Case d’aria

Per la Chicago Architecture Biennial, François Perrin ha realizzato un’installazione che fa riferimento alle tradizioni vernacolari e ai progetti radicali del Ventesimo secolo.

François Perrin, Air Houses: Design for a New Climate, veduta dell'installazione, Garfield Park Conservatory, Chicago, 2017
Per la seconda edizione della Chicago Architecture Biennial, François Perrin, architetto francese di Los Angeles, ha proposto l’installazione Air Houses: Design for a New Climate. Durante la maggior parte della storia umana, l’architettura si è sviluppata in stretta relazione con la natura. Dagli scritti di Vitruvio nella Roma Antica alle pratiche progetturali delle popolazioni indigene documentate nel 1964 da Bernard Rudofsky in Architettura senza architetti, le civiltà hanno tradizionalmente costruito in maniera sostenibile, utilizzando materiali locali e tecniche che lavorano con – e non contro – il paesaggio e il clima. La nascita del modernismo ha invece cambiato tutto. Anche se le prime idee del movimento riguardavano la qualità dell’aria e la luce naturale, i temi dell’International Style – e l’avvento dell’aria condizionata – hanno portato ad architetture non rispettose dell’ambiente e del clima.

 

Le avanguardie artistiche nel dopoguerra hanno provato a immaginare alcune alternative, come l’architettura dell’aria di Yves Klein – che ha reimmaginato i tradizionali materiali da costruzione sostituendoli con aria, acqua e fuoco – e l’utopismo tecnologico di Buckminster Fuller, che esplorava nuove forme e tecniche di costruzione in connessione con la natura. Tuttavia la cultura del consumismo di massa continua a produrre edifici con nessuna relazione con l’ambiente – con un impatto ambientale sempre più preoccupante. “Air Houses: Design for a New Climate” prova a guardare indietro per guardare avanti. Fa riferimento alle tradizioni vernacolari e ai progetti radicali del Ventesimo secolo, e prototipizza un nuovo modo di progettare e fabbricare gli edifici. Sospese nella copertura, le Air Houses sono costruzioni leggere e flessibili che non solo servono come rifugio, ma interagiscono con le condizioni climatiche – accettando, rifiutando o riorientando il sole, la pioggia e il vento per ottimizzare il comfort e sfruttare al meglio le risorse naturali. Le case inquadrano le piante che crescono e diventano parte dell’architettura, riattivando una simbiosi tra natura e architettura.

Fig.7 François Perrin, Air Houses: Design for a New Climate, veduta dell'installazione, Garfield Park Conservatory, Chicago, 2017
Fig.7 François Perrin, Air Houses: Design for a New Climate, veduta dell'installazione, Garfield Park Conservatory, Chicago, 2017

fino al 7 gennaio 2017
François Perrin. Air Houses: Design for a New Climate
Chicago Architecture Biennial
Garfield Park Conservatory
300 N Central Park Ave, Chicago

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