Fabio Mauri

La mostra curata da Giacinto Di Pietrantonio alla Fundación Proa di Buenos Aires fornisce la prima rassegna antologica sull’arte di Fabio Mauri in Sud America.

Design e ceramica rinnovano un centro commerciale

FMG Fabbrica Marmi e l’architetto Paolo Gianfrancesco, dello studio THG Arkitektar, hanno realizzato il restyling del terzo piano del più grande centro commerciale di Reykjavik. La ceramica, elemento centrale del progetto, riveste pavimenti, pareti e arredi con soluzioni versatili e carattere distintivo.

Informazione pubblicitaria

Le opere selezionate per la mostra presso la Fundación Proa approfondiscono i diversi usi del linguaggio artistico.

Essi comprendono l’installazione, il video, la performance, il disegno e la pittura. In concomitanza con la mostra, una documentazione video e altre opere sono proiettate nell’auditorium.

Fabio Mauri ha prodotto un corpo unico di lavoro che non può essere classificato come parte di un singolo movimento. Questa mostra riunisce opere che affermano la natura inclassificabile della sua arte, così come la ricchezza di linguaggi e di risorse che ha utilizzato per esplorare questioni politiche e sociali.

Che cos’è il fascismo?, Femmina ebraica, Ideologia e Natura, le performance e il suggestivo L’Occidentale o Muro del Pianto danno forma a una visione attenta e devastante. Questa mostra evidenzia la aspre critiche di Mauri alle ideologie totalitarie, le tracce viventi della Shoah, e il diffuso senso di sfiducia e rifiuto in risposta al consolidamento dei sistemi europei.

Come afferma il curatore Giacinto Di Pietrantonio: “L’arte di Mauri circola in un terreno linguistico contaminato dall’ideologia. Egli tenta di smontare i meccanismi di manipolazione innati di ogni ideologia”. Come scrive Mauri nel titolo di un suo libro Il linguaggio è guerra.

01 / 13