Carlo Ratti firma la solar farm più grande del mondo per Expo Roma 2030

Con il progetto l’Italia e la sua capitale vogliono imporsi come modello di riferimento per la pianificazione di nuove strategie energetiche.

Roma è candidata a Expo 2023 e se verrà scelta Carlo Ratti seguirà la trasformazione di un sito nella prima periferia della capitale, a Tor Vergata, puntando su una nuova mobilità e sull’energia intellettuale dell’università.

L’idea sviluppata da Carlo Ratti Associati (CRA), insieme all’architetto Italo Rota e all’urbanista Richard Burdett, è quella di fornire alla città un grande “parco solare”, che ambisce a diventare la più estesa solar farm urbana del mondo, con una superficie fotovoltaica di circa 150mila metri quadrati e una capacità produttiva di picco di circa 36 MWp. L’area di Expo Roma 2030 sarà articolata in tre spazi tematici – Città, Boulevard e Parco – che portano a una transizione graduale, concreta e simbolica, dalla dimensione urbana a quella naturale. Inoltre, un lungo corridoio verde collegherà la zona con l’area archeologica dell’Appia Antica.

L’intervento di riqualificazione coinvolgerà anche le Vele di Santiago Calatrava, progettate nei primi anni Zero per conto dell’Università, ma poi andate in rovina. Al loro interno dovrebbe prendere forma il Padiglione All together/Alt together, parte di un sistema di strutture a tema diffuse, che comprende anche il Padiglione Teaser, ai Fori Imperiali, collegamento ideale tra il centro e la periferia; il Padiglione Ecosistema 0.0, il più alto del parco; il Padiglione Pale Blue Dot e il Padiglione Roomscape.

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