Si è conclusa da poco la sessantesima edizione di Marmomac a Veronafiere. Un appuntamento con oltre 1.400 aziende espositrici provenienti da 54 Paesi e 50mila operatori professionali provenienti da 140 nazioni, che ha confermato, ancora una volta, la leadership della manifestazione a livello internazionale per la filiera della pietra naturale.
Le tre “venature” che hanno guidato l’edizione di quest’anno - Tecnologia, Pietra Naturale e Visioni – hanno consentito di creare una trama in grado di intrecciare business, innovazione e cultura, dando vita a una “città della pietra” capace di raccontare la materia in tutte le sue dimensioni.
Accanto al ricco palinsesto di The Plus Theatre - che ha ospitato anche talk e lectio di Joseph Grima e Davide Fabio Colaci - Marmomac ha accolto artisti e personalità come Hannes Peer, Yuri Ancarani e Paolo Stella. Protagonista inatteso Maurizio Cattelan che, per l’occasione, ha sorpreso il pubblico con una sua performance: il video della realizzazione della sua “testa” scolpita da un robot.
La chiusura ufficiale dell’edizione 2025 non esaurisce, però, l’impatto di Marmomac sulla città di Verona. L’anima della rassegna, infatti, continuerà a vivere con due mostre che resteranno visitabili fino al 12 ottobre 2025. Si tratta di Axis Mundi di Raffaello Galiotto al Museo Lapidario Maffeiano – in collaborazione con la Direzione Musei Civici del Comune di Verona – che ospita 13 opere in marmo e Sezioni Auree di Mattia Bosco in Piazzetta Navona, con due sculture realizzate da pietre di scarto.
