Fondazione Cariplo: rigenerazione urbana nel quartiere Adriano

Il quartiere milanese fa parte del programma “Lacittàintorno”, che punta sull’attivazione delle comunità locali, con un’attenzione particolare alla sfera culturale.

Promosso da Fondazione Cariplo nelle periferie milanesi di Corvetto-Chiaravalle, quartiere Adriano e via Padova, “Lacittàintorno” è il programma di rigenerazione urbana sostenuto dal Comune e svolto in collaborazione con il dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano. Il progetto punta sull’attivazione delle comunità locali grazie a iniziative di sviluppo sociale ed economico, con un’attenzione particolare alla sfera culturale. Dopo aver illustrato l’intervento a Corvetto-Chiaravalle, qui esaminiamo le attività in corso nel quartiere Adriano.

Giardino pubblico, Adriano Nuova. Foto Alberto Dedè e Bruno Pulici per Lacittàintorno - Fondazione Cariplo

Il quartiere Adriano sorge a nord-est di Milano, al confine con Sesto San Giovanni e Cologno Monzese. Le fermate della M2 di Crescenzago, della M1 di Precotto e il nodo infrastrutturale di Cascina Gobba (Tangenziale Est + M2) rimarcano la sua funzione di cerniera tra la città e l’area limitrofa.

Grazie ai nuovi sviluppi immobiliari, degli oltre 16mila abitanti quasi uno su tre è arrivato nell’ultima decade. Una nuova città nella città che ha richiamato famiglie in formazione, single e professionisti attirati da edifici di pregio lontano dal caos urbano ma, sulla carta, con buoni servizi. Una visione messo però oggi in crisi dal fallimento di alcuni operatori immobiliari e dai rallentamenti nell’implementazione di quegli stessi servizi.

Adriano conta quattro parti ben distinte: il borgo antico di Crescenzago alla testa nord di viale Padova con la sua popolazione anziana, di lunga residenza e il forte senso d’identità; l’espansione degli anni ’60 con i suoi alti condomini residenziali, gli spazi collettivi al piano terra, i piccoli giardini pubblici e le attività produttive; Adriano Vecchia, al di là della linea degli elettrodotti, un’estesa area edificata tra gli anni ‘80 e ‘90 dalla forte vocazione abitativa e caratterizzata dalla controversa Torre Adriano; infine Adriano Nuova, lo sviluppo più recente, destinato a nuove funzioni abitative, commerciali e di servizio. Esempio importante del processo di riconversione delle aree industriali milanesi, ne rappresenta uno degli esiti più controversi, con un alto livello di spazi ancora incompiuti e grandi aree dalla destinazione ancora incerta.

Foto Alberto Dedè e Bruno Pulici per Lacittàintorno - Fondazione Cariplo

Nel quartiere Adriano il programma de Lacittàintorno si è mosso dall’assunto che la cultura sia uno dei principali strumenti di rigenerazione urbana e ha puntato a rendere attraente l’area sia per chi venga da fuori sia per chi pur vivendola quotidianamente può scoprire nuove vocazioni.  Avviata nel quartiere, l’iniziativa “Sottocasa” ha dato il la a notevoli produzioni culturali su scala cittadina, come BookCity Milano e JazzMi, ma anche a un’offerta di eventi e laboratori site specific rivolti a pubblici diversi: dai concerti jazz alle installazioni luminose, dalle performance di giovani rapper alle letture a staffetta di grandi classici, dai laboratori di disegno animato digitale e analogico alle passeggiate metropolitane, dalle cene in appartamento ai format teatrali tra ballo e cabaret.

La nuova rete di relazioni sociali che ha preso forma con queste iniziative è destinata poi a infittirsi anche grazie al programma “Luoghicomuni”, una serie sperimentazione in cui i cittadini possono collaborare con l’amministrazione pubblica, su un piano paritario, in attività di interesse generale.

Veduta del Naviglio Martesana da Piazza Costantino. Foto Alberto Dedè e Bruno Pulici per Lacittàintorno - Fondazione Cariplo

Studenti, docenti e famiglie della scuola primaria sono poi i protagonisti dell’azione “Ideebambine” grazie alle quale ha preso la forma una guida di quartiere disegnata dagli scolari che descrive i punti cruciali del loro vissuto e le potenzialità di Adriano.

Per quanto riguarda la sede del “Punto di comunità” (la struttura fisica e simbolica sulla quale è centrato l’intervento) la scelta è caduta su Largo Bigatti, puntando a costruire un sistema strategico non necessariamente legato a un edificio da rifunzionalizzare quanto al coordinamento e consolidamene di organizzazioni già esistenti.

A due anni dall’avvio de Lacittàintorno, i contorni del quartiere appaiono già mutati. Il programma ha valorizzato e rafforzato lo scarso senso di comunità iniziale, incentivando i cittadini a connettersi, collaborare e tessere una trama che unisca i diversi progetti in una strategia coerente. I risultati si vedono in una rete più viva e presente, che fa di identità e senso civico le proprie bandiere.

I testi originali sono a cura di Francesca Cognetti, Erika Lazzarino, e Jacopo Lareno (DASTU).

Immagine di apertura: foto Alberto Dedè e Bruno Pulici per Lacittàintorno - Fondazione Cariplo

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