Torna Desert X: l’arte monumentale dialoga coi simboli del deserto

L’evento si tiene dal 9 febbraio al 23 marzo quest’anno, e il tema di questa terza edizione è “In presenza dell’assenza”.

Dal 9 febbraio al 23 marzo 2024 si potrà visitare la terza edizione di Desert X AlUla, in Arabia Saudita, curata da Maya El Khalil e Marcello Dantas, e con la direzione artistica di Raneem Farsi e Neville Wakefield. Il tema di quest’anno è la presenza dell’assenza. 15 opere monumentali site-specific appositamente commissionate ad artisti provenienti da tutto il mondo esploreranno ciò che non può essere visto.

La domanda che muove questa edizione è “Cosa non può essere visto?”. Spesso considerati spazi di vuoto, infatti, i deserti appaiono a molti paesaggi muti, statici, ma in realtà c’è molto di più di quanto appare. Gli artisti che hanno partecipano sono quindi stati invitati a esplorare i concetti dell’invisibile e dell’inesprimibile.

Quest’anno la mostra occuperà per la prima volta tre diversi luoghi, per primo il paesaggio desertico di Wadi AlFann, poi il terreno di pietra lavica con viste mozzafiato sull’area vulcanica di Harrat Uwayrid, e infine la piazza AlManshiyah, che presenta la stazione ferroviaria di AlUla attentamente preservata, rivelando i numerosi strati di storia e culturale della città AlUla.

Gli artisti presenti quest’anno sono: Aseel AlYaqoub, Ayman Yossri Daydban, Bosco Sodi, Caline Aoun, Faisal Samra, Filwa Nazer, Giuseppe Penone, Ibrahim Mahama, Kader Attia, Karola Braga, Kimsooja, Monira Al Qadiri, Nojoud Alsudairi, Pascal Hachem, Rana Haddad, Rand Abdul Jabbar e Sara Alissa.

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