evolvono, è stato un elemento centrale per lo sviluppo del gruppo. “Un equilibrio tra tradizione e innovazione con cui in pochi anni siamo giunti a proporre una gamma completa, dai formati tradizionali ai più piccoli, dalle lastre di spessore sottile ai decori”, prosegue Migliorini. “È grazie a queste scelte che siamo diventati un nome riconoscibile e identificabile per chi cercava questo nuovo minimalismo caldo, ricco di scelte di formati, sfumature, colori, non un design di facciata ma un’interpretazione che tiene conto delle esigenze del vivere quotidiano in un ambiente che sia accogliente, non una copertina patinata. Siamo riconoscibili, questo è il nostro valore”.

Quattro brand per altrettanti posizionamenti: questo il DNA di Terratinta Group, che nel 2019 ha avviato un percorso strutturale che va nella direzione di migliori performance ambientali, sociali e di governance. “L’idea di base è che la sostenibilità oggi per un’azienda sia una necessità: non è più possibile lavorare soltanto per il profitto ma occorre contribuire al bene comune”, spiega Migliorini, sottolineando come la mission dell’azienda sia essere sostenibile su più fronti: all’interno, con azioni come la riduzione dell’uso della plastica e della carta e la compensazione delle emissioni, ma anche all’esterno tramite iniziative rivolte alla comunità. “Noi non raccontiamo di poter salvare il mondo, ma ci impegniamo quotidianamente a fare il meglio possibile con le piccole azioni che insieme al nostro team possiamo mettere in atto, prestando attenzione a tutti quei processi in cui possiamo fare meglio, riprogettandoli con una nuova visione”. Un percorso che ha portato Terratinta a ottenere la Certificazione B Corp, punto non di arrivo ma parte di un percorso in divenire. “Essere un’azienda B Corp vuol dire fare parte di un movimento globale, guardare oltre la prospettiva ristretta del proprio mondo e aprirsi ad una comunità immensa. Vuol dire impegnarsi insieme per la creazione di una comunità di imprese che credono nel perseguire un’economia diversa, che sia inclusiva e equa, trasformando il significato del profitto e facendo dello scopo dell’azienda un obiettivo superiore,” sottolinea Migliorini.

Il 2021 è l’anno in cui Terratinta apre le porte di una nuova sede di 45mila metri quadrati, di cui 2mila dedicati a sala mostra e uffici. Uno spazio realizzato in collaborazione da EB studio a partire da un edificio industriale del secolo scorso, insistendo su soluzioni architettoniche sostenibili, sia per quanto riguarda i materiali che per la resa energetica. “Dall’impianto di ventilazione, all’illuminazione, dal riscaldamento al condizionamento, tutto è pensato per avere il minor impatto ambientale possibile”, conclude Migliorini. “Abbiamo scelto una coibentazione esterna in lana minerale, che è un materiale naturale e favorisce un maggior benessere ambientale, oltre a incrementare l’efficientamento energetico dell’edificio. Tutti i serramenti sono stati sostituiti con nuovi elementi ad alta prestazione e con infissi più performanti. Per un maggior benessere degli impiegati, è stata creata una stanza dedicata alle stampanti in modo da tenerle separate dal resto delle postazioni lavorative, evitando il contatto diretto con le loro emissioni. Anche il magazzino ha vissuto un restyling all’insegna dell’ottimizzazione energetica. Tutti i corpi ottici ormai obsoleti sono stati sostituiti con plafoniere a LED di nuova generazione che ci permetteranno un risparmio di consumi energetici di almeno il 30% annuo. Le nuove plafoniere sono dotate di un sensore di presenza a microonde integrato che permette l’accensione solo al passaggio di persone e/o carrelli, evitando quindi inutili sprechi di energia. Infine i nuovi uffici includono locali di lavoro ma anche spazi di convivialità e benessere per i dipendenti: cucina, palestra, area bimbi e spazio relax, un giardino d’inverno intorno al quale si sviluppano tutti gli spazi di relazione, compresa la sala meeting. È stato tutto pensato perché sia duraturo”.

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