Fujifilm ha progettato una fotocamera digitale che simula l’esperienza a pellicola

L’ultima incarnazione della serie X di Fuji ha un look retro e un mini-display sul retro che si ispira allo slot per il talloncino dei rullini delle macchine fotografiche di una volta. 

Fuji ha aggiornato la sua serie X con l’aggiunta della nuova X-Pro3, una fotocamera digitale che si ispira al mondo della fotografia analogica. A partire dal design decisamente retro che sembra ispirato, almeno in parte, alle forme della GA645, storica medio-formato portatile di Fuji. Le ghiere per il controllo della sensibilità ISO, dei tempi e della compensazione dell’esposizione contribuiscono a loro volta al flair un po’ agée, mentre il mirino ibrido ottico-elettronico permette di scegliere fra due diverse modalità di composizione dell’inquadratura.

Ma l’ispirazione vintage di queste nuova X-Pro3 non si ferma all’estetica. Fuji ha deciso infatti di intraprendere un’interessante operazione concettuale e imporre una modalità di scatto più lenta e ragionata. Lo ha fatto aggiungendo sul retro un piccolo display LCD always-on che mostra sempre la simulazione di pellicola selezionata o i dati di scatto della macchina. La grafica è una citazione dello slot presente sul retro delle macchine analogiche in cui si poteva inserire il talloncino di cartone della pellicola in uso. Quando lo sportellino posteriore rimane chiuso è questo l’unico display visibile. 

Lo schermo da cui si può inquadrare una foto o visionare le immagini già scattate diventa così il display secondario e per accedervi è necessario ruotare il meccanismo di almeno 90° in verticale (180° al massimo).

Nascondere il display più grande è stata dunque una scelta deliberata dell’azienda che vuole scoraggiare il fotografo dalla tipica coazione a ripetere (scatto e revisione immediata della foto) tipica della fotografia digitale. Non è niente di estremo come l’assenza del display sulle Leica M-D, ma la filosofia di fondo è la stessa: invogliare il fotografo a concentrarsi sul soggetto e sul momento, senza pensare in continuazione al risultato di ogni scatto. Proprio come avveniva con le macchine a pellicola.

All’interno della X-Pro3 Fuji ha implementato lo stesso sensore X-Trans IV e il processore dell’immagine X Processor 4 delle sue X-T3 e X-T30. La macchina è dunque velocissima e integra gli stessi algoritmi di simulazione di pellicola presenti sugli altri modelli della serie X. Ce n’è anche uno nuovo, Classic Neg, che simula i colori delle pellicole a colori delle tradizionali punta e scatta. C’è anche un nuova modalità per lo scatto HDR direttamente in camera e un nuovo sistema di autofocus a rilevamento di fase che riesce a funzionare anche in condizioni di bassa luminosità, fino a -6EV.

X-Pro3 sarà disponibile a novembre in Italia a partire da novembre con un prezzo consigliato di 1939,99€ per il solo corpo macchina in versione black. Fuji prevede anche due modelli black e silver da 2139€, sui quali le calotte in titanio del corpo sono state sottoposte al processo di indurimento superficiale Duratect per aumentarne la resistenza a graffi e urti. 

Brand:
Fujifilm
Anno:
2019

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