Le superfici che parlano

Contaminazioni, pattern e componenti materiche: la ceramica torna nella progettazione in chiave fortemente decorativa.

Diffuso negli ultimi anni soprattutto nella critica letteraria, il termine ‘massimalismo’ è stato di recente assunto anche per individuare la ri­cerca di “implementazione estetica” contenuti nei nuovi linguaggi deco­rativi del design e dell'interior design. La distinzione dall'ormai tradizio­nale minimalismo delle superfici monocrome e dei colori neutri ha caratterizzato, per esempio, l'atmo­sfera di Cersaie 2018. 

Ispirandosi a una gamma di smalti disegnati da Ettore Sottsass per Cedit, la collezio­ne Cromatica di Studio Formafanta­sma combina diverse tecnologie per ottenere nuove sfumature e tonalità. Similmente, Lines di Ceramica Bar­delli esalta l’utilizzo di speciali smal­ti no reflex, che generano un deciso contrasto tra la superficie grezza del cemento e quella lavorata del metal­lo. Anche Relate di Caesar gioca sulle variazioni della spazzolatura (Brush) e dei cromatismi (Flame), mentre Tube, di Imola Ceramica, restituisce vibrazioni metalliche che rimandano a paesaggi metropolitani. 
L'amplificazione decorativa della materia caratterizza anche tre pro­poste che lavorano sull'estetica del cemento: Moon di Leonardo ed Even di Panaria propongono superfici dell'estetica morbida e piacevole al tatto, mentre Hyper, di Flaviker, è ispirata ai blocchi di calcestruzzo industriale, dei quali riproduce in digitale una particolare caratteriz­zazione grafica a effetto 3D. 

A fronte dei “decori materici” c'è un versante di ricerca che opera in­vece sul disegno e il ritmo. Sospiri di Vallelunga, per esempio, agisce sui colori delicati del Nero e dell’Avio, che conferiscono forte contrasto alle trame ricamate sulla superficie. Altre proposte esaltano sempre in termini decorativi le potenzialità della stam­pa digitale: My Decor di Ceramica Sant’Agostino sfrutta un'evoluzione tecnologica che consente di superare la ripetitività delle tradizionali tec­niche produttive; mentre la tecnolo­gia “a freddo” adottata per Liquida di Ceramica Fioranese raggiunge risultati inediti nelle risoluzione e nei cromatismi delle grafiche. 
Ceramica Fondovalle agisce sul tema attraverso sfumature oniriche: le lastre in grandi formati di Dream intrecciano le trame del lino e le sug­gestioni di paesaggi naturali, inter­pretando un lino dall'aspetto artigia­nale a trama fine in tre colorazioni pastello. Ispirata all'omonima tecni­ca pittorica, Acquerello Made+39, infine, dispiega sul gres porcellana­to la delicatezza e la ricchezza di co­lore tipica dei dipinti.

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