Presentato a Milano un Salone del Mobile tutto nuovo per il 2023

Una rivoluzione nello spazio, nell’esperienza e nell’offerta culturale: ecco come si annuncia la fiera in arrivo ad aprile, in un dialogo continuo con Euroluce e Salone Satellite.

“Un ecosistema di innovazione che intensifica la connessione globale”: questa una delle immagini lanciate dal palco del teatro Franco Parenti di Milano mentre Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.
Milano, presentava col dj Linus una edizione dell’evento che ne vuole rivoluzionare la tassonomia, a partire dal layout fisico e dall’implementazione della sua offerta culturale.

Un’attitudine a rivoluzionare tenendo la rotta che è propria del popolo milanese, come ha voluto sottolineare il sindaco Giuseppe Sala, e Porro ha pienamente confermato: “La forza del salone sta nel tenere un focus molto chiaro: design, arredamento, luce. A partire dal foglio bianco di FieraMilano a Rho ci viene data poi la possibilità di disegnare una città ideale”, la figura con cui si vuole sintetizzare il rinnovamento del layout di questo prossimo Salone.

Un grande lavoro di ascolto, oltre 2300 interviste e tavoli tematici tra fiera e città, ha portato all’idea di una presentazione su un unico livello, un’esperienza di visita progressiva e organica per persone in visita che hanno sempre meno tempo, e che invece di riunire gli espositori per aree stilistiche organizzerà per target.

C’è poi il grande esperimento di Euroluce, dove si concentrano i maggiori sforzi di innovazione spaziale e culturale: l’allestimento concepito da Lombardini22 per i 4 padiglioni che ospitano la fiera biennale dedicata all’illuminazione – quest’anno estesa anche alle discipline tecniche che costituiscono il background del design della luce – ricalca la spazialità del centro storico di una città italiana ideale, enfatizzandone il carattere di dispositivo di relazione, sociale e visuale.

“Un uovo di Colombo” lo definisce Beppe Finessi, un luogo dove trovare cose speciali, oggetti, libri, opere d’arte: il contenuto culturale da lui curato, articolato tra 4 mostre tematiche, uno spazio per talk, una libreria e gli spazi di ristoro.

Attorno al tema della luce si articoleranno, infatti, l’esplorazione Albe. Luci di domani curata da Matteo Pirola alla ricerca di “intuizioni luminose che si palesano senza essere lampade”, Fiat Bulb di Martina Sanzarello che omaggia la storia della lampadina in un tempo di grandi trasformazioni, la mostra con cui Michele Calzavara indaga la relazione tra gli interni e la luce progettata, e la mostra personale della fotografa Helène Binet a cura di Massimo Curzi. 

Nelle parole di Binet, abituata da tempo a esplorare l’opera di chi la luce la la raccoglie e la orchestra nel progetto,si riassume la struttura di questo programma culturale: “Un oggetto non lo possiamo conoscere senza luce, ma la luce ha bisogno dell’oggetto per esistere. Abbiamo bisogno della luce per capire il mondo, ma la luce ha bisogno di noi per esistere”. 

Lo spazio sarà poi definito dagli interventi del duo di designer FormaFantasma: le 12 Costellazioni in primis, intervento il più possibile delicato che valorizza le opere selezionate impiegando materiali poveri, legno e carta, modulari, riciclabili, riutilizzabili; la libreria gestita da Corraini centrata su consultazione e lettura oltre che vendita, lettura dei libri; Aurore, lo spazio talk che si trasforma lungo il giorno.

Anche il Salone Satellite, quest’anno si unisce a questo sistema interconnesso, inserendosi nei padiglioni di Euroluce per creare un continuum con la Fiera. La curatrice Marva Griffin ha presentato il concept Design Schools – Universities / Building the (im)possible. Process, Progress, Practice con cui Satellite riunisce 27 istituzioni di 12 paesi – 550 giovani designers da 34 paesi, più nel dettaglio – attorno a una domanda semplice quanto difficile: “design, where are you going?”. E attorno a questo tema ruoteranno anche gli incontri, la premiazione del Salone Satellite Award, e la mostra diffusa dei progetti di illuminazione diventati prodotti passando per lo scouting di Satellite.

Ultime due componenti della rivoluzione del Salone, quella digitale e quella di sostenibilità. 
La parte non tangibile dell’evento si concentra sulla novità di un wayfinding interattivo per identificare e visitare i padiglioni, oltre all'offerta digitale di content a cura di Annalisa Rosso che anche quest’anno arricchirà la fiera con un ulteriore palinsesto di talk. 

In termini di sostenibilità, questo Salone rinnova la sua adesione global compact, e soprattutto si attiva per l’ottenimento della certificazione ISO 2021 per la sostenibilità degli eventi, un tema che è diventato ancora più prioritario dopo le riflessioni portate dallo stop pandemico, e nel contesto di un’attenzione alle questioni climatiche globali con cui la manifestazione deve ogni anno confrontarsi.

Immagine di apertura:
Salone del Mobile 2022, Marco Menghi

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