Diener&Diener Architekten

La progettazione di costruzioni che si confrontano con importanti preesistenze è uno dei settori in cui lo studio Diener&Diener Architekten vanta la maggiore esperienza

Aperto nel 1980 da Roger Diener (Basilea, 1950) e dal padre Marcus, Diener&Diener Architekten è composto da 75 collaboratori. Dal 2011, Terese Erngaard (Danimarca, 1962), Andreas Rüedi (Basilea, 1958) e Michael Roth (Basilea, 1971) affiancano Roger Diener nella direzione delle due sedi di Basilea e Berlino.

L’attività spazia da progetti di carattere urbano a destinazione residenziale e terziaria fino a edifici commerciali e universitari; la progettazione di costruzioni che si confrontano con importanti preesistenze è uno dei settori in cui lo studio vanta la maggiore esperienza. L’architettura viene considerata come una disciplina indipendente da qualsiasi altro ambito: i progetti sono messi a punto facendo ricorso a norme e principi interni al settore con l'obiettivo di inserirli all’interno di una lunga tradizione del costruito. Tale premessa attraversa gli scritti e le conferenze di Roger Diener e affonda le proprie radici nelle lezioni di Aldo Rossi, di Luigi Snozzi, della scuola ticinese e del padre Marcus. Nel costruito, ciò si traduce in edifici dalle forme semplici caratterizzati da scansioni ritmiche di pieni e di vuoti.

L’edificio in Hochstrasse (1988), l’edificio per uffici Steinentorberg (1990) e il complesso Warteckhof (1996) – tutti a Basilea – , gli edifici residenziali KNSM e Java-Island ad Amsterdam (2001) e, a Zurigo, la nuova sede Swiss Re (2017), i cui volumi e le facciate ondulate entrano in dialogo con l’attiguo storico edificio del gruppo, evidenziano l’attitudine a individuare, caso per caso, e utilizzare quella fitta trama di relazioni – tradizioni storiche, caratteristiche dei materiali, tipologie – che radica l’intervento in uno specifico luogo. In altri casi è il ricorso a modelli del passato a dotare i progetti di ragioni ‘oggettive’: la forma basilicale del Centro Commerciale Migros (Lucerna, 2000) si inscrive all’interno della tradizione storica delle hall commerciali, mentre l’ampliamento del municipio di Göteborg di Gunnar Asplund e la casa di Tristan Tzara di Adolf Loos a Parigi sono i modelli utilizzati per mettere a punto l’ampliamento dell’ambasciata svizzera di Berlino (2001).

Eppure, come ribadito dal centro culturale PasquArt (Biel, 1999), dalla sede della Foksal Gallery Foundation (Varsavia, 2014) o dall’ampliamento del Museo della città di Aarau (2015), radicare i progetti in una tradizione storica non significa, per Diener&Diener Architekten, rifiutare la contemporaneità.

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