![TOMA! – team of manufacturers architects, The PortHole, Festival des Architectures Vives, Molo Paul Harris, La Grande Motte, Francia TOMA! – team of manufacturers architects, The PortHole, Festival des Architectures Vives, Molo Paul Harris, La Grande Motte, Francia](/content/dam/domusweb/it/notizie/2015/07/21/toma_the_porthole/domus-01-toma-porthole.jpg.foto.rmedium.jpg)
L’antica tecnica di rappresentazione pittorica anamorfica è stata utilizzata per la prima volta, invertendo il processo di costruzione, su un architettura, consentendo ad un cubo reale la possibilità di generare sulla propria diagonale un cerchio di 4,24 m di diametro, la “quadratura del cerchio”.
Le geometrie dei pannelli in MDF di cui è composto, reinterpretano il panorama architettonico e il paesaggio della città, ispirandosi sia alle forme degli edifici dell’architetto Jean Balladur che alle linee morbide delle imbarcazioni ormeggiate al molo Paul Harris. Le forme fluttuanti del volume, modellate e scolpite dal vento come un erosione, possono essere attraversate dai visitatori i quali sono invitati a sedersi al suo interno per ripararsi dal sole e scoprirne la natura mutevole.
Il volume, inscritto in un cubo di 3 metri di lato è composto da 120 pannelli di MDF tagliati a controllo numerico. Il taglio dei pannelli tecnicamente provoca la perdita della pellicola protettiva del materiale sui bordi, per questo motivo è stata utilizzata e applicata una vernice di colore fucsia che svolge una duplice funzione, protegge le superfici dei tagli e definisce visivamente la scansione orizzontale dei pannelli evidenziandone i contorni. La scelta della tonalità di fucsia è un omaggio al colore del festival. L’aspetto etereo e fluttuante del volume è ottenuto distanziando, nella giusta proporzione, tra loro i pannelli, inoltre, per minimizzare la presenza della struttura metallica verticale, quest’ultima è stata realizzata su una griglia radiale anamorfica in modo tale che dal punto di vista privilegiato gli elementi visibili si riducessero solo a quelli della prima fila.
I pannelli, forati per consentire il passaggio delle barre filettate in acciaio zincato, sono uniti da 1500 bulloni distanziatori. I bulloni le barre e i pannelli lavorano insieme collaborando alla distribuzione dei carichi e generano un oggetto solidale di 1500 kg che trasmette il proprio peso poggiandosi direttamente al suolo. Il molo Paul Harris dove è stato realizzato, è caratterizzato dalla presenza di forti venti, non potendo ancorare il padiglione al suolo il problema è stato risolto con la particolare conformazione della forma che ne asseconda il passaggio senza generare superfici di contrasto.
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The PortHole, Festival des Architectures Vives, Molo Paul Harris, La Grande Motte, Francia
Programma: padiglione
Architetti: TOMA! – team of manufacturers architects (Antonio Nardozzi e Maria Dolores del Sol Ontalba)
Area: 8 mq
Completamento: giugno 2015