Refettorio Ambrosiano

Dopo oltre un anno di lavoro, il vecchio teatro di Greco di Milano diventa luogo di bellezza e solidarietà grazie alla partecipazione di designer, artisti e grandi aziende.

Mimmo Palladino, La Porta dell'Accoglienza.
Inaugurato il 4 giugno 2015, il Refettorio Ambrosiano unisce i nomi dell’alta cucina, dell’arte, del design e della solidarietà.
Il progetto, che nasce dall’idea di Massimo Bottura e Davide Rampello di coniugare l’atto di offrire cibo a chi ne ha bisogno con i valori di arte e cultura, trasforma un teatro abbandonato nel quartiere periferico di Greco, a Milano.
Il Refettorio Ambrosiano con i tavoli disegnati da 12 designer
Il Refettorio Ambrosiano con i tavoli disegnati da 12 designer

Il progetto di ristrutturazione del teatro è stato curato dal Politecnico di Milano, in collaborazione con Remo Dorigati e Francesco Fuoco.

“Trasformare un teatro in un refettorio per i poveri è come passare dall’immaginazione della realtà a una rappresentazione in cui i personaggi recitano se stessi. Come in un cambio di scena, il luogo degli spettatori è lo spazio in cui gli attori divengono essi stessi le figure del racconto. Dove era la scena si colloca la cucina: il vuoto della torre si trasforma in un grande e unico camino da cui scende la luce e attraverso cui salgono i fumi. Una rappresentazione che denuncia il cambio di ruolo e la centralità dell’evento: una sineddoche in cui la cucina prende le sembianze di un grande camino entro cui si svolge il rito della preparazione del cibo. Gli affreschi della sala, il vestibolo con il tema del pane e dell’acqua, il portale dell’accoglienza, le panche dell’attesa, le luci domestiche e l’arredo che invita sedersi assieme, tutto questo è un segno di pietà ma anche di riscatto.

L’arte, che qui vive assieme allo spazio, fa appartenere questa comunità all’umanità, la coinvolge in un’atmosfera inclusiva.” Spiegano Dorigati e Fuoco.

Mimmo Paladino, la Porta dell’Accoglienza, portale d’ingresso in terracotta per il Refettorio Ambrosiano. Il portale contiene gli elementi primari della vita, ovvero l’acqua, la terra, il pane, ma anche la terra, i piedi e l’eterno trasmigrare dei popoli.
Mimmo Paladino, la Porta dell’Accoglienza, portale d’ingresso in terracotta per il Refettorio Ambrosiano. Il portale contiene gli elementi primari della vita, ovvero l’acqua, il pane, ma anche la terra, i piedi e l’eterno trasmigrare dei popoli.
Franco Origoni e Anna Steiner sono i due architetti che hanno regalato un’identità visiva al Refettorio Ambrosiano realizzando un simbolo che potesse riassumere i temi e i valori di questo progetto. Il loro progetto parte dal simbolo della croce e da quello del pesce, che rappresenta l’acqua, la vita e la fecondità per generare una forma circolare, che richiamasse anche quella del pane quotidiano. L’obiettivo è stato quello di comunicare convivialità tra uguali, unitarietà e solidarietà, evocando la parabola dei pani e dei pesci.
Gli ambienti del Refettorio ospitano opere d’arte create per l’occasione da alcuni dei principali artisti contemporanei, tra i quali Enzo Cucchi, Carlo Benvenuto, Maurizio Nannucci, Mimmo Paladino e Giuseppe Penone. Nel grande salone centrale saranno invece disposti 12 grandi tavoli realizzati da importanti designer italiani: Mario Bellini, Pierluigi Cerri, Aldo Cibic, Michele De Lucchi, Giulio Iacchetti, Piero Lissoni, Alessandro Mendini, Fabio Novembre, Franco Origoni, Gaetano Pesce, Italo Rota, Dwan Terry, Matteo Thun, Patricia Urquiola.
La cucina del Refettorio
La cucina del Refettorio
Il Refettorio Ambrosiano sarà alimentato dalle eccedenze prodotte da Expo. Un accordo firmato con Coop a cui si stanno aggiungendo altri operatori, ha già consentito dal 6 maggio a oggi di recuperare oltre 3 tonnellate di cibo fresco proveniente dal punto vendita aperto dall’azienda di distribuzione nel sito espositivo e da altri esercizi. I prodotti, destinati a essere buttati, sono stati lavorati dalla cooperativa il Grigio di Lecco e ridistribuiti alle persone in difficoltà attraverso i centri di ascolto delle parrocchie e le mense della città. D’ora in poi una parte di queste derrate sarà utilizzata dagli chef di fama internazionale chiamati da Massimo Bottura che si alterneranno al Refettorio Ambrosiano nel corso del semestre espositivo. Quando non ci saranno gli chef, saranno i cuochi del Refettorio a cucinare con le eccedenze.
Al progetto hanno aderito anche: Lavazza, San Pellegrino, Enel Cuore, Parmigiano Reggiano. Federlegno, NCTM, Agnelli, Alessi, Argus Security, Artemide, Banzai Consulting, Bormioli, BPER, Carpigiani, Eataly, Etruria Design, Evo Logics, Famag, Ideal Standard, Il Sole24 Ore-Business School, Kartell, Kme Group, Medagliani, Petra, Poliform, Presto, Riva 1920, Saidel, Skira, Sotheby’s. 
Il teatro parrocchiale di Greco costruito negli anni Settanta, oggi sede del Refettorio Ambrosiano
Il teatro parrocchiale di Greco costruito negli anni Settanta, oggi sede del Refettorio Ambrosiano

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