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Le Donne nell’Arte

Riapre al Palazzo Martinengo la mostra dedicata alla figura della donna nella storia dell’arte italiana, partendo dal Rinascimento fino alla Belle Époque.

Dopo la chiusura forzata a causa dell’emergenza pandemica, riapre l’esposizione che presenta oltre 90 capolavori, che testimoniano come la raffigurazione della donna abbia rivestito un ruolo di primo piano nella storia dell’arte italiana, dagli albori del Rinascimento alla Belle Époque.
Dame eleganti, madri dolci, eroine mitologiche, seducenti modelle e instancabili popolane tornano ad abitare le sale di Palazzo Martinengo a Brescia fino al 12 giugno 2022.

La mostra “Donne nell’Arte. Da Tiziano a Boldini”, viene suddivisa e affrontata in otto sezioni tematiche: Sante ed eroine bibliche; Mitologia in rosa e storia antica; Ritratti di donne; Natura morta al femminile; Maternità; Lavoro; Vita quotidiana; Nudo e sensualità. Curata da Davide Dotti e organizzata dall’Associazione Amici di Palazzo Martinengo, col patrocinio della Provincia di Brescia, del Comune di Brescia e della Fondazione Provincia di Brescia Eventi la mostra  presenta capolavori di artisti eccezionali come Tiziano, Guercino, il Pitocchetto, Andrea Appiani, Francesco Hayez, Vittorio Matteo Corcos, Federico Zandomeneghi e Giovanni Boldini. Nel percorso espositivo, grazie alla collaborazione con la Fondazione Marcegaglia Onlus, è possibile approfondire, tramite appositi pannelli di sala, alcune tematiche di grande attualità sociale e mediatica quali le disparità tra uomini e donne, il lavoro femminile, le violenze domestiche, l’emarginazione sociale e le nuove povertà. Le opere d’arte diverranno quindi formidabili veicoli per sensibilizzare il pubblico verso argomenti di grande importanza socio-culturale.

Achille Glisenti, La raccolta del granoturco

“Il tema della donna” afferma Davide Dotti “è così affascinante e coinvolgente che gli artisti, soprattutto tra XVI e XIX secolo, lo hanno indagato da ogni prospettiva iconografica, eternando le “divine creature” in capolavori che tutt’oggi seducono fatalmente il nostro sguardo. Per il visitatore è l'occasione di compiere un emozionante viaggio ricco di sorprese, impreziosito da dipinti inediti scoperti di recente in prestigiose collezioni private, opere mai esposte prima d’ora, e incontri ravvicinati con celebri donne del passato, tra cui la bresciana Francesca (Fanny) Lechi, ritratta nel 1803 dal grande Andrea Appiani in una straordinaria tela che dopo oltre venticinque anni dall'ultima apparizione torna visibile al pubblico”.

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