È con la presenza iconica e statuaria della libreria Carlton che prende avvio presso la sede milanese dell’Istituto Marangoni Milano Design il percorso espositivo di “Memphis. Il colore degli oggetti”, a cura di Stefano Caggiano, Programme Leader dell’area di Product Design. Inaugurata nei giorni di Milano Design City e visitabile fino al 10 ottobre, la mostra-tributo non si offre come una retrospettiva sul movimento fondato da Ettore Sottsass, ma è l’occasione per scoprire l’influenza e il lascito del lavoro del Gruppo tra le nuove generazioni di designer attraverso la rilettura sviluppata dagli studenti di Marangoni nel corso dell’ultimo anno accademico.

“La collaborazione nata con il brand Memphis Milano è stata un grande opportunità per Istituto Marangoni Milano Design, nel quarantennale della nascita del gruppo Memphis, dove i nostri studenti hanno avuto l'opportunità di entrare in contatto diretto con un pezzo della storia del design e ripensarne l'evoluzione in linea con i linguaggi del nostro tempo”, testimonia Sergio Nava, Director of Education di Istituto Marangoni Milano Design. "A partire da brief specifici destinati ai corsi di Visual Design, ai Master di Surface & Textile Design e Product & Furniture Design, i giovani progettisti hanno reinterpretato con il proprio sguardo e la propria sensibilità l’eredità concettuale e iconografica del gruppo".

Gli esiti di questa ricerca hanno dato vita ad una selezione di lavori che includono alcune proposte di restyling dell’identità visiva di Memphis – a loro volta applicate alle tre collezioni Memphis Milano, Meta Memphis e Post Design – insieme a nuovi pattern destinati a superfici, rivestimenti e tessuti, fino ad una serie di lampade abat-jour che rileggono con nuovi materiali e nuovi approcci decorativi i classici rapporti di forza tra poligoni e linee che di Memphis hanno definito l’estetica. Una eco, quello tra la rottura esplicita celebrata dagli anni ’80 e, nel presente, l’innesto tra la velocità del digitale e l’urgenza delle sfide globali, che nella visione del curatore Stefano Caggiano delinea congiunture e corto circuiti particolarmente evocativi. “Oggi, le grandi questioni legate alla sostenibilità ambientale e sociale pongono il design in una situazione simile a quella dei primi anni Ottanta”, racconta Caggiano. “Oggi come allora, il progetto risponde attraverso un geometrismo neo-primitivo, a tratti metafisico, che da un lato porta avanti l’eredità di Memphis, dall’altro approda a un’estetica instafriendly perfettamente in linea con i codici visivi dei social media”.

Accanto alle nuove elaborazioni, una ricostruzione cronologica dell’evoluzione del Movimento e una selezione di pezzi storici contribuiscono a mettere a fuoco l’identità di Memphis: una possibilità di divulgazione che si rivolge non solo al grande pubblico, ma anche ai numerosi studenti stranieri che frequentano l’Istituto Marangoni Milano Design, a Milano e in altri cinque paesi del mondo. “Memphis. Il colore degli oggetti” vuole mettere in valore la progettualità acquisita dagli studenti all’interno della scuola, consolidandone la cultura del design attraverso la scoperta di questo Movimento”, ci dice Massimo Zanatta, School Director di Istituto Marangoni Milano Design. “Lontano dall’essere una copia, il loro lavoro mette in campo le competenze acquisite dal punto di vista tecnico e culturale e rendere visibili i prodotti già sviluppati da Memphis in una mostra che spero di poter presentare in altre parti del mondo, così da offrire un’occasione importante per diffondere la cultura del Made in Italy”.