Incendio al Berliner Stadtschloss di Franco Stella

Esplosione nel controverso cantiere dell’Humboldt Forum di Berlino, progettato da Franco Stella. L’edificio, interpretato da Thomas Demand, è protagonista della copertina del numero di giugno di Domus

Immagine via Wikicommons/Ziko

Nell’Isola dei musei di Berlino, la mattina dell’8 aprile, un’esplosione ha provocato un incendio nel cantiere dell'Humboldt Forum, ancora in costruzione. Torna così l'attenzione al progetto per il “Castello di Berlino” risultato di un concorso del 2008 vinto da Franco Stella. Quello che per più di 5 secoli è stato il palazzo imperiale della città, poi demolito durante la Guerra Fredda, viene ripensato come sede museale. Secondo il New York Times, l’incendio è stato spento grazie all’intervento di 80 vigili del fuoco, non evitando però danni alla struttura, in particolare a uno degli ingressi al museo, oltre a un ferito.

Il progetto aveva già suscitato controversie per l’approccio filologico e conservatore della ricostruzione, poi inaspritesi per i continui ritardi del cantiere e per i costi lievitati progressivamente nel tempo. Il museo avrebbe dovuto inaugurare lo scorso anno ma l’apertura era stata spostata a settembre 2020.

In questa occasione, anticipiamo la pubblicazione del contributo di Jonathan Griffin per Domus, n.1047, nella sezione “A proposito della copertina”. Nel numero di giugno sarà infatti il castello berlinese ad essere protagonista della copertina firmata da Thomas Demand.

Jonathan Griffin sul Berliner Stadtschloss

Il Berliner Stadtschloss sorge al centro di Berlino dal XV secolo e ha ospitato successivamente i re di Prussia e gli imperatori di Germania. Nel 1959 i suoi ruderi postbellici vennero fatti saltare con la dinamite dal Governo della Germania Est che li considerava un simbolo dell’imperialismo prussiano. Il vuoto che ne risultò fu ribattezzato Marx-Engels-Platz. Negli anni Settanta sul sito sorse l’interessante Palast der Republik, sede della Volkskammer (la camera dei deputati) della DDR, accanto a un centro polifunzionale della cultura e del tempo libero. Nel 1990, quando si scoprì che era inquinato dall’amianto, venne chiuso e infine demolito nel 2006.

Sulla ricostruzione dello Stadtschloss, dalla riunificazione tedesca, si sono avvicendati vari dibattiti. Sono nati due partiti: chi preferiva un restauro del Palast der Republik che integrasse una facciata dello Stadtschloss e chi ne sosteneva la completa ricostruzione. Già nel 1993 il gruppo che sosteneva la ricostruzione totale realizzò su un’impalcatura un modello fotografico in scala reale di due facciate dell’edificio.

Nel 2007 il Bundestag deliberò che tre lati dello Stadtschloss fossero ricostruiti intorno a un nucleo modernista, che avrebbe ripreso lo schema dell’edificio originale, ma senza traccia della ricercatezza della decorazione e delle finiture. Thomas Demand ha raffigurato il collegamento di queste due impostazioni divergenti. È stato particolarmente attratto da questo progetto perché quasi tutte le informazioni sull’edificio originale provengono da un archivio di circa 40 antiche immagini fotogrammetriche su grandi lastre di vetro, riprese tra il 1885 e il 1920. L’ombra del passato si proietta sempre sul presente.

Immagine di apertura: via Wikicommons/Ziko

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