Migranti ambientali: l'ultima illusione è un progetto a lungo termine, iniziato nel 2011, che indaga una delle più drammatiche conseguenze dei cambiamenti climatici sulle popolazioni: il fenomeno della migrazione rurale-urbana.
Migranti Ambientali
Migranti ambientali: l'ultima illusione, di Alessandro Grassani, racconta con la fotografia il dolore, l’attesa, l’illusione causati dal fenomeno della migrazione rurale-urbana.
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- 26 marzo 2015
- Milano
Stando a una previsione delle Nazioni Unite, nel 2050 la Terra dovrà affrontare l’emergenza di 200milioni di migranti ambientali che non cercheranno nuove fonti di reddito nei Paesi ricchi e industrializzati, ma nelle aree urbane già sovraffollate e poverissime delle loro terre d’origine. I primi tre Paesi indagati, mostrano le conseguenze di diverse forme di cambiamenti climatici: l’estremo freddo in Mongolia, l’innalzamento del livello del mare in Bangladesh, la siccità e le guerre tribali per il controllo delle risorse idriche in Kenya. Filo conduttore di tutto il lavoro sono le testimonianze dei migranti ambientali incontrati nelle capitali dei singoli Paesi. Queste persone sono emigrate, fuggendo dai loro villaggi resi ormai inabitabili dai cambiamenti climatici, nella speranza di trovare una vita migliore. Una speranza che presto si rivelerà la loro “ultima illusione”.
Il progetto fotografico, in mostra alla Galleria Bel Vedere Fotografia di Milano, ha vinto l’undicesima edizione del Premio Amilcare G. Ponchielli, organizzato e sostenuto dal 2002 dal G.R.I.N. (Gruppo Redattori Iconografici Nazionale). Dalla motivazione della giuria – presieduta da Ferruccio de Bortoli, direttore del Corriere della Sera e composta da Alfredo Pratelli (fotografo e presidente onorario di AFIP International), Moreno Gentili (scrittore), Maurizio Zanuso (Galleria Bel Vedere), Mariuccia Stiffoni Ponchielli e i tre membri del GRIN (Elena Ceratti, Paola Romano e Raffaele Vertaldi) – “Raramente il dolore, l’attesa, l’illusione sono stati descritti con immagini così profonde e significative... I migranti ambientali hanno perso tutto e il loro sguardo è nel vuoto, ma conservano un’intima e indistruttibile dignità. Mentre il nostro, di sguardo, che ha la mobilità nevrotica delle cattive coscienze, scivola via. Grassani, ha anche il merito di costringerci a vedere e riflettere. Un grande reportage”.
fino all’11 aprile 2015
Alessandro Grassani
Migranti ambientali: l’ultima illusione
Galleria Bel Vedere
via Santa Maria Valle 5, Milano