Mystical Solace

L’installazione di De Allegri and Fogale a Milano potrebbe essere un pezzo di tempio, come una mezza chiesa, o un luogo per sospendere con tutto e con se stessi.

De Allegri e Fogale, Mystical Solace, veduta dell'installazione, Dome Milano Interior, 2017. Foto Delfino Sisto Lignani e Marco Cappelletti
Potrebbe essere un pezzo di tempio, come una mezza chiesa, o un luogo/momento per sospendere con tutto e con se stessi in nome di un rito ancora da inventare. Lo spazio disegnato da De Allegri and Fogale affastella forme e simboli: scale da ascendere senza un approdo; soglie da varcare, con enfasi, verso una possibile trasformazione; oggetti surreali e aptici da accarezzare con gli occhi e con le mani; macigni come talismani; pietre come specchi. L’installazione sta tutta dentro un triangolo, geometria magica per eccellenza, si carica di segni e vive grazie ai suoi attraversatori, che la attivano abitandola, equipaggiati o meno di una certa propensione al mistico
e al rituale.

 

Non manca di ironia il gesto, poderoso, che ha spinto l’azienda Casone e i designer di De Allegri and Fogale a mettere in piedi, durante Fuori Salone, questa porzione di mausoleo dagli indecisi rimandi spirituali. Il riferimento, più o meno esplicito, più o meno provocatorio, è a quell’odierno e di uso ostentare un bisogno di mistico distacco dal mondo e dal tran tran, veloce, delle cose: se il bisogno è sacrosanto sempre più spesso sembra inciampare in pratiche, squisitamente occidentali, a dir poco curiose, talvolta posticce, lontane da ogni forma di autenticità.

De Allegri and Fogale, Mystical Solace, veduta dell'installazione, Dome Milano Interior, 2017. Foto Delfino Sisto Lignani e Marco Cappelletti
De Allegri and Fogale, Mystical Solace, veduta dell'installazione, Dome Milano Interior, 2017. Foto Delfino Sisto Lignani e Marco Cappelletti
Giallo Siena e Noire Doirè sono due pietre estremamente difficili, forza estetica e drammaticità che le caratterizzano derivano in parte dalla loro fragilità. Anche solo per riuscire a lavorarle è necessario un trattamento che dia loro maggiore compattezza: tentare le acrobazie proposte dal disegno di De Allegri and Fogale non era un compito semplice. La tecnica utilizzata è quella dell’intarsio alla fiorentina, il Giallo di Siena viene inciso e scassato con macchine a controllo numerico, i disegni/impronta ricavati in questo modo sono poi riempiti – in questo caso con Noire Doirè o Marmo verde rameggiante (altra pietra utilizzata nell’installazione) – e l’insieme calibrato e lucidato come fosse in pezzo unico. Per la collezione degli oggetti si è invece lavorato strati cando lastre dei due materiali, ottenendo blocchi misti e lavorandoli, anche questa volta, come si trattasse di un’unica pietra.
De Allegri and Fogale, Mystical Solace, veduta dell'installazione, Dome Milano Interior, 2017. Foto Delfino Sisto Lignani e Marco Cappelletti
De Allegri and Fogale, Mystical Solace, veduta dell'installazione, Dome Milano Interior, 2017. Foto Delfino Sisto Lignani e Marco Cappelletti

Mystical Solace
Design: De Allegri and Fogale
a cura di Studio Vedèt con Matteo Fiorini
Dome Milano Interior
via S. Marco 1, Milano

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