Raimund Abraham: poesia architettonica su carta

Pubblicata a distanza di 15 anni, la seconda edizione di [UN]BUILT include nuovi saggi, illustrazioni e riproduzioni che la curatrice ha trovato negli archivi del visionario architetto austriaco.

Raimund Abraham. [UN]BUILT, Brigitte Groihofer (a c. di), Springer, Wien, seconda edizione riveduta e ampliata, 2011 (pp. 348)

La prima edizione della monografia [UN]BUILT fu pubblicata nel 1996. Fu preceduta da un'estesa ricerca e dalla compilazione del catalogo delle opere di Abraham. Il grande valore di questa seconda edizione, a cura di Brigitte Groihofer, sta nel fatto che la figlia di Abraham, Una, ha permesso alla curatrice di accedere agli archivi che contengono gli schizzi, i disegni e le fotografie dell'opera, rendendo possibile la ricostruzione di tutte le illustrazioni che comparivano nella prima edizione, ma aggiornandole e aggiungendo nuove riproduzioni con strumenti digitali.

Grazie all'intera pubblicazione dei suoi lavori è più facile comprendere l'opera di Abraham. Il libro è organizzato in quattro sezioni principali: le "architetture immaginarie" (Imaginary Architecture, 1961–2009), gli scritti di Raimund Abraham, gli scritti su Raimund Abraham e un'appendice. L'opera di Raimund Abraham è ricca di utopie, narrazioni, poesia e pensiero d'avanguardia. Le sue visioni architettoniche si possono definire "poesia architettonica su carta", come sottolinea Norbert Miller nell'introduzione. Questa "architettura immaginaria" dei primi anni viene illustrata tramite brevi componimenti poetici, uno per progetto, per meglio spiegarne i sogni architettonici.
Doppie pagine da <i>Raimund Abraham. [UN]BUILT</i>. Les Halles Redevelopment, Paris, 1980 .
Doppie pagine da Raimund Abraham. [UN]BUILT. Les Halles Redevelopment, Paris, 1980 .
Nei primissimi disegni degli anni Sessanta si osservano analogie con l'opera di Hans Hollein e di Walter Pichler, perché tutti e tre ebbero parte nella mostra e nel libro Envisioning Architecture: Drawings from The Museum of Modern Art. Ma i legami di Abraham con i gruppi d'avanguardia vanno oltre Hollein e Pichler. I suoi lavori sulle megastrutture ci fanno immediatamente pensare ad Archigram e ai Metabolisti, e certi suoi disegni, specialmente Seven Gates to Heaven ("Le sette porte del cielo") e la House for Euclides ("La casa di Euclide") ci ricordano anche la Church of Solitude ("Chiesa della Solitudine") di Gaetano Pesce. L'integrazione di concetti tecnologici nei suoi progetti speculativi si è sviluppata nella forma delle città ideali, alcune delle quali mere poesie visive di architettura di carta. Scrive Miller: "Abraham trasforma la visione delle città future in un'incalzante esperienza da incubo, in cui l'architettura non consolida più le funzioni della coesistenza urbana in un edificio, ma la normale utopia è stata sostituita da un caotico, vitale mostro che pare generare da sé tutte le proprie forme organizzative senza nemmeno accorgersene".
Doppie pagine da<i> Raimund Abraham. [UN]BUILT</i>. Tower of Wisdom, 1979. Da <i>10 Immagini Per Venezia–Cannaregio</I>
Doppie pagine da Raimund Abraham. [UN]BUILT. Tower of Wisdom, 1979. Da 10 Immagini Per Venezia–Cannaregio
Il libro comprende tutti i saggi originali di Kenneth Frampton, John Hejduk e Lebbeus Woods pubblicati nella prima edizione. In più ora include nuovi saggi di Kenneth Frampton, P. Adams Sitney, Guy Nordensen, Carlos Brillembourg, Wolf D. Prix, Wieland Schmied e della curatrice Brigitte Groihofer. Se volete perdervi nell'utopia, leggere belle poesie e cominciare a sognare, non perdete questo libro. Ethel Baraona Pohl
Doppie pagine da<i> Raimund Abraham. [UN]BUILT</i>. Tower of Wisdom, 1979. Da <i>10 Immagini Per Venezia–Cannaregio</I>
Doppie pagine da Raimund Abraham. [UN]BUILT. Tower of Wisdom, 1979. Da 10 Immagini Per Venezia–Cannaregio
Doppie pagine da <i>Raimund Abraham. [UN]BUILT</i>. <i>Mega Bridge IV</i>, 1965.
Doppie pagine da Raimund Abraham. [UN]BUILT. Mega Bridge IV, 1965.
Doppie pagine da Raimund Abraham. [UN]BUILT. Stargazer, 2003. Da <i>Loci Ultimi, The Last Abodes of Mankind</I>.
Doppie pagine da Raimund Abraham. [UN]BUILT. Stargazer, 2003. Da Loci Ultimi, The Last Abodes of Mankind.

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