B&O aggiorna il suo speaker ultraportatile. E c'è dentro Alexa

Più leggero, suono migliore, resistente all'acqua. Bang & Olufsen aggiorna il Beosound A1 e aggiunge l'accesso nativo ad Alexa: un elemento che potrebbe cambiare completamente l'interazione con gli speaker Bluetooth.

Quando il Beoplay A1 di Bang & Olufsen ha fatto il suo esordio sul mercato, qualche anno fa, si è presentato come l'outsider destinato a sparigliare le carte. Per un altoparlante così piccolo, il suono ricco e di qualità era una vera novità, così come quella scocca arrotondata, raffinatissima, suddivisa in una base di polimero e una griglia di alluminio, laddove tutti i concorrenti utilizzavano soprattutto plastica per questo genere di dispositivi. Era anche estremamente costoso, con un prezzo di 250 euro; dall'altra parte tuttavia era l'altoparlante più economico dell'intera linea Bang & Olufsen: il marchio danese è famoso per i suoi dispositivi audio di alta qualità, estremamente curati e molto costosi, e fu quasi inaspettato il suo debutto in quello che era considerato niente più che un mercato di gadget. Sotto certi aspetti, il primo Beoplay A1 ha rivoluzionato quel mercato, cambiando le aspettative che si potevano avere su un piccolo speaker in termini di qualità e costruzione. Ora il dispositivo torna con una versione aggiornata che conferma ancora una volta che gli “speakerini” non sono solo gadget per ragazzi che vogliono improvvisarsi dj di trap con gli amici in metropolitana.(versione gratuita)

New Beosound A1 (2020)

Le recensioni del Beoplay A1 originale elogiarono la qualità del suono che un dispositivo di queste dimensioni riusciva a  emettere, sia in termini di potenza sia di chiarezza, sottolineando la buona potenza dei bassi e la sofisticata gamma media. C'era addirittura la possibilità di creare un sistema stereo collegando più speaker uno all'altro. L'aspetto generale dell'apparecchio, il cui progetto è stato curato da Cecile Manz, non sfigurava accanto ad alcuni dei fratelli più costosi della linea B&O. Insomma, fu un prodotto riuscito, come dimostra anche il suo erede.
Il Beosound A1 di seconda generazione ("Beosound" e non "Beoplay") non sembra poi così differente dal precedente a un primo sguardo, se non per qualche piccolo, splendido dettaglio. Ha ancora una base in policarbonato con griglia in alluminio, e la cinghia in vera pelle che permette di appenderlo, un dettaglio iconico della prima generazione; tuttavia è più leggero, e presenta un diverso disegno dei fori e una base affusolata. I pulsanti sono stati ridisegnati e l'indicatore LED è stato spostato nella parte superiore dell'altoparlante, rendendolo più visibile. La durata della batteria è stata prolungata (fino a 48 ore di ascolto a volume moderato) e ora c'è anche la certificazione IP67 che garantisce “la tranquillità in situazioni in cui il diffusore è esposto all'acqua e alla polvere”, dice Bang & Olufsen. Anche l'audio è stato migliorato, con due driver riprogettati e il codec adattativo aptX che migliora l'esperienza di ascolto.
Ho avuto la possibilità di testare il nuovo diffusore per un paio di giorni prima del suo lancio, e la mia impressione generale è che se nulla ci può restituire la sensazione rivoluzionaria del primo utilizzo dell'A1 originale – che già presentava una porta USB-C per la ricarica nel 2016! – questa seconda generazione lo migliora sotto molti aspetti. E si può personalizzare il suono direttamente dall'app B&O, scegliendo tra una serie di preset quello giusto per ogni occasione, dall'ascolto di podcast a una festa estiva a bordo piscina, o semplicemente elaborarne uno personale, che corrisponda al proprio gusto.

New Beosound A1 (2020)

Ma la novità più importante è probabilmente il fatto di avere Alexa integrato - è il primo altoparlante solo Bluetooth (quindi senza connessione WiFi) ad averlo, sottolinea B&O. Non si tratta di una semplice opzione, ma di un miglioramento significativo, oltre a essere una conseguenza diretta di ciò che gli altoparlanti portatili e il loro utilizzo sono diventati negli ultimi anni, soprattutto per chi di noi ha familiarità con uno stile di vita lavorativa semi-nomade – è vero che ora siamo in isolamento, ma torneremo alle nostre abitudini di viaggio e di pendolarismo, forse anche prima di quanto ci aspettiamo.  Nati per fornire un audio in movimento migliore e più potente rispetto agli smartphone, gli altoparlanti portatili sono diventati parte della nostra vita, e il loro raggio d'impiego non si limita più solo alla musica o all'intrattenimento: ad esempio, li usiamo per telefonare quando siamo in una camera d'albergo o lavoriamo in terrazza, o per accedere ad assistenti digitali e raccogliere informazioni. Gli AirPods ci hanno dato il primo assaggio della realtà aumentata e gli altoparlanti collegati non fanno altro che espandere questa funzione. Beosound A1 è il primo altoparlante Bluetooth nativo che include il supporto completamente integrato di Alexa, che si può facilmente attivare dall'applicazione. Questa opzione trasforma questo piccolo ma sofisticato altoparlante in un potente assistente digitale. Teoricamente, si può semplicemente lasciare il telefono in carica da qualche parte e poi interagire con il Beousound A1 portandolo con noi, sia che si abbiano bisogno di informazioni sul meteo, ricette, suonare un po' di musica o l'ultimo episodio del podcast 99% Invisible, o semplicemente accendere l'aria condizionata. Affidandosi alla connessione Bluetooth e non al WiFi, Alexa funzionerà anche quando non siete in casa: immaginate ad esempio un giro in bicicletta in campagna con la Beosound A1 appesa al manubrio, controllata completamente a voce.  La tecnologia Far Field, che sarà disponibile nella seconda metà dell'anno, permetterà una migliore esperienza d'uso quando si attiva l'assistente digitale direttamente dall'altoparlante. “Penso che oggi non si possa essere un'azienda audio senza essere un'azienda tecnologica”, ha detto a Domus il vice presidente di Bang & Olufsen durante la Design Week dell'anno scorso. Il nuovo Beosound A1 è proprio una dimostrazione di questo: con l'integrazione di Alexa, il marchio danese ha in qualche modo rivoluzionato il suo dispositivo entry-level, già perfetto nel suo genere, rendendolo qualcosa di unico.  

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