Milano, così sarà riqualificato Piazzale Loreto: il progetto vincitore

Il piazzale è attualmente uno dei più importanti, affollati e caotici snodi per la viabilità della città. Il concorso per la riqualificazione è stato vinto da un team guidato da Ceetrus Nhood. L'obbiettivo è creare una “piazza verde a cielo aperto“. 

MILANO Loc, acronimo di Loreto Open Comunity, contiene già tutta la filosofia del progetto vincitore del bando per la riqualificazione ubana di piazzale Loreto, lanciato da Reinventing Cities. Da anonimo snodo congestionato di traffico a simbolo di una nuova idea di piazza, quindi incubatore di attività, hub culturale e distretto del commercio di vicinato, attraverso un “progetto contemporaneo di architettura che costruisce uno  spazio aperto e vuoto”, come lo definisce in sintesi Andrea Boschetti di Metrogramma, coordinatore del design team per il nodo di Loreto e progettista della futura piazza. 

Il progetto, realizzato grazie al contributo plurale di Metrogramma Milano, Mobility In Chain, Studio Andrea Caputo, LAND, Temporiuso e Squadrati Srl, ambisce a divenire un modello di vivere a Milano che promuove lo spazio pubblico e collettivo. 

“La nuova piazza, agganciata a NoLo e pensata in continuità tra Corso Buenos Aires, viale Monza e via Padova – spiega Boschetti – sarà anche un ‘modo di vivere Milano’ che promuove e valorizza lo spazio pubblico e collettivo. Per progettarlo siamo partiti dalla storia culturale e sociale del quartiere, dall’ascolto delle diverse realtà che convivono in via Padova e da una conoscenza dell’anima di Milano”. Nel nuovo distretto urbano ci sarà prevalentemente piccolo commercio, in linea con l’idea di “una città in 15 minuti”, un co-working, un asilo di quartiere e un intenso palinsesto socioculturale che varrà anche da presidio costante in una “ex zona difficile”.

Un rendering dal progetto di riqualificazione di Piazzale Loreto. Courtesy Ceetrus Nhood

Un sistema di piazze sviluppate su tre livelli collegheranno il piano strada, l’accesso alla metropolitana e le coperture degli edifici con gradinate e rampe che uniscono in modo fluido il livello strada con il livello interrato, protetto da una cortina verde. A ciò si aggiunge l’edificio di via Porpora, integrato al sistema del piazzale, che sarà ridisegnato e comprenderà una torre.

Co-autore del masterplan per la ridefinizione di piazzale Loreto è Andrea Caputo dell’omonimo studio che si è anche occupato della progettazione a scala architettonica del quarto lato della piazza, ridisegnando proprio l’edificio a torre su via Porpora: “il progetto è integrato al sistema del piazzale, che definisce un nuovo landmark iconico per la città”.

La nuova architettura restituirà ai cittadini 10.000 metri quadrati di spazio pubblico verde con 500 alberi di alto fusto piantumati direttamente sulla terra, per creare un microclima naturale, un’oasi dove i cittadini potranno sostare. Il traffico girerà intorno alla piazza; la prima parte di via Padova, fino alla rotonda Giacosa, sarà pedonale. 

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