Brera Design District 2017

Il gioco come progetto, oltre 150 eventi e location storiche da scoprire: Paolo Casati, creative director per Studiolabo del Brera Design District, racconta l’edizione 2017. #MDW2017

Paolo Casati, creative director per Studiolabo del Brera Design District
Nato nel 2010, e cresciuto esponenzialmente, il distretto di Brera prosegue la sua missione – unire tradizione e innovazione nel campo diffuso del design – e si arricchisce di nuovi format e attori. Oltre ai tre ambasciatori d’eccezione – l’architetto Michele De Lucchi, e Chiara Di Pinto e Arianna Lelli Mami di Studiopepe – e a Tony Chambers, direttore di Wallpaper, il distretto ha infatti all’attivo quattro progetti coordinati, due eventi sul territorio (Fuorisalone e Design Days), una piattaforma di consulenza (Brera Real Estate) e un progetto speciale al Fuorisalone, il “Brera Design Apartment”, con un’installazione di Studiopepe.

Il tema 2017 è una citazione di Bruno Munari – “Progettare è un gioco, giocare un progetto” – e si concentra sulla gamification con una riflessione sulla pratica del gioco come occasione di progettualità. Completano l’offerta, il premio “Lezioni di design”, una serie di incontri tematici, progetti speciali e iniziative culturali.

Abbiamo chiesto a Paolo Casati, creative director per Studiolabo del Brera design district, di raccontarci in sintesi i punti di forza e le novità dell’edizione 2017.

Domusweb: Per cominciare, un po’ di cifre: quanti espositori (designer, marchi, aziende) ci saranno quest’anno? Quanti in più (o in meno) rispetto allo scorso anno? Quante location?

Paolo Casati: L’obiettivo è quello di ripetere o superare i numeri della scorsa edizione: 160 eventi, 295 aziende, e 250.000 persone nel distretto. A un mese dall’evento abbiamo già raggiunto quota 125 eventi registrati e ci sono tutte le condizioni per incrementare i numeri che dal 2010, prima edizione del Brera Design District, sono sempre stati in crescita.

Domusweb: Circoscriviamo la zona: quali sono i ‘confini’ del distretto? Qual è la superficie interessata?

Paolo Casati: Brera Design District nasce sui confini definiti dal D.U.C. Brera (Distretto Urbano del Commercio) voluto dal Comune e dalla Camera di Commercio in un perimetro che comprende tre quartieri storici: Brera, da cui prende il nome, Moscova e Garibaldi. Con lo sviluppo dell’area di Porta Nuova, Corso Como e piazza Gae Aulenti e sulla spinta di diversi soggetti attivi su quest’area, abbiamo deciso di estendere i confini verso nord definendo “Brera Extra”.

L’immagine grafica illustrata del Brera Design District 2017 è stata curata da Stefano Marra
L’immagine grafica illustrata del Brera Design District 2017 è stata curata da Stefano Marra, giovane graphic designer e illustratore che ha rappresentato oltre alla mappa del distretto anche il gioco dell’oca e una serie di personaggi e luoghi iconici del distretto

Domusweb: Quando è nata l’idea di Brera Design District? Quali erano l’idea e l’obiettivo iniziali?

Paolo Casati: Brera Design District nasce da un’idea di Marco Torrani, presidente dell’associazione di via Solferino che nel 2009 introduce l’idea e promuove il distretto coinvolge un ristretto gruppo di showroom presenti in zona. L’anno successivo, Torrani incarica Studiolabo di sviluppare il progetto. L’obiettivo è rimasto quello dell’inizio: sviluppare un’operazione di marketing territoriale che, attraverso un piano di comunicazione dedicato, punti alla promozione delle eccellenze e allo sviluppo commerciale e immobiliare del territorio, unendo tradizione e innovazione nel campo diffuso del design. Quello che è cambiato sono l’impegno e i format attivati che oggi vedono quattro progetti coordinati, due eventi sul territorio (Fuorisalone e Design Days), una piattaforma di consulenza (Brera Real Estate) e un progetto speciale, il “Brera Design Apartment” che, in occasione del prossimo Fuorisalone, ospiterà “The Visit”, un progetto di Studiopepe.

Domusweb: Chi sono i curatori dell’edizione di quest’anno? C’è un filo conduttore?

Paolo Casati: Brera Design District non ha curatori, ma propone un format che prevede un tema, il premio “Lezioni di design”, una serie d’incontri tematici, progetti speciali e iniziative culturali. Comunica attraverso alcuni ambasciatori, per questa edizione l’architetto Michele De Lucchi che oltre ad avere lo studio in Brera è art director di Bottega Ghianda che ha da poco inaugurato il suo primo showroom nel cuore del distretto e, poi, Chiara Di Pinto e Arianna Lelli Mami di Studiopepe autori del progetto “The Visit” al Brera Design Apartment di via Palermo 1. Il tema dell’edizione 2017 è “Progettare è un gioco, giocare un progetto”. Il tema è una citazione di Bruno Munari e rimanda con forza al suo immaginario e al suo approccio progettuale. Munari ha lavorato molto sui concetti di gioco e giocattolo. In Da cosa nasce cosa scrive: “Bisognerebbe fare anche alcuni giocattoli didattici per adulti, per rimuovere dei preconcetti, per far fare ginnastica alla mente, per liberare energie nascoste”.

Non smettere mai di giocare, nemmeno e soprattutto progettando. Ci siamo chiesti cosa possiamo imparare dal gioco, sia nella nostra professione sia nel quotidiano. Per questo, abbiamo elaborato un decalogo che dimostra come le dinamiche del gioco, estratte dal contesto puramente ludico, possano essere principi e pratiche applicabili nel contesto della progettazione, dalla comunicazione ai servizi, dal prodotto al marketing.

In questa prospettiva, il premio Lezioni di Design 2017 è attribuito a Fabio Viola: stabilmente tra i TOP 10 gamification designer al mondo, coordina il corso di alta formazione in “Gamification ed Engagement Designer” per IED Milano ed è autore dei libri Gamification - I Videogiochi nella vita quotidiana e Coinvolgimi (in uscita per Hoepli).

 

Domusweb: Quali sono i punti di forza di quest’anno: gli eventi da non perdere e le location inedite?

Paolo Casati: I punti di forza di quest’anno sono sicuramente quelli dei nomi e dei brand internazionali presenti nel distretto con eventi e installazioni che si aggiungono ai quasi 100 showroom permanenti, un dato unico al mondo se consideriamo l’area in cui sono circoscritti.
Design ma non solo, firme della moda sempre più connessa al nostro mondo e installazioni artistiche e luoghi aperti in esclusiva durante la Design Week, come il cortile delle Gallerie d’Italia aperto dalle 19.30 alle 23.30 che ospita Poesie di Neon, un’installazione Luminosa di Luca Trazzi o come il Liceo Parini con il progetto Intersezioni formulato dallo studio di design Lorenzo Longo – De-Signum con Barbara Negretti; l’installazione L’architettura in una finestra in piazzetta Brera, un progetto di Gambardellarchitetti, le opere di Gaetano Pesce con l’installazione Frammenti, Maestà Tradita tra le via Brera e Fiori Chiari e la mostra, ospitata dalla Fondazione e l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano di via Solferino, dedicata alla figura di Aldo Rossi e al suo rapporto con Milano “Aldo Rossi e Milano 1955-1995”, un’antologia dei progetti immaginati, disegnati e realizzati a Milano.

Per non dimenticare la Pinacoteca e l’Accademia di Brera, l’Orto Botanico, Palazzo Cusani, Palazzo Clerici, San Carpoforo, i chiostri di San Sempliciano e la Mediateca Santa Teresa di via Moscova: alcuni dei luoghi più suggestivi e importanti di Milano protagonisti al Fuorisalone con installazioni ed eventi aperti al pubblico.

Domusweb: Qual è l’identikit del pubblico ‘saloniero’ che non manca mai in questa zona?

Paolo Casati: Sicuramente quello degli addetti ai lavori, architetti, designer, stampa internazionale e buyer, persone che lavorano e operano nel mondo del design e dell’architettura ma direi anche del lifestyle incrociando moda, arte e comunicazione dedicano almeno un’intera giornata al distretto di Brera. Possiamo dire quindi un pubblico competente e interessato che è poi quello che cercano le aziende e i designer che scelgono Brera, perché per tutti è un investimento importante che deve trovare riscontro nel tipo di target raggiunto oltre che nel numero di passaggi.

 

Domusweb: Chi ha firmato il progetto della campagna?

Paolo Casati: L’immagine grafica illustrata è stata curata da Stefano Marra, giovane graphic designer e illustratore che ha rappresentato oltre alla mappa del distretto anche il gioco dell’oca e una serie di personaggi e luoghi iconici del distretto. Ogni anno, affidiamo il progetto dell’immagine di campagna a un illustratore e quest’anno abbiamo scelto Stefano per il suo stile e per il tratto, coerente con il tema scelto e l’immagine che volevamo dare.

Domusweb: Qualche suggerimento per i nostri lettori sopravvivere al Fuorisalone, affrontandolo al meglio?

Paolo Casati: Nel 2006 con Fuorisalone.it, altro progetto ideato e curato da Studiolabo, abbiamo lanciato un contest creativo dal nome “Surviving Fuorisalone: kit di sopravvivenza al Fuorisalone” con la richiesta di rappresentare in chiave creativa un progetto, un’idea, un servizio che potesse sostenere il visitatore nell'esperienza di un evento complesso come questo.

Con più di 1.000 eventi in città in sei giorni è necessaria un’organizzazione metodica e rigorosa; di fatto, è un viaggio in una città che anche per i milanesi cambia forma nei rapporti e nelle relazioni con gli spazi e i luoghi.

La tecnologia sicuramente ci aiuta e noi cerchiamo di supportare al meglio il visitatore che nel kit ideale non deve sicuramente dimenticare: il sito Fuorisalone.it per la pianificazione delle giornate e approfondimento dei contenuti, l’app dedicata per l’agenda degli eventi, la mappa e la guida cartacea di Brera Design District per orientarsi al meglio nel distretto.

Oltre a questo, alcune regole di base: muoversi con bicicletta, motorino o metropolitana, vestirsi a strati e pronti a tutto – dalla pioggia torrenziale al caldo e dal cocktail in un palazzo storico allo sdraio in un loft industriale – scarpe comode, power bank per smartphone e macchina fotografica. E poi streching di prima mattina e la sera prima di dormire, perché di chilometri (e di cocktail) in questa settimana se ne vedono molti.

© riproduzione riservata

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