Domus 1074 è in edicola, un viaggio attraverso l’Italia e la sua arte

Con il magazine di dicembre arriviamo alla quinta tappa dell'annuale viaggio lungo la penisola. Sfoglia la gallery per scoprire i contenuti della rivista.

Editoriale/ Cultura, cuore e cervello per il Paese Il direttore editoriale di Domus Walter Mariotti dedica il nuovo numero a un’indagine sull’evoluzione dei musei e le istituzioni culturali italiane e alla tutela e conservazione della loro identità.

Testo Walter Mariotti. Foto Roberto Marossi. Courtesy of Fondazione Prada

Saggio/ Una rete di formidabili energie creative Il ruolo delle fondazioni, che ripropone e rilancia l’effetto virtuoso dell’intervento privato in regime di concorrenza culturale, si sta rivelando basilare per l’investimento di risorse in iniziative di carattere pubblico.

Testo Fulvio Irace. Foto Roberto Serra

Architettura/ La rivincita dell’arte Spazi urbani interstiziali e luoghi abbandonati o inaccessibili diventano centri per la cultura contemporanea. In una visione integrata che punta a riconnettersi con il tessuto cittadino, persino attraverso nuovi modelli di business.

Testo Valentina Croci. Foto © Pietro Savorelli

Architettura/ Iotti + Pavarani Architetti, Tassoni & Partners, Studio LSA – RCF Arena, Reggio Emilia, 2022 L’area non operativa dell’aeroporto reggiano ha assunto una forma stabile che segue la sua vocazione di luogo per eventi, dedicato a concerti internazionali e iniziative del territorio.

Testo Giulia Ricci. Foto © Hufton + Crow  

Architettura/ AMAA – Threshold and Treasure, Arzignano, Vicenza, 2022 Per aggregare le preesistenze e dare sede a un’associazione artistica, il progetto realizza una serie di soglie che enfatizzano la molteplicità delle attività che hanno luogo nel piccolo complesso.

Testo Alessandro Benetti. Foto © Mikael Olsson  

Architettura/ MCA Mario Cucinella Architects – Fondazione Luigi Rovati, Milano, 2022 Il museo, situato in un palazzo storico nel cuore della città, associa reperti etruschi e arte contemporanea attraverso un intervento che realizza nuovi spazi e restaura quelli esistenti.

Testo Marianna Guernieri. Foto Giovanni de Sandre

Architettura/ Carlana Mezzalira Pentimalli – Biblioteca Civica, Bressanone, 2021 La nuova struttura ricuce e amplia un sistema di preesistenze del centro storico, espandendo le funzioni classiche della biblioteca a un programma multiforme di attività culturali.

Testo Federico Ferrari. Foto Marco Cappelletti

Architettura/ Agire nel paesaggio, come il paesaggio Una sperimentazione sugli spazi culturali sta avvenendo lontano dalla città, dove c’è terreno fertile per i progettisti che vogliono costruire significati attraverso l’architettura.

Testo Nina Bassoli. Foto Piercarlo Quecchia  

Design/ Terreno fertile Dal Nord al Sud della penisola, cinque casi esemplari mostrano come il design possa essere fonte di arricchimento culturale per il territorio e di coesione sociale per le comunità che lo abitano.

Testo Cecilia Fabiani. Foto  © Mario Wurzburger / Studio Hänninen  

Arte/ Fuori dalle rotte e dal sistema L’arte contemporanea mostra la sua capacità di radicarsi nel territorio per avviare una trasformazione socioculturale, oltre che fisica e materiale.

Testo Angela Maderna.  Foto Filippo Maria Nicoletti. Courtesy of the artist, Galleria Lia Rumma, Fondazione Merz  

Copertina di Domus 1074 Carlo Stanga, Anastasia2, 2022

Courtesy Carlo Stanga

Steven Holl, Toshiko Mori/ Dicono di loro Una sequenza di architetti e teorici raccontano la loro esperienza nell'incontrare il duo di progettisti.

Testo Flavio Albanese, Paola Antonelli, Barry Bergdoll, Sean Kelly, Linda Johnson, Vittorio Magnago Lampugnani, Dame Laura Lee, Guy Nordenson, George Quasha, Thom Mayne, Cristina Steingräber, Billie Tsien, Nicholas Fox Weber. Foto Ramak Fazel  

Steven Holl, Toshiko Mori/ Una poltrona per due Due personalità diverse, che condividono uno stesso modo di intendere la responsabilità dell’architettura, anticipano come sarà la Domus del 2023.

Testo Walter Mariotti. Foto Ramak Fazel

Steven Holl, Toshiko Mori/ La trasformazione della coscienza Scritto il 5 maggio 2020, al culmine della fase iniziale della pandemia che ha fatto 30.000 vittime a New York, questo testo è una riflessione su quel momento storico.

Testo Steven Holl. Illustrazione © Steven Holl  

Steven Holl, Toshiko Mori/ Steven Holl Architects – Winter Visual Arts Center, Lancaster, Pennsylvania, USA Il Susan and Benjamin Winter Visual Arts Center che Steven Holl realizza nel Franklin & Marshall College di Lancaster è un’architettura di scala relativamente ridotta, ma di notevole complessità e generosità spaziale.

Testo Alessandro Benetti. Foto Paul Warchol  

Steven Holl, Toshiko Mori/ Steven Holl Architects – Hunters Point Library, New York City, USA La nuova sede della Queens Public Library si colloca a Long Island City, a Hunters Point. Il progetto di Steven Holl, un volume isolato dalle dimensioni relativamente ridotte, s’impone come segnale urbano.

Testo Federico Ferrari. Foto Iwan Baan

Steven Holl, Toshiko Mori/ Steven Holl – Geografia emozionale La geografia emozionale di Steven Holl non segue una linea retta attraverso una progressione uniforme di esperienze, ma è delineata da continui prima-dopo legati a una figura in costante movimento.

Testo Diana Carta. Foto courtesy of Steven Holl  

Steven Holl, Toshiko Mori/ Una piccola sedia La sedia Asana H racconta una storia, globale e al tempo stesso personale, di allineamento e resilienza. Da un lato, è disegnata per favorire una postura corretta, come insegnano la pratica dello yoga e della meditazione.

Testo Toshiko Mori. Foto courtesy of the Town of Higashikawa, Hokkaido

Steven Holl, Toshiko Mori/ Toshiko Mori Architect – Watson Institute, Providence, USA Nel cuore dell’esclusivo quartiere universitario di College Hill a Providence – che ospita i campus della Brown University e della Rhode Island School of Design – Toshiko Mori Architect firma nel 2016 il progetto di ampliamento del Watson Institute for International Public and Affairs, chiamato anche Stephen Robert ’62 Hall e aperto al pubblico dal 2019.

Testo Marianna Guernieri. Foto Iwan Baan

Steven Holl, Toshiko Mori/ Toshiko Mori Architect – Brooklyn Public Library, New York City, USA La valenza di 'approdo', sul piano sociale e culturale, che una biblioteca pubblica può acquisire nelle distese inospitali della città americana capitalista è rappresentata in maniera quasi didascalica dalla Central Branch della Brooklyn Public Library di New York.

Testo Alessandro Benetti. Foto Greg Richards. Courtesy of Brooklyn Public Library  

Steven Holl, Toshiko Mori/ Toshiko Mori – Geografia emozionale Il legame che stringe con i luoghi non è mai superficiale e i suoi edifici ne sono la prova. Un corollario del forte senso del luogo di Mori è che quando costruisce in una città, di solito poi in quella città costruisce di nuovo.

Testo Fred Bernstein. Foto © Paul Warchol

Copertina di Steven Holl, Toshiko Mori – Blurring boundaries

Foto Ramak Faze

Domus Air Allegato con il numero di Dicembre anche il trimestrale domusair, dedicato ad aviazione, infrastrutture e relazioni. In questo numero, dedicato alle città a misura d'essere umano e agli hub dedicati alla mobilità, i progetti, tra cui la nuova via per la Mecca, le smart city senza auto a cui stanno lavorando le grandi aziende dell'automotive, e una nuova visione per la ricostruzione della città ucraina di Mykolav nella sezione dedicata alla sostenibilità.

Continua il viaggio di Domus attraverso l’Italia, la quinta tappa del dialogo sulla penisola con cui la rivista chiude simbolicamente l’anno. Il numero 1074 si apre con l’Editoriale del direttore editoriale Walter Mariotti, dedicato a un’indagine sull’evoluzione dei musei e le istituzioni culturali italiane e alla tutela e conservazione della loro identità.

A seguire il Saggio a cura dello storico Fulvio Irace evidenza in Italia un modello culturale policentrico, che assume l’eredità comunale e regionale come una piattaforma o una rete di punti d’irradiazione energetica che rinvigorisce il tessuto urbano. “Ciò di cui il Paese ha bisogno, infatti, è una politica di collaborazione e d’interazione che deve essere incoraggiata e favorita dallo Stato con una lungimirante politica di sostegno economico e legislativo, al di fuori di ogni anacronistica divisione tra pubblico e privato”.

La sezione Architettura si apre con una rassegna di spazi urbani interstiziali e luoghi abbandonati o inaccessibili diventano centri per la cultura contemporanea. In una visione integrata che punta a riconnettersi con il tessuto cittadino, persino attraverso nuovi modelli di business – dal Rifugio Digitale a Firenze, ex tunnel antiaereo di 40 x 3 m progettato nel 1943, al nuovo centro per l’architettura che sorgerà all’interno dei Magazzini Raccordati di Milano.

Proseguiamo con l’RCF Arena firmata da Iotti + Pavarani Architetti, con sede nell’area non operativa dell’aeroporto reggiano ha assunto una forma stabile che segue la sua vocazione di luogo per eventi, dedicato a concerti internazionali e iniziative del territorio. A Vicenza, AMAA progettano un’associazione artistica, realizzando una serie di soglie che enfatizzano la molteplicità delle attività che hanno luogo nel piccolo complesso. A seguire Mario Cucinella riprogetta le sale della Fondazione Luigi Rovati, la quale associa reperti etruschi e arte contemporanea attraverso un intervento che realizza nuovi spazi e restaura quelli esistenti. Infine Cariana Mezzalira Pentimalli opera nella Biblioteca Civica di Bressanone, dove con una nuova struttura ricuce e amplia un sistema di preesistenze del centro storico.

Avvicinandoci al campi del paesaggio, Nina Bassoli ci conduce in un percorso sperimentazioni sugli spazi culturali lontano dalla città, dove c’è terreno fertile per i progettisti che vogliono costruire significati attraverso l’architettura. Si tratta di progetti rivolti al paesaggio e, spesso, alla trasformazione di una preesistenza, che tendono a considerare come contesto di riferimento un ampio spettro di elementi del mondo reale, da figure molto specifiche della tradizione locale, a dati riguardanti le condizioni fisiche e ambientali, fino a note tecniche dei materiali o della normativa.

Foto © Mikael Olsson

Per Design, Cicilia Fabiani racconta  cinque casi esemplari dal Nord al Sud della penisola che mostrano come il design possa essere fonte di arricchimento culturale per il territorio e di coesione sociale per le comunità che lo abitano: : Assab One (Milano), Circolo del Design (Torino), San Patrignano Design Lab (Coriano, Rimini), Orografie (Catania), Pretziada (Sulcis, Sud Sardegna). In chiusura Angela Maderna racconta per la colonna Arte all' l’universo dell’arte contemporanea in Italia, con la sua capacità di radicarsi nel territorio per avviare una trasformazione socioculturale, oltre che fisica e materiale. Gli esempi evidenziano la volontà, sempre più profonda da parte delle istituzioni dell’arte contemporanea, di radicarsi nel territorio con l’intento d’indurre una trasformazione socioculturale ancora prima che fisica e materiale.

Inoltre, con il numero di questo mese troverete in allegato una monografia dedicata a Steven Holl e Toshiko Mori, i nuovi Guest Editor 2023 di Domus. Apriamo l’allegato con la sezione Dicono di lui, in cui gli architetti vengono celebrati dalle parole di importanti architetti e non, tra cui Flavio Albanese, Paola Antonelli. Barry Bergdoll, Linda Johnson e Vittorio Magnago Lampugnani. Segue l’Intervista di Walter Mariotti, dove le due personalità diverse, che condividono uno stesso modo di intendere la responsabilità dell’architettura, anticipano come sarà la Domus
del 2023. Alla base del loro approccio aperto e interdisciplinare, la convinzione della necessità di salvare e ripristinare l’habitat naturale al meglio, oltre che di elevare la qualità del costruito nelle città.

Segue uno scritto di Steven Holl, che risale al 5 maggio 2020, al culmine della fase iniziale della pandemia che ha fatto 30.000 vittime a New York. “Questo periodo è stato cruciale per rivedere il nostro pensiero. L’intero pianeta è un organismo vivente la cui cura d’ora in poi deve essere un nuovo e indifferibile obiettivo per l’umanità”. Tra le sue architetture raccontiamo il Susan and Benjamin Winter Visual Arts Center che Steven Holl realizza nel Franklin & Marshall College di Lancaster, un’architettura di scala relativamente ridotta, ma di notevole complessità e generosità spaziale. A seguire la nuova sede della Queens Public Library si colloca a Long Island City: un volume isolato dalle dimensioni relativamente ridotte, s’impone come segnale urbano.

Nel suo saggio di introduzione Toshiko Mori racconta la sedia Asana H, una storia, globale e al tempo stesso personale, di allineamento e resilienza. Da un lato, è disegnata per favorire una postura corretta, come insegnano la pratica dello yoga e della meditazione. Dall’altro, è pensata come dono per chi supporta la rigenerazione della cittadina di Asahikawa, sull’isola di Hokkaido. A seguire vediamo il Watson Institute, realizzato nel cuore dell’esclusivo quartiere universitario di College Hill a Providence, dove l’architetta firma nel 2016 il progetto di ampliamento. Infine la Brooklyn Public Library, dove Mori è stata a capo della pianificazione generale e della progettazione di quello che lei stessa definisce un “elemento cruciale dell’infrastruttura culturale di New York”.

Allegato con il numero di Dicembre anche il trimestrale domusair, dedicato ad aviazione, infrastrutture e relazioni. In questo numero, dedicato alle città a misura d'essere umano e agli hub dedicati alla mobilità, i progetti, tra cui la nuova via per la Mecca, le smart city senza auto a cui stanno lavorando le grandi aziende dell'automotive, e una nuova visione per la ricostruzione della città ucraina di Mykolav nella sezione dedicata alla sostenibilità.

Editoriale/ Cultura, cuore e cervello per il Paese Testo Walter Mariotti. Foto Roberto Marossi. Courtesy of Fondazione Prada

Il direttore editoriale di Domus Walter Mariotti dedica il nuovo numero a un’indagine sull’evoluzione dei musei e le istituzioni culturali italiane e alla tutela e conservazione della loro identità.

Saggio/ Una rete di formidabili energie creative Testo Fulvio Irace. Foto Roberto Serra

Il ruolo delle fondazioni, che ripropone e rilancia l’effetto virtuoso dell’intervento privato in regime di concorrenza culturale, si sta rivelando basilare per l’investimento di risorse in iniziative di carattere pubblico.

Architettura/ La rivincita dell’arte Testo Valentina Croci. Foto © Pietro Savorelli

Spazi urbani interstiziali e luoghi abbandonati o inaccessibili diventano centri per la cultura contemporanea. In una visione integrata che punta a riconnettersi con il tessuto cittadino, persino attraverso nuovi modelli di business.

Architettura/ Iotti + Pavarani Architetti, Tassoni & Partners, Studio LSA – RCF Arena, Reggio Emilia, 2022 Testo Giulia Ricci. Foto © Hufton + Crow  

L’area non operativa dell’aeroporto reggiano ha assunto una forma stabile che segue la sua vocazione di luogo per eventi, dedicato a concerti internazionali e iniziative del territorio.

Architettura/ AMAA – Threshold and Treasure, Arzignano, Vicenza, 2022 Testo Alessandro Benetti. Foto © Mikael Olsson  

Per aggregare le preesistenze e dare sede a un’associazione artistica, il progetto realizza una serie di soglie che enfatizzano la molteplicità delle attività che hanno luogo nel piccolo complesso.

Architettura/ MCA Mario Cucinella Architects – Fondazione Luigi Rovati, Milano, 2022 Testo Marianna Guernieri. Foto Giovanni de Sandre

Il museo, situato in un palazzo storico nel cuore della città, associa reperti etruschi e arte contemporanea attraverso un intervento che realizza nuovi spazi e restaura quelli esistenti.

Architettura/ Carlana Mezzalira Pentimalli – Biblioteca Civica, Bressanone, 2021 Testo Federico Ferrari. Foto Marco Cappelletti

La nuova struttura ricuce e amplia un sistema di preesistenze del centro storico, espandendo le funzioni classiche della biblioteca a un programma multiforme di attività culturali.

Architettura/ Agire nel paesaggio, come il paesaggio Testo Nina Bassoli. Foto Piercarlo Quecchia  

Una sperimentazione sugli spazi culturali sta avvenendo lontano dalla città, dove c’è terreno fertile per i progettisti che vogliono costruire significati attraverso l’architettura.

Design/ Terreno fertile Testo Cecilia Fabiani. Foto  © Mario Wurzburger / Studio Hänninen  

Dal Nord al Sud della penisola, cinque casi esemplari mostrano come il design possa essere fonte di arricchimento culturale per il territorio e di coesione sociale per le comunità che lo abitano.

Arte/ Fuori dalle rotte e dal sistema Testo Angela Maderna.  Foto Filippo Maria Nicoletti. Courtesy of the artist, Galleria Lia Rumma, Fondazione Merz  

L’arte contemporanea mostra la sua capacità di radicarsi nel territorio per avviare una trasformazione socioculturale, oltre che fisica e materiale.

Copertina di Domus 1074 Courtesy Carlo Stanga

Carlo Stanga, Anastasia2, 2022

Steven Holl, Toshiko Mori/ Dicono di loro Testo Flavio Albanese, Paola Antonelli, Barry Bergdoll, Sean Kelly, Linda Johnson, Vittorio Magnago Lampugnani, Dame Laura Lee, Guy Nordenson, George Quasha, Thom Mayne, Cristina Steingräber, Billie Tsien, Nicholas Fox Weber. Foto Ramak Fazel  

Una sequenza di architetti e teorici raccontano la loro esperienza nell'incontrare il duo di progettisti.

Steven Holl, Toshiko Mori/ Una poltrona per due Testo Walter Mariotti. Foto Ramak Fazel

Due personalità diverse, che condividono uno stesso modo di intendere la responsabilità dell’architettura, anticipano come sarà la Domus del 2023.

Steven Holl, Toshiko Mori/ La trasformazione della coscienza Testo Steven Holl. Illustrazione © Steven Holl  

Scritto il 5 maggio 2020, al culmine della fase iniziale della pandemia che ha fatto 30.000 vittime a New York, questo testo è una riflessione su quel momento storico.

Steven Holl, Toshiko Mori/ Steven Holl Architects – Winter Visual Arts Center, Lancaster, Pennsylvania, USA Testo Alessandro Benetti. Foto Paul Warchol  

Il Susan and Benjamin Winter Visual Arts Center che Steven Holl realizza nel Franklin & Marshall College di Lancaster è un’architettura di scala relativamente ridotta, ma di notevole complessità e generosità spaziale.

Steven Holl, Toshiko Mori/ Steven Holl Architects – Hunters Point Library, New York City, USA Testo Federico Ferrari. Foto Iwan Baan

La nuova sede della Queens Public Library si colloca a Long Island City, a Hunters Point. Il progetto di Steven Holl, un volume isolato dalle dimensioni relativamente ridotte, s’impone come segnale urbano.

Steven Holl, Toshiko Mori/ Steven Holl – Geografia emozionale Testo Diana Carta. Foto courtesy of Steven Holl  

La geografia emozionale di Steven Holl non segue una linea retta attraverso una progressione uniforme di esperienze, ma è delineata da continui prima-dopo legati a una figura in costante movimento.

Steven Holl, Toshiko Mori/ Una piccola sedia Testo Toshiko Mori. Foto courtesy of the Town of Higashikawa, Hokkaido

La sedia Asana H racconta una storia, globale e al tempo stesso personale, di allineamento e resilienza. Da un lato, è disegnata per favorire una postura corretta, come insegnano la pratica dello yoga e della meditazione.

Steven Holl, Toshiko Mori/ Toshiko Mori Architect – Watson Institute, Providence, USA Testo Marianna Guernieri. Foto Iwan Baan

Nel cuore dell’esclusivo quartiere universitario di College Hill a Providence – che ospita i campus della Brown University e della Rhode Island School of Design – Toshiko Mori Architect firma nel 2016 il progetto di ampliamento del Watson Institute for International Public and Affairs, chiamato anche Stephen Robert ’62 Hall e aperto al pubblico dal 2019.

Steven Holl, Toshiko Mori/ Toshiko Mori Architect – Brooklyn Public Library, New York City, USA Testo Alessandro Benetti. Foto Greg Richards. Courtesy of Brooklyn Public Library  

La valenza di 'approdo', sul piano sociale e culturale, che una biblioteca pubblica può acquisire nelle distese inospitali della città americana capitalista è rappresentata in maniera quasi didascalica dalla Central Branch della Brooklyn Public Library di New York.

Steven Holl, Toshiko Mori/ Toshiko Mori – Geografia emozionale Testo Fred Bernstein. Foto © Paul Warchol

Il legame che stringe con i luoghi non è mai superficiale e i suoi edifici ne sono la prova. Un corollario del forte senso del luogo di Mori è che quando costruisce in una città, di solito poi in quella città costruisce di nuovo.

Copertina di Steven Holl, Toshiko Mori – Blurring boundaries Foto Ramak Faze

Domus Air

Allegato con il numero di Dicembre anche il trimestrale domusair, dedicato ad aviazione, infrastrutture e relazioni. In questo numero, dedicato alle città a misura d'essere umano e agli hub dedicati alla mobilità, i progetti, tra cui la nuova via per la Mecca, le smart city senza auto a cui stanno lavorando le grandi aziende dell'automotive, e una nuova visione per la ricostruzione della città ucraina di Mykolav nella sezione dedicata alla sostenibilità.